Riscossione Tributi, la Commissione Straordinaria vuole affidarla a società privata
Il “NO” del già Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, e di Carlo Dercole. L’appello al Prefetto Vincenzo Cardellicchio
Cerignola - mercoledì 30 settembre 2020
18.23
Ricorderemo tutti i momenti caldi e di forte tensione, i momenti in cui l'intera comunità cerignolana si vide scippare circa 9 milioni di euro dalla società di riscossione tributi GEMA, poi fallita, che tra il 2006 e il 2012 trattenne indebitamente circa 23 milioni di euro, mai riversati nelle casse di 45 enti locali per conto dei quali aveva incassato imposte e tasse. Anni in cui le casse della Comune di Cerignola subirono enormi ammanchi di denaro, momenti di fortissima difficoltà economica che causarono a pioggia una serie lunghissima di ritardi di pagamento ad imprese, cooperative del terzo settore con la consequenziale crisi nel comparto dei servizi.
In questi giorni il già Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, nelle rubriche quotidiane e in una serie di post diffusi a mezzo social, informa che il Commissario Straordinario, dott. Michele Albertini, abbia deciso di sottrarre il servizio riscossione tributi al Consorzio Foggia 4, attuale gestore, per affidarlo ad una società privata. Una sorta di ritorno ai tempi di GEMA, una nuova esternalizzazione di un servizio molto delicato, attualmente gestito da un ente pubblico, che ci riporta indietro nel tempo facendo riemergere preoccupazioni e paure.
«Sicuramente ricorderete tutti il caso GEMA, quella società che arraffò 9 milioni di euro, soldi dei contribuenti cerignolani, dimenticandosi di versarli nelle casse comunali – spiega l'avv. Francesco Metta nel "Buongiorno Cerignola" - Di quei soldi non fu recuperato neanche un euro.
Dopo la scandalo GEMA noi affidammo la riscossione dei tributi comunali al Consorzio Foggia 4 che sta gestendo il sevizio in modo regolare.
Mi arriva notizia che il dott. Michele Albertini, che si occupa sempre di servizi di milioni di euro, abbia concepito una strana idea, quella di sottrarre al Consorzio la riscossione dei tributi per affidarla ad una società privata – continua Metta - Una soluzione che non ha spiegazioni plausibili, che espone il Comune a rischi e che mette a repentaglio il numero di lavoratori, già assunti e in servizio, che potrebbero perdere il posto di lavoro – di qui l'appello dell'avv. Francesco Metta al Prefetto Cardellicchio, presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Cerignola, e la precisazione che decisioni così importanti non possono essere prese da coloro che non sono stati eletti dai cittadini - Un'idea sbagliata, faccio appello direttamente a S.E il Prefetto Cardellicchio affinché approfondisca questo tema ed eviti che una decisione sbagliata venga adottata da una Commissione Straordinaria che non ha questo compito».
Continua l'avv. Francesco Metta nella rubrica pubblicata questa mattina spiegando quali siano le motivazioni del dott. Albertini a giustificazione della scelta di esternalizzare il servizio di riscossione tributi:
«Il dott. Michele Albertini è innamorato delle società esterne che vengono a Cerignola a gestire milioni di euro. Il pretesto per una operazione... sbagliata... sarebbe quello di premere più forte sui cittadini di Cerignola, soprattutto su quelli che evadono i tributi.
La verità è che a Cerignola la percentuale degli evasori è perfettamente in linea con la media nazionale, anzi, prendendo in riferimento l'evasione dei tributi nel solo sud Italia, Cerignola risulta avere una percentuale di evasione inferiore a quella del centro sud e allineata con il centro nord.
Il Consiglio comunale affidò il recupero dei tributi evasi alla Agenzia delle Entrate, più coperti di così si muore, il tutto per non correre rischi tipo quelli corsi con GEMA.
Per quale ragione, allora, occorre esternalizzare un servizio che funziona, ci costa meno senza portare a Cerignola società esterne che neanche conosciamo e le cui credenziali sono note solo al dott. Albertrini?
A lui non interessano i problemi della città, le buche, le scuole, i disservizi, ad Albertini interessa solo occuparsi di rifiuti e tributi dove ci sono milioni di euro, una strana inclinazione!»
Nelle primo pomeriggio di oggi anche Carlo Dercole, già Assessore alle Politiche Giovanili e Sport, è tornato sull'argomento mediante social con queste dichiarazioni:
«Tutti ci ricordiamo il caso Gema, per questo motivo decidemmo di far gestire i tributi comunali all'interno.
Adesso la Commissione Prefettizia (il dottor Albertini) vuole nuovamente far gestire i nostri soldi ad una società privata.
E' una scelta sbagliata come dimostra la storia. Ma prima ancora che commentare la bontà della scelta è opportuno segnalare che non compete al dottor Albertini e alla Commissione Straordinaria.
Questa decisione deve essere presa dalla politica e non da un Commissione Straordinaria non eletta da popola che tra qualche mese lascerà (finalmente) la nostra città.
