Salvatore Tatarella: «Ho sporto querela e diffida, contro Bevilacqua»
L'ex Sindaco di Cerignola in riferimento a diversi manifesti di un comunicato stampa a firma del movimento dell'ex candidato sindaco Bevilacqua
Cerignola - venerdì 20 novembre 2015
15.36 Comunicato Stampa
"I Ribbellioni" , il movimento che fa riferimento all'ex candidato sindaco Gerardo Bevilacqua, attraverso un comunicato stampa a mezzo manifesti (abusivi) affissi nei giorni scorsi per tutta Cerignola aveva 'inveito' tra gli altri anche contro ex Europarlamentare Salvatore Tatarella. Ecco il testo integrale del comunicato stampa appena arrivato dal l'ex Sindaco Tatarella:
"In data odierna ho sporto tempestiva querela per diffamazione aggravata, e contestuale diffida, contro Bevilacqua Gerardo ed altri per le gravi e reiterate affermazioni lesive della mia dignità ed onorabilità. Contro gli stessi sarà avviata anche un'azione risarcitoria, con devoluzione di ogni ricavato a beneficio del Comune di Cerignola, la cui immagine da alcuni mesi viene impunemente e continuamente offesa dalle deliranti e farsesche esibizioni del Bevilacqua e dei suoi associati. Le azioni giudiziarie saranno estese a chiunque altro condividerà, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo, le diffamatorie affermazioni del Bevilacqua.
Sono completamente distante ed estraneo, amministrativamente, politicamente, temporalmente e geograficamente, ai fatti oggetto della persistente e delirante campagna diffamatoria orchestrata dal Bevilacqua contro l'imprenditore Caiaffa Luigi, legale rappresentante della EcoLav srl, l'ex Sindaco di Cerignola dott. Antonio Giannatempo, il Sindaco in carica avv. Franco Metta, l'imprenditore barese Vito Ladisa, amministratore della Ladisa S.p.A e il giornalista, corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno, Antonio Tufariello.
Molto verosimilmente sono stato coinvolto in questa vicenda solo e perché ho assunto la difesa professionale del sig. Caiaffa Luigi nelle azioni penali e civili da questi promosse contro Bevilacqua Gerardo ed altri. Detto coinvolgimento, al di là della pur grave e conclamata diffamazione, appare anche come un subdolo e inquietante attacco al libero esercizio della professione forense, ma non saranno un qualsiasi Bevilacqua e gente del suo livello ad intimorirmi o ad impensierirmi.
In attesa che la Giustizia faccia celermente il suo corso, arricchendo di una nuova condanna il certificato penale del Bevilacqua e dei suoi associati, mi auguro che le Autorità preposte all'ordine pubblico in Cerignola valutino anche l'opportunità di adottare i provvedimenti di prevenzione, atti a restituire serietà, serenità e tranquillità alla vita politica cittadina."
"In data odierna ho sporto tempestiva querela per diffamazione aggravata, e contestuale diffida, contro Bevilacqua Gerardo ed altri per le gravi e reiterate affermazioni lesive della mia dignità ed onorabilità. Contro gli stessi sarà avviata anche un'azione risarcitoria, con devoluzione di ogni ricavato a beneficio del Comune di Cerignola, la cui immagine da alcuni mesi viene impunemente e continuamente offesa dalle deliranti e farsesche esibizioni del Bevilacqua e dei suoi associati. Le azioni giudiziarie saranno estese a chiunque altro condividerà, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo, le diffamatorie affermazioni del Bevilacqua.
Sono completamente distante ed estraneo, amministrativamente, politicamente, temporalmente e geograficamente, ai fatti oggetto della persistente e delirante campagna diffamatoria orchestrata dal Bevilacqua contro l'imprenditore Caiaffa Luigi, legale rappresentante della EcoLav srl, l'ex Sindaco di Cerignola dott. Antonio Giannatempo, il Sindaco in carica avv. Franco Metta, l'imprenditore barese Vito Ladisa, amministratore della Ladisa S.p.A e il giornalista, corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno, Antonio Tufariello.
Molto verosimilmente sono stato coinvolto in questa vicenda solo e perché ho assunto la difesa professionale del sig. Caiaffa Luigi nelle azioni penali e civili da questi promosse contro Bevilacqua Gerardo ed altri. Detto coinvolgimento, al di là della pur grave e conclamata diffamazione, appare anche come un subdolo e inquietante attacco al libero esercizio della professione forense, ma non saranno un qualsiasi Bevilacqua e gente del suo livello ad intimorirmi o ad impensierirmi.
In attesa che la Giustizia faccia celermente il suo corso, arricchendo di una nuova condanna il certificato penale del Bevilacqua e dei suoi associati, mi auguro che le Autorità preposte all'ordine pubblico in Cerignola valutino anche l'opportunità di adottare i provvedimenti di prevenzione, atti a restituire serietà, serenità e tranquillità alla vita politica cittadina."