Cronaca
Ricoverata in gravi condizioni dopo brutale aggressione da parte del suo convivente
I Carabinieri di Stornara arrestano un uomo violento per una brutuale aggressione alla convivente ricoverata in gravi condizioni al "Tatarella"
Cerignola - mercoledì 17 gennaio 2018
10.51 Comunicato Stampa
E' giunta in gravi condizioni presso l'ospedale di Cerignola la giovane donna, di circa 30anni, dopo aver subito una brutale aggressione da parte del suo convivente, per problemi legati alla gelosia ingiustificata dell'uomo. La paura di ritorsioni da parte del compagno, se solo avesse parlato e detto tutta la verità, nonostante le gravi lesioni riportate, ha spinto la donna a mentire sia ai medici sia alle forze dell'ordine circa l'accaduto. La povera vittima, infatti, per ore continuava a sostenere di essere stata aggredita alle spalle da 4 uomini che l'avevano sorpresa mentre era scesa di casa per gettare l'immondizia. Tale versione, però, non convinceva assolutamente i Carabinieri che, ben conoscendo l'indole violenta del compagno, tra le altre cose affidato in prova ai servizi sociali perché riconosciuto colpevole del reato di rapina, decidevano di approfondire le indagini, fino a scoprire che era stato proprio lui a percuoterla, tanto da fratturarle le ossa del naso e a provocarle varie contusioni su tutto il corpo.
A questo punto il convivente della ragazza, G.L.cl. 84, pregiudicato del posto, veniva arrestato per i reati di lesioni personali gravi e maltrattamenti in famiglia e condotto presso il carcere di Foggia.
Quello descritto costituisce l'ennesimo episodio di una lunga serie, atteso che, nel corso dei mesi, la violenza dell'uomo nei confronti della propria compagna, già vittima in più circostanze di episodi di violenza psicologica e fisica, era andata via via ad aumentare, fino a quando, in preda ad un'ira furibonda, l'avevaaggredita in maniera tale da cagionarle lesioni giudicate guaribiliin 30 giorni, e che obbligavano i medici a ricoverarla per tenerla sotto stretta osservazione.
A questo punto il convivente della ragazza, G.L.cl. 84, pregiudicato del posto, veniva arrestato per i reati di lesioni personali gravi e maltrattamenti in famiglia e condotto presso il carcere di Foggia.
Quello descritto costituisce l'ennesimo episodio di una lunga serie, atteso che, nel corso dei mesi, la violenza dell'uomo nei confronti della propria compagna, già vittima in più circostanze di episodi di violenza psicologica e fisica, era andata via via ad aumentare, fino a quando, in preda ad un'ira furibonda, l'avevaaggredita in maniera tale da cagionarle lesioni giudicate guaribiliin 30 giorni, e che obbligavano i medici a ricoverarla per tenerla sotto stretta osservazione.