Compito di questa Commissione è sanare il Comune dalle infiltrazioni mafiose, dopo un anno la città ancora si interroga su cosa hanno fatto (perché non c'è nulla da sanare!), e fare ordinaria amministrazione.
Decidere di affidare i nostri soldi ad una società privata non è assolutamente ordinaria amministrazione.
Spero che il Sua Eccellenza il Prefetto Cardellicchio intervenga per fermare il troppo attivo Commissario Michele Albertini».
In questi giorni il già Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, nelle rubriche quotidiane e in una serie di post diffusi a mezzo social, informa che il Commissario Straordinario, dott. Michele Albertini, abbia deciso di sottrarre il servizio riscossione tributi al Consorzio Foggia 4, attuale gestore, per affidarlo ad una società privata. Una sorta di ritorno ai tempi di GEMA, una nuova esternalizzazione di un servizio molto delicato, attualmente gestito da un ente pubblico, che ci riporta indietro nel tempo facendo riemergere preoccupazioni e paure.
«Sicuramente ricorderete tutti il caso GEMA, quella società che arraffò 9 milioni di euro, soldi dei contribuenti cerignolani, dimenticandosi di versarli nelle casse comunali – spiega l'avv. Francesco Metta nel "Buongiorno Cerignola" - Di quei soldi non fu recuperato neanche un euro.
Dopo la scandalo GEMA noi affidammo la riscossione dei tributi comunali al Consorzio Foggia 4 che sta gestendo il sevizio in modo regolare.
Mi arriva notizia che il dott. Michele Albertini, che si occupa sempre di servizi di milioni di euro, abbia concepito una strana idea, quella di sottrarre al Consorzio la riscossione dei tributi per affidarla ad una società privata – continua Metta - Una soluzione che non ha spiegazioni plausibili, che espone il Comune a rischi e che mette a repentaglio il numero di lavoratori, già assunti e in servizio, che potrebbero perdere il posto di lavoro – di qui l'appello dell'avv. Francesco Metta al Prefetto Cardellicchio, presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Cerignola, e la precisazione che decisioni così importanti non possono essere prese da coloro che non sono stati eletti dai cittadini - Un'idea sbagliata, faccio appello direttamente a S.E il Prefetto Cardellicchio affinché approfondisca questo tema ed eviti che una decisione sbagliata venga adottata da una Commissione Straordinaria che non ha questo compito».
Continua l'avv. Francesco Metta nella rubrica pubblicata questa mattina spiegando quali siano le motivazioni del dott. Albertini a giustificazione della scelta di esternalizzare il servizio di riscossione tributi:
«Il dott. Michele Albertini è innamorato delle società esterne che vengono a Cerignola a gestire milioni di euro. Il pretesto per una operazione... sbagliata... sarebbe quello di premere più forte sui cittadini di Cerignola, soprattutto su quelli che evadono i tributi.
La verità è che a Cerignola la percentuale degli evasori è perfettamente in linea con la media nazionale, anzi, prendendo in riferimento l'evasione dei tributi nel solo sud Italia, Cerignola risulta avere una percentuale di evasione inferiore a quella del centro sud e allineata con il centro nord.
Il Consiglio comunale affidò il recupero dei tributi evasi alla Agenzia delle Entrate, più coperti di così si muore, il tutto per non correre rischi tipo quelli corsi con GEMA.
Per quale ragione, allora, occorre esternalizzare un servizio che funziona, ci costa meno senza portare a Cerignola società esterne che neanche conosciamo e le cui credenziali sono note solo al dott. Albertrini?
A lui non interessano i problemi della città, le buche, le scuole, i disservizi, ad Albertini interessa solo occuparsi di rifiuti e tributi dove ci sono milioni di euro, una strana inclinazione!»
Nelle primo pomeriggio di oggi anche Carlo Dercole, già Assessore alle Politiche Giovanili e Sport, è tornato sull'argomento mediante social con queste dichiarazioni:
«Tutti ci ricordiamo il caso Gema, per questo motivo decidemmo di far gestire i tributi comunali all'interno.
Adesso la Commissione Prefettizia (il dottor Albertini) vuole nuovamente far gestire i nostri soldi ad una società privata.
E' una scelta sbagliata come dimostra la storia. Ma prima ancora che commentare la bontà della scelta è opportuno segnalare che non compete al dottor Albertini e alla Commissione Straordinaria.
Questa decisione deve essere presa dalla politica e non da un Commissione Straordinaria non eletta da popola che tra qualche mese lascerà (finalmente) la nostra città.
Compito di questa Commissione è sanare il Comune dalle infiltrazioni mafiose, dopo un anno la città ancora si interroga su cosa hanno fatto (perché non c'è nulla da sanare!), e fare ordinaria amministrazione.
Decidere di affidare i nostri soldi ad una società privata non è assolutamente ordinaria amministrazione.
Spero che il Sua Eccellenza il Prefetto Cardellicchio intervenga per fermare il troppo attivo Commissario Michele Albertini».