Territorio
Reali Siti, è nato il Comitato No Triv
Tutti uniti in vista del referendum del 17 aprile
5 Reali Siti - sabato 26 marzo 2016
16.11
Dopo l'incontro svoltosi a Orta Nova, (leggi), è nato ufficialmente il Comitato No Triv dei Cinque Reali Siti, composto da giovani cittadini di Ordona, Carapelle, Orta Nova, Stornara e Stornarella per votare no alle trivellazione in mare.
Attraverso anche una pagina facebook, l'intento è di diffondere informazioni sul perché ciascun cittadino debba votare sì al referendum abrogativo del prossimo 17 aprile.
Al gruppo hanno preso parte anche le amministrazioni comunali con l'obiettivo di difendere il nostro territorio da nuove estrazioni di petrolio nelle acque italiane. La mobilitazione pare sia riuscita, una volta tanto, ad unire i diversi campanili della zona dei Reali Siti e l'accordo è bipartisan anche politicamente, con Municipi di liste civiche, centrodestra e centrosinistra pronti a sensibilizzare le popolazione su tale tematica.
"Il voto del 17 Aprile è un voto immediatamente politico, in quanto, al di là della specificità del quesito, residuo di trabocchetti e scossoni, esso è l'UNICO STRUMENTO di cui i movimenti che lottano da anni per i beni comuni e per l'affermazione di maggiori diritti possono al momento disporre per dire la propria sulla Strategia Energetica nazionale che da Monti a Renzi resta l'emblema dell'offesa ai territori, alle loro prerogative, alla stessa Costituzione italiana", spiega sul proprio sito il coordinