Territorio
Salvare Camilla è l’obiettivo della comunità cittadina
Camilla ha bisogno dell’aiuto della comunità cittadina, ogni piccola donazione è goccia di speranza e noi possiamo essere oceano
Cerignola - domenica 8 marzo 2020
11.25
Salvare la piccola Camilla è l'obiettivo per il cui raggiungimento la Comunità cittadina di Cerignola si è mobilitata. Un SOS lanciato da Giuliano e Maria, genitori della piccola che, a causa di un banalissimo incidente domestico, dal mese di gennaio 2019 vivono un calvario il cui percorso è fatto di corsie ospedaliere, sale operatorie, ansia, paura, coraggio e speranza.
La piccola Camilla il 10 gennaio 2019, in un momento di disordine in fase di trasloco, ingerì una batteria al litio. Immediato il trasporto al Pronto Soccorso del "Tatarella" di Cerignola, il successivo e tempestivo trasferimento agli "Ospedali Riuniti" di Foggia dove la piccola Camilla subì un intervento durato circa 5 ore. La batteria ingerita fu estratta ma, in poco tempo, le condizioni della piccola peggiorarono a causa della formazione di una fistola tracheoesofagea.
Il successivo trasferimento a Firenze, con un aereo militare messo a disposizione della Presidenza del Consiglio, all'Ospedale Pediatrico "Meyer", viste le gravi condizioni respiratorie, che indussero i medici ad effettuare altro intervento chirurgico durato circa 8 ore con successiva intubazione per circa due settimane.
Dopo il lungo periodo di intubazione le condizioni di Camilla si aggravano per via di una trombosi venosa cronica femorale che obbliga lo staff medico a diversa somministrazione alimentare con applicazione della PEG e, successivamente, continue manovre volte a dilatare trachea ed esofago con successive criticità emerse nel corse dei mesi a seguire.
Attualmente le condizioni della piccola Camilla sono fortemente critiche in quanto la trachea tende a restringersi causando scompenso respiratorio acuto. Stando a quanto raccontano i genitori l'unico rimedio risolutivo, a detta degli staff medici, sarebbe quello di un ulteriore intervento chirurgico a cura di mani esperte da effettuare a Losanna, in Svizzera, per il quale la ASL coprirebbe solo una parte della spese.
La restituzione della speranza alla piccola Camilla e alla sua famiglia passa per la via obbligatoria dell'intervento e, in questo momento più che mai, per la via della solidarietà della comunità cittadina che potrebbe fare molto con un piccolissimo sforzo, donare piccole somme di denaro alla famiglia per permettere di compensare le spese dell'intervento, alleviare le sofferenze di coloro che da mesi combattono contro la disperazione, le difficoltà economiche causate da continui esborsi di denaro per la salvezza della propria piccola. Si chiede solo un piccolo contributo, una donazione volontaria. In questo momento ogni contributo è una goccia di speranza, di salvezza. Del resto anche gli oceani sono fatti di piccole gocce.
Per avere informazioni dettagliate e per contribuire con un piccolo aiuto clicca su https://www.facebook.com/Milla-103177594636233/
Per contribuire con donazioni:
IBAN: IT12W3608105138201633401636
Ricarica POSTEPAY: 5333171023877539 intestata a Giuliano Maria Specchio (C.F. SPCGNM76H25F205S)
La piccola Camilla il 10 gennaio 2019, in un momento di disordine in fase di trasloco, ingerì una batteria al litio. Immediato il trasporto al Pronto Soccorso del "Tatarella" di Cerignola, il successivo e tempestivo trasferimento agli "Ospedali Riuniti" di Foggia dove la piccola Camilla subì un intervento durato circa 5 ore. La batteria ingerita fu estratta ma, in poco tempo, le condizioni della piccola peggiorarono a causa della formazione di una fistola tracheoesofagea.
Il successivo trasferimento a Firenze, con un aereo militare messo a disposizione della Presidenza del Consiglio, all'Ospedale Pediatrico "Meyer", viste le gravi condizioni respiratorie, che indussero i medici ad effettuare altro intervento chirurgico durato circa 8 ore con successiva intubazione per circa due settimane.
Dopo il lungo periodo di intubazione le condizioni di Camilla si aggravano per via di una trombosi venosa cronica femorale che obbliga lo staff medico a diversa somministrazione alimentare con applicazione della PEG e, successivamente, continue manovre volte a dilatare trachea ed esofago con successive criticità emerse nel corse dei mesi a seguire.
Attualmente le condizioni della piccola Camilla sono fortemente critiche in quanto la trachea tende a restringersi causando scompenso respiratorio acuto. Stando a quanto raccontano i genitori l'unico rimedio risolutivo, a detta degli staff medici, sarebbe quello di un ulteriore intervento chirurgico a cura di mani esperte da effettuare a Losanna, in Svizzera, per il quale la ASL coprirebbe solo una parte della spese.
La restituzione della speranza alla piccola Camilla e alla sua famiglia passa per la via obbligatoria dell'intervento e, in questo momento più che mai, per la via della solidarietà della comunità cittadina che potrebbe fare molto con un piccolissimo sforzo, donare piccole somme di denaro alla famiglia per permettere di compensare le spese dell'intervento, alleviare le sofferenze di coloro che da mesi combattono contro la disperazione, le difficoltà economiche causate da continui esborsi di denaro per la salvezza della propria piccola. Si chiede solo un piccolo contributo, una donazione volontaria. In questo momento ogni contributo è una goccia di speranza, di salvezza. Del resto anche gli oceani sono fatti di piccole gocce.
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