Regione Puglia, che fatica fare il consigliere: 11mila euro al mese per 26 sedute in un anno
L'articolo di Lello Parise su Repubblica.it: "In un anno hanno lavorato un mese"
Puglia - domenica 26 giugno 2016
13.54
"In un anno hanno lavorato un mese. Al massimo. Bentrovati nella decima legislatura regionale pugliese, che festeggia il suo primo genetliaco. I numeri che raccontano l'esordio politico di 50 parlamentari local non sono esaltanti. Sicuramente si tratta di una performance costosa, visto che per avere la fortuna di vederli all'interno dell'assemblea di via Capruzzi, a Bari, si paga un prezzo alto: 5mila 123 euro a seduta, che da quella andata in scena il 22 luglio del 2015 sono state 26. Mediamente due al mese, tranne che a dicembre e a marzo dell'anno scorso (si sono dati appuntamento per tre volte) e a marzo, che per quattro volte ha fatto registrare il tutto esaurito dell'aula."
Inizia così l'attenta analisi sul "lavoro" dei politici pugliesi impegnati nella Regione Puglia di Lello Parise per Repubblica.it.
"Non per questo i consiglieri incassano indennità a scartamento ridotto: ognuno di loro intasca 11mila 100 euro (lordi), che per 12 mensilità fanno 133mila 200 euro. Se dividete questa cifra per il numero (striminzito) di riunioni (26, rammentate?), saltano fuori i 5mila e rotti euro di soldi pubblici necessari perché la democrazia non abbia una battuta d'arresto. Si potrebbe immaginare, a questo punto, che l'autorevole consesso non si strappa i capelli per rimboccarsi le maniche, tuttavia è in grado di produrre così tanto, e così bene, da ottenere il perdono del popolo sovrano.
Alla fine di questo primo anno di attività, le leggi approvate sono 30: poco più di una per adunata. Nella maggior parte dei casi si è trattato di riconoscere i cosiddetti debiti fuori bilancio. Solo in un paio di occasioni c'è stato il tentativo di cominciare a imprimere una svolta: accade nel momento in cui è stato dato il via libera al provvedimento che vietava l'assedio dei palazzinari nelle aree colpite dalla xylella fastidiosa e quando ha preso forma il reddito di dignità. Ma il governo Renzi ha rispedito ha prima norma al mittente.
Quanto al Red, ancora deve prendere forma nelle tasche dei pugliesi indigenti a distanza di tre mesi dallo storico sì. Sono centinaia, invece, le proposte di legge che tuttora riposano nei cassetti. Il dato abbastanza curioso riguarda l'elenco dei primi firmatari: non superano quota 21. Esclusi i sette consiglieri diventati assessori della giunta di Michele Emiliano, significa che quasi la metà dei legislatori (23, esattamente) non legifera. La classifica dei più solerti la guida il dem Fabiano Amati (otto proposte di legge, ripetiamo, come primo firmatario), seguito dal Movimento 5 Stelle (sei) e da un altro dem, Sergio Blasi (cinque).
Pentastellati a parte, l'altro rappresentante dell'opposizione che si dà da fare è il fittiano Ignazio Zullo (quattro proposte di legge). Non che i lavori nell'ambito delle sette commissioni consiliari brillino. Le teste di serie (si fa per dire) sono Bilancio, Sanità e Ambiente:
si ritrovano a discutere per 30 volte in un anno, non di più. Seguono il Lavoro (29), lo Sviluppo economico (26), gli Affari istituzionali (18) e gli Affari generali (14). Evidentemente "non serve a niente essere vivi se bisogna lavorare", come predicava il poeta francese André Breton. Nonostante i presidenti di commissione, a differenza dei consiglieri, percepiscano pure la 'indennità mensile di funzione' pari a 1.200 euro (sempre lordi, s'intende)."
Sono anni che si parla di tagliare i costi e sopratutto i privilegi della politica ma a parte i proclami delle varie campagne elettorali nelle "stanze dei bottoni" i vari partiti che si susseguono pensano sopratutto a tagliare i servizi ai cittadini ed a tartassare imprese e famiglie!