Cronaca
Riciclaggio di autovetture rubate e coltivazione di marijuana
Sei arresti dei Carabinieri di Cerignola
Cerignola - mercoledì 21 settembre 2016
11.27 Comunicato Stampa
Pubblichiamo di seguito una nota stampa da parte dei Carabinieri di Cerignola: " I militari operanti, all'esito di un attento servizio di osservazione, controllo e pedinamento, intervenivano all'interno dell'autodemolizione riconducibile a
C. P. e suo figlio F. sorprendendoli mentre erano intenti, insieme agli altri arrestati, a mascherare la provenienza delittuosa di numerosi pezzi appartenenti alla medesima autovettura, una Ford Fiesta risultata rubata qualche ora prima proprio a Cerignola nel parcheggio dell'ospedale Tatarella.
All'atto dell'irruzione, infatti, si constatava che mentre alcuni si stavano occupando della completa distruzione mediante pressatura della carcassa dell'autovettura rubata e già smontata, altri si stavano occupando dei pezzi ricavati e già commerciabili come il motore e gli sportelli.
Alla vista dei militari, tutti tentavano la fuga e solo il C. P. riusciva a far perdere le tracce.
Gli altri, dopo brevi inseguimenti, venivano raggiunti, prontamente bloccati, dichiarati in stato di arresto per riciclaggio in concorso ed associati presso la casa circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Successivamente, a seguito dell'emissione di un decreto di fermo del Pubblico Ministero, anche il C. P. veniva rintracciato e condotto presso il carcere di Foggia a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
All'esito della convalida dell'arresto solo lo S. F. veniva scarcerato, ma veniva contestualmente sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Cerignola.
I Carabinieri della Stazione di Cerignola, congiuntamente a personale del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari, hanno tratto in arresto in flagranza di reato P. G., classe '66, cerignolano, per coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.
I militari operanti, in località San Giovanni in fonte, nel corso di una accurata perlustrazione da terra e dall'alto, si imbattevano in una curata ed ordinata piantagione di marijuana occultata alla perfezione tra un vigneto ed un vascone. All'esito di una immediata attività di indagine i Carabinieri accertavano la disponibilità dell'illecita coltivazione in capo al P. G..
All'atto dell'intervento i Carabinieri constatavano anche l'esistenza di un caseggiato adiacente il vascone ove veniva posto in essere il successivo iter di essiccazione e confezionamento della droga.
Il raccolto, infatti, dapprima veniva essiccato con luce naturale all'interno di cassettine coperte da materiale metallico per amplificare il calore e poste sui bordi del vascone; dopodiché l'essiccazione veniva perfezionata con luce artificiale all'interno del caseggiato. Infine la sostanza stupefacente veniva confezionata per il successivo smercio.
Il P., dunque, è stato arrestato per produzione di sostanze stupefacenti, con l'aggravante dell'ingente quantitativo, ed associato presso la casa circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
All'esito della convalida dell'arresto, il P. è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
La piantagione scoperta è risultata composta da 65 piante di un'altezza media di 3 metri, per un peso complessivo di 7,5 quintali. Le piante sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro.
Gli accertamenti tecnici del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri di Foggia hanno permesso di stabilire che da quanto sottoposto a sequestro sarebbe stato possibile ricavare oltre 6 kg di principio attivo puro nonché poco meno di 250.000 dosi medie singole, sulla base delle tabelle ministeriali.
C. P. e suo figlio F. sorprendendoli mentre erano intenti, insieme agli altri arrestati, a mascherare la provenienza delittuosa di numerosi pezzi appartenenti alla medesima autovettura, una Ford Fiesta risultata rubata qualche ora prima proprio a Cerignola nel parcheggio dell'ospedale Tatarella.
All'atto dell'irruzione, infatti, si constatava che mentre alcuni si stavano occupando della completa distruzione mediante pressatura della carcassa dell'autovettura rubata e già smontata, altri si stavano occupando dei pezzi ricavati e già commerciabili come il motore e gli sportelli.
Alla vista dei militari, tutti tentavano la fuga e solo il C. P. riusciva a far perdere le tracce.
Gli altri, dopo brevi inseguimenti, venivano raggiunti, prontamente bloccati, dichiarati in stato di arresto per riciclaggio in concorso ed associati presso la casa circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Successivamente, a seguito dell'emissione di un decreto di fermo del Pubblico Ministero, anche il C. P. veniva rintracciato e condotto presso il carcere di Foggia a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
All'esito della convalida dell'arresto solo lo S. F. veniva scarcerato, ma veniva contestualmente sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Cerignola.
I Carabinieri della Stazione di Cerignola, congiuntamente a personale del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari, hanno tratto in arresto in flagranza di reato P. G., classe '66, cerignolano, per coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.
I militari operanti, in località San Giovanni in fonte, nel corso di una accurata perlustrazione da terra e dall'alto, si imbattevano in una curata ed ordinata piantagione di marijuana occultata alla perfezione tra un vigneto ed un vascone. All'esito di una immediata attività di indagine i Carabinieri accertavano la disponibilità dell'illecita coltivazione in capo al P. G..
All'atto dell'intervento i Carabinieri constatavano anche l'esistenza di un caseggiato adiacente il vascone ove veniva posto in essere il successivo iter di essiccazione e confezionamento della droga.
Il raccolto, infatti, dapprima veniva essiccato con luce naturale all'interno di cassettine coperte da materiale metallico per amplificare il calore e poste sui bordi del vascone; dopodiché l'essiccazione veniva perfezionata con luce artificiale all'interno del caseggiato. Infine la sostanza stupefacente veniva confezionata per il successivo smercio.
Il P., dunque, è stato arrestato per produzione di sostanze stupefacenti, con l'aggravante dell'ingente quantitativo, ed associato presso la casa circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
All'esito della convalida dell'arresto, il P. è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
La piantagione scoperta è risultata composta da 65 piante di un'altezza media di 3 metri, per un peso complessivo di 7,5 quintali. Le piante sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro.
Gli accertamenti tecnici del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri di Foggia hanno permesso di stabilire che da quanto sottoposto a sequestro sarebbe stato possibile ricavare oltre 6 kg di principio attivo puro nonché poco meno di 250.000 dosi medie singole, sulla base delle tabelle ministeriali.