Cronaca
Ricettazione, riciclaggio, atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale e ordine di carcerazione. Quattro arresti.
Ricettazione, riciclaggio, atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale e ordine di carcerazione. I Carabinieri arrestano quattro persone tra Cerignola, San Ferdinando di P. e Trinitapoli.
Cerignola - mercoledì 6 giugno 2018
11.53 Comunicato Stampa
Sono già 18 le persone arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola solo nei primi 5 giorni di questo mese. L'ultimo servizio di controllo del territorio, condotto tra i comuni di Cerignola, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli, ha portato all'arresto in flagranza di 3 persone, oltre ad una quarta tratta in arresto in esecuzione di un provvedimento del Giudice.
Il primo a finire in manette, a Cerignola, è stato PECCHIO DIFONZO MARCO, cl. '77, pluripregiudicato cerignolano. I militari della Stazione di Cerignola, appostatisi nei pressi di un'autodemolizione, hanno sorpreso il malfattore mentre armeggiava nei pressi di alcuni furgoni già parzialmente smontati. All'arrivo dei militari Specchio ha tentato una disperata fuga ma è stato prontamente bloccato dai militari che, avendo intuito che potesse trattarsi di furgoni provento di furto, si aspettavano quella reazione. In effetti, gli immediati accertamenti posti in essere dai Carabinieri hanno permesso di stabilire che entrambi i mezzi erano stati rubati un paio di giorni prima a San Benedetto del Tronto, e che erano destinati al mercato clandestino degli autoricambi rubati. Specchio Difonzo, già sottoposto all'obbligo di dimora per i medesimi reati, è dunque stato associato presso la Casa Circondariale di Foggia. Risponderà dei reati di ricettazione e riciclaggio.
Sempre i militari della Stazione di Cerignola, poi, hanno eseguito un ordine di carcerazione a carico di CAPUANO GIOVANNI, cl. '91, pregiudicato del posto. L'uomo, destinatario del provvedimento in quanto condannato con sentenza definitiva a un anno e otto mesi di reclusione per ricettazione, già da qualche giorno si era reso irreperibile. I militari, mentre erano in Tribunale di Foggia per altre ragioni, hanno notato il Capuano, anch'egli in Tribunale per altri reati commessi nel corso del tempo, che, alla vista dei militari, tentava di allontanarsi senza dare nell'occhio. I Carabinieri, però, riconosciutolo immediatamente lo hanno bloccato e lo dichiarato in arresto, associandolo successivamente presso la Casa Circondariale di Foggia.
A San Ferdinando di Puglia, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato CURCI POTITO, cl. '68, pregiudicato del posto. I militari, intervenuti presso l'abitazione del Curci su richiesta del cognato, lo hanno sorpreso mentre, brandendo un'accetta, stava tentando di aggredire proprio il cognato. I Carabinieri, dopo una colluttazione, sono riusciti a disarmarlo, bloccarlo e a dichiararlo in stato di arresto. Su disposizione del P.M. di turno, il malfattore è stato rinchiuso nel carcere di Foggia.
A Trinitapoli, infine, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato ZURLO VINCENZO, cl. '67, pregiudicato locale, per il reato di atti persecutori. I militari, già al corrente della delicata situazione della ex compagna dello Zurlo, che si stava trovando a subire gravi minacce da parte di Zurlo stesso per riprendere un rapporto sentimentale ormai finito da qualche tempo, sono intervenuti presso l'abitazione della donna, sorprendendo l'uomo mentre, con fare aggressivo, per l'ennesima volta, con minacce e violenze sia verbali che fisiche, stava tentando di indurre la donna, ormai esasperata, a riprendere la relazione sentimentale. Bloccato dai militari, su disposizione del P.M. di turno anch'egli è stato rinchiuso nel carcere di Foggia.
Il primo a finire in manette, a Cerignola, è stato PECCHIO DIFONZO MARCO, cl. '77, pluripregiudicato cerignolano. I militari della Stazione di Cerignola, appostatisi nei pressi di un'autodemolizione, hanno sorpreso il malfattore mentre armeggiava nei pressi di alcuni furgoni già parzialmente smontati. All'arrivo dei militari Specchio ha tentato una disperata fuga ma è stato prontamente bloccato dai militari che, avendo intuito che potesse trattarsi di furgoni provento di furto, si aspettavano quella reazione. In effetti, gli immediati accertamenti posti in essere dai Carabinieri hanno permesso di stabilire che entrambi i mezzi erano stati rubati un paio di giorni prima a San Benedetto del Tronto, e che erano destinati al mercato clandestino degli autoricambi rubati. Specchio Difonzo, già sottoposto all'obbligo di dimora per i medesimi reati, è dunque stato associato presso la Casa Circondariale di Foggia. Risponderà dei reati di ricettazione e riciclaggio.
Sempre i militari della Stazione di Cerignola, poi, hanno eseguito un ordine di carcerazione a carico di CAPUANO GIOVANNI, cl. '91, pregiudicato del posto. L'uomo, destinatario del provvedimento in quanto condannato con sentenza definitiva a un anno e otto mesi di reclusione per ricettazione, già da qualche giorno si era reso irreperibile. I militari, mentre erano in Tribunale di Foggia per altre ragioni, hanno notato il Capuano, anch'egli in Tribunale per altri reati commessi nel corso del tempo, che, alla vista dei militari, tentava di allontanarsi senza dare nell'occhio. I Carabinieri, però, riconosciutolo immediatamente lo hanno bloccato e lo dichiarato in arresto, associandolo successivamente presso la Casa Circondariale di Foggia.
A San Ferdinando di Puglia, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato CURCI POTITO, cl. '68, pregiudicato del posto. I militari, intervenuti presso l'abitazione del Curci su richiesta del cognato, lo hanno sorpreso mentre, brandendo un'accetta, stava tentando di aggredire proprio il cognato. I Carabinieri, dopo una colluttazione, sono riusciti a disarmarlo, bloccarlo e a dichiararlo in stato di arresto. Su disposizione del P.M. di turno, il malfattore è stato rinchiuso nel carcere di Foggia.
A Trinitapoli, infine, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato ZURLO VINCENZO, cl. '67, pregiudicato locale, per il reato di atti persecutori. I militari, già al corrente della delicata situazione della ex compagna dello Zurlo, che si stava trovando a subire gravi minacce da parte di Zurlo stesso per riprendere un rapporto sentimentale ormai finito da qualche tempo, sono intervenuti presso l'abitazione della donna, sorprendendo l'uomo mentre, con fare aggressivo, per l'ennesima volta, con minacce e violenze sia verbali che fisiche, stava tentando di indurre la donna, ormai esasperata, a riprendere la relazione sentimentale. Bloccato dai militari, su disposizione del P.M. di turno anch'egli è stato rinchiuso nel carcere di Foggia.