Rifondazione Comunista Puglia chiede la chiusura di tutte le attività commerciali per il Primoe 2 Maggio
Si deliberi, come già hanno fatto l’anno scorso con meno contagi, la chiusura in queste particolari festività. Bisogna tutelare la salute dei lavoratori e quella di tutti noi
Puglia - giovedì 29 aprile 2021
17.03 Comunicato Stampa
Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa, giunto in redazione a mezzo mail, a firma di Nicola Cesaria, Segretario regionale Partito Rifondazione Comunista – Sinistra Europea - Puglia
L'apertura delle attività commerciali nei giorni del il Primo e 2 Maggio, quest'anno, ci sembra assolutamente inopportuna. Non solo i negozi aperti consentiranno l'alibi per assembrarsi in luoghi chiusi con comportamenti oltremodo pericolosi, ma causeranno ulteriore stress ai lavoratori delcommercio, già sottoposti a turni massacranti e logoranti, senza peraltro essere stati vaccinati.
Noi siamo, da sempre, contrari alle aperture nelle festività, in particolare in occasione della festa"del lavoro e dal lavoro" ma in questo caso ci sembra addirittura inconcepibile.
Siamo consci che non sia il momento per valutare se sia opportuno o meno il lavoro festivo nel commercio, ma certamente, perlomeno in questa situazione, è necessario che gli addetti del settorepossano godere di una giornata di riposo in più e poter stare in famiglia.
I lavoratori del commercio, in prima fila nella battaglia al Coronavirus, ci stanno garantendo, a rischio della propria salute, l'approvvigionamento dei beni di prima necessità; hanno quindi diritto al recupero delle energie psicofisiche, in un periodo in cui sono sottoposti a un continuo stress per la paura del contagio e la gestione degli afflussi dei cittadini.
Si deliberi, come già hanno fatto l'anno scorso con meno contagi, la chiusura in queste particolari festività. Bisogna tutelare la salute dei lavoratori e quella di tutti noi.
Siamo quotidianamente inondati di appelli a limitare le uscite, facciamo che il prossimo weekend si esca ma per stare all'aperto, distanziati e si conceda questo lusso anche ai lavoratori del commercio senza rischiare di mettere a repentaglio la salute propria e altrui.
Invitiamo tutte le Autorità Istituzionali a partire dal Presidente della Regione Emiliano, fino ai Sindaci dei diversi Comuni, a deliberare per impedire le aperture delle attività commerciali in occasione del prossimo fine settimana
L'apertura delle attività commerciali nei giorni del il Primo e 2 Maggio, quest'anno, ci sembra assolutamente inopportuna. Non solo i negozi aperti consentiranno l'alibi per assembrarsi in luoghi chiusi con comportamenti oltremodo pericolosi, ma causeranno ulteriore stress ai lavoratori delcommercio, già sottoposti a turni massacranti e logoranti, senza peraltro essere stati vaccinati.
Noi siamo, da sempre, contrari alle aperture nelle festività, in particolare in occasione della festa"del lavoro e dal lavoro" ma in questo caso ci sembra addirittura inconcepibile.
Siamo consci che non sia il momento per valutare se sia opportuno o meno il lavoro festivo nel commercio, ma certamente, perlomeno in questa situazione, è necessario che gli addetti del settorepossano godere di una giornata di riposo in più e poter stare in famiglia.
I lavoratori del commercio, in prima fila nella battaglia al Coronavirus, ci stanno garantendo, a rischio della propria salute, l'approvvigionamento dei beni di prima necessità; hanno quindi diritto al recupero delle energie psicofisiche, in un periodo in cui sono sottoposti a un continuo stress per la paura del contagio e la gestione degli afflussi dei cittadini.
Si deliberi, come già hanno fatto l'anno scorso con meno contagi, la chiusura in queste particolari festività. Bisogna tutelare la salute dei lavoratori e quella di tutti noi.
Siamo quotidianamente inondati di appelli a limitare le uscite, facciamo che il prossimo weekend si esca ma per stare all'aperto, distanziati e si conceda questo lusso anche ai lavoratori del commercio senza rischiare di mettere a repentaglio la salute propria e altrui.
Invitiamo tutte le Autorità Istituzionali a partire dal Presidente della Regione Emiliano, fino ai Sindaci dei diversi Comuni, a deliberare per impedire le aperture delle attività commerciali in occasione del prossimo fine settimana