Territorio
Rogo a Borgo Mezzanone: una ventina di baracche distrutte, nessun ferito
All’interno del Pnrr ci sono le risorse per smantellare il ghetto, in cui risiedono circa 1500 migranti
Cerignola - mercoledì 11 maggio 2022
14.24
All'alba di stamattina un incendio (forse provocato da un cortocircuito) ha distrutto 20 baracche del ghetto di Borgo Mezzanone (Foggia). Per fortuna il rogo, pur essendosi propagato nella zona circostante coinvolgendo alcuni rifiuti accatastati nelle vicinanze, non ha causato danni alle persone e ai residenti dell'insediamento.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti con tempestività, domando le fiamme e ripristinando lo stato di normalità nell'area coinvolta.
In realtà, lo ricordano gli abitanti (circa 1500) di Borgo Mezzanone, non è la prima volta che scoppia un incendio all'interno del ghetto. Altre volte, purtroppo, ci sono state anche vittime.
Per questo è importante provvedere al più presto alla chiusura dell'insediamento abusivo, che durante i mesi estivi raggiunge livelli di insicurezza e insalubrità inconcepibili a causa dell'aumento di migranti che arrivano per lavorare i campi.
Ciò vale anche per l'insediamento di Cerignola ("Tre Titoli"), luogo altrettanto indegno e privo di igiene e sicurezza. I migranti, uomini e donne, che vivono nei ghetti ormai da anni, andrebbero reintegrati al più presto nel tessuto sociale e tirati fuori da condizioni di vita insostenibili.
Per Borgo Mezzanone, nello specifico, all'interno del Pnrr sono previsti oltre 50 milioni.
Prima che un'altra estate porti in questi luoghi "dimenticati da Dio e dagli uomini" altri poveri Cristi, sarebbe il caso di investire la Regione Puglia della responsabilità di scelte mirate ed efficaci in tal senso.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti con tempestività, domando le fiamme e ripristinando lo stato di normalità nell'area coinvolta.
In realtà, lo ricordano gli abitanti (circa 1500) di Borgo Mezzanone, non è la prima volta che scoppia un incendio all'interno del ghetto. Altre volte, purtroppo, ci sono state anche vittime.
Per questo è importante provvedere al più presto alla chiusura dell'insediamento abusivo, che durante i mesi estivi raggiunge livelli di insicurezza e insalubrità inconcepibili a causa dell'aumento di migranti che arrivano per lavorare i campi.
Ciò vale anche per l'insediamento di Cerignola ("Tre Titoli"), luogo altrettanto indegno e privo di igiene e sicurezza. I migranti, uomini e donne, che vivono nei ghetti ormai da anni, andrebbero reintegrati al più presto nel tessuto sociale e tirati fuori da condizioni di vita insostenibili.
Per Borgo Mezzanone, nello specifico, all'interno del Pnrr sono previsti oltre 50 milioni.
Prima che un'altra estate porti in questi luoghi "dimenticati da Dio e dagli uomini" altri poveri Cristi, sarebbe il caso di investire la Regione Puglia della responsabilità di scelte mirate ed efficaci in tal senso.