Territorio
rezzo del grano, CIA Capitanata: "Non può vincere la legge del più forte"
Si registra un ribasso di tre euro nell'ultimo listino. Tensioni stamattina in Commissione Agricoltori in balia delle speculazioni e delle importazioni selvagge anche dalla Grecia
Foggia - mercoledì 15 luglio 2020
19.21 Comunicato Stampa
"La Commissione per la rilevazione dei prezzi della Camera di Commercio di Foggia è un luogo dove si contratta o è una borsa commerciale dove vince la legge del più forte?". È questo il provocatorio interrogativo del presidente CIA Capitanata Michele Ferrandino a margine dell'ultima riunione che ha fissato il prezzo del grano a 307 euro a tonnellata sui minimi e 310 euro a tonnellata sui massimi, ratificando una differenza in diminuzione di 3 euro rispetto alla settimana scorsa. La stessa variazione in negativo si registra per il grano biologico (min. 357 euro a tonnellata; max 367 euro a tonnellata).
Ci sono stati momenti di tensione oggi durante la seduta. A ripercorrere la successione degli eventi è il presidente Ferrandino: "Commercianti e industriali hanno proposto una riduzione di 5 euro a tonnellata. Il mondo agricolo, unanime, ha proposto una quotazione invariata. Dopo un primo braccio di ferro sembrava ci fossero le condizioni e i numeri per addivenire a questa soluzione. Alla seconda votazione sono cambiate le carte in tavola e a maggioranza il prezzo del grano è sceso di tre euro (non di cinque come chiedeva in un primo momento la parte commerciale e industriale). La crisi d'identità dei commercianti-agricoltori genera evidenti conflitti di interesse e apre crepe in cui si insinua il rischio di speculazioni. Allora, prima di varcare la soglia della Cittadella dell'Economia dovremmo rispondere a un quesito: siamo agricoltori o commercianti?".
L'ulteriore ribasso alimenta un clima di forte preoccupazione determinato soprattutto dalle importazioni selvagge. "Sembra stia arrivando parecchio grano dalla Grecia, addirittura a 27 euro al quintale all'arrivo a Manfredonia - aggiunge il presidente CIA Puglia Raffaele Carrabba - Gli agricoltori sono in balia delle pratiche sleali che denunciamo e proviamo a contrastare da sempre. Introdurre limitazioni al regime del traffico di perfezionamento attivo (TPA), che agevola le importazioni massicce, consentirebbe di evitare ulteriori speculazioni".
Ci sono stati momenti di tensione oggi durante la seduta. A ripercorrere la successione degli eventi è il presidente Ferrandino: "Commercianti e industriali hanno proposto una riduzione di 5 euro a tonnellata. Il mondo agricolo, unanime, ha proposto una quotazione invariata. Dopo un primo braccio di ferro sembrava ci fossero le condizioni e i numeri per addivenire a questa soluzione. Alla seconda votazione sono cambiate le carte in tavola e a maggioranza il prezzo del grano è sceso di tre euro (non di cinque come chiedeva in un primo momento la parte commerciale e industriale). La crisi d'identità dei commercianti-agricoltori genera evidenti conflitti di interesse e apre crepe in cui si insinua il rischio di speculazioni. Allora, prima di varcare la soglia della Cittadella dell'Economia dovremmo rispondere a un quesito: siamo agricoltori o commercianti?".
L'ulteriore ribasso alimenta un clima di forte preoccupazione determinato soprattutto dalle importazioni selvagge. "Sembra stia arrivando parecchio grano dalla Grecia, addirittura a 27 euro al quintale all'arrivo a Manfredonia - aggiunge il presidente CIA Puglia Raffaele Carrabba - Gli agricoltori sono in balia delle pratiche sleali che denunciamo e proviamo a contrastare da sempre. Introdurre limitazioni al regime del traffico di perfezionamento attivo (TPA), che agevola le importazioni massicce, consentirebbe di evitare ulteriori speculazioni".