Regione Puglia, Michele Emiliano: «Su chiusura ospedali sono stato equivocato»
Il governatore chiarisce le sue parole
Cerignola - mercoledì 7 ottobre 2015
1.02
Contrordine, gli ospedali non si toccano. Almeno per adesso. Michele Emiliano, il giorno dopo le notizie apparse sulla stampa secondo cui avrebbe paventato la chiusura di molte strutture per evitare di rischiare un nuovo piano di rientro finanziario, torna sulla questione e chiarisce che il suo obiettivo è solo quello di ridurre la spesa. "Sono stato eletto per fare il presidente, non per compiacere l'opinione pubblica, non per compiacere questo o quel soggetto legittimamente interessato alla vicenda". Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rispondendo ai giornalisti sulle dichiarazioni fatte ieri sulla chiusura degli ospedali. "Ieri - ha detto Emiliano - noi stavamo parlando soprattutto della nostra determinazione a fare in modo che i conti della sanità quadrino. Si prefigura dalle proiezioni - ha spiegato - un buco consistente che deriva probabilmente in parte dall'utilizzo dei farmaci ad alto costo per il contrasto all'epatite C e probabilmente anche da altre questioni che sono in corso di analisi. E' evidentemente - ha continuato - che abbiamo bisogno di rimediare a questa falla nei prossimi mesi. Ieri ho semplicemente detto, forse determinando qualche equivoco, che se non ci sono altri mezzi per rimediare a questo buco, è chiaro che l'alternativa non potrà che essere quella di immaginare la chiusura progressiva di alcuni ospedali. Io non posso accettare l'idea che la sanità pugliese venga commissariata. Questa notizia probabilmente - ha ribadito Emiliano - è stata percepita come una decisione già presa. Ho informato anche i capigruppo che si tratta di una situazione della quale dobbiamo esaminare con precisione i dettagli".
Preoccupato per eventuali chiusure di ospedali pugliesi ieri il sindaco Franco Metta, al ritorno dall'inaugurazione della nuova sede della Camera di Commercio, aveva dichiarato:
"Mi auguro di sbagliarmi. Spero che, come la ragionevolezza impone, il nosocomio di Cerignola non sia tra quelli che corrono pericolo. Se così non fosse, tuttavia, l'Amministrazione Comunale si batterà senza risparmio di energie, perché la decisione sia rivista. Lo scrivo pacatamente, rinnovando al Governatore stima ed amicizia: dalle nostre parti si dice, caro Michele, che ad amici e compari si parla chiaro. Lo dico - dunque - chiaramente: il "Tatarella" non si tocca.
Una sola nota a margine. Emiliano cita i numeri e spiega che oggi 13/14 ospedali pugliesi coprono l'89 percento del fabbisogno di prestazioni ospedaliere dell'intera regione. Quindi, conclude, i numeri depongono per l'inutilità degli altri nosocomi. No, caro Governatore, non è così: i numeri, infatti, sono truccati. Perché, caro Michele, se Tu non dai agli ospedali il personale necessario, se mancano gli anestesisti, se le sale operatorie si usano con il contagocce per deficienze strutturali, è evidente che poi i numeri Ti diano ragione. Ma se giochiamo con carte non truccate, le conclusioni saranno diverse."
Preoccupato per eventuali chiusure di ospedali pugliesi ieri il sindaco Franco Metta, al ritorno dall'inaugurazione della nuova sede della Camera di Commercio, aveva dichiarato:
"Mi auguro di sbagliarmi. Spero che, come la ragionevolezza impone, il nosocomio di Cerignola non sia tra quelli che corrono pericolo. Se così non fosse, tuttavia, l'Amministrazione Comunale si batterà senza risparmio di energie, perché la decisione sia rivista. Lo scrivo pacatamente, rinnovando al Governatore stima ed amicizia: dalle nostre parti si dice, caro Michele, che ad amici e compari si parla chiaro. Lo dico - dunque - chiaramente: il "Tatarella" non si tocca.
Una sola nota a margine. Emiliano cita i numeri e spiega che oggi 13/14 ospedali pugliesi coprono l'89 percento del fabbisogno di prestazioni ospedaliere dell'intera regione. Quindi, conclude, i numeri depongono per l'inutilità degli altri nosocomi. No, caro Governatore, non è così: i numeri, infatti, sono truccati. Perché, caro Michele, se Tu non dai agli ospedali il personale necessario, se mancano gli anestesisti, se le sale operatorie si usano con il contagocce per deficienze strutturali, è evidente che poi i numeri Ti diano ragione. Ma se giochiamo con carte non truccate, le conclusioni saranno diverse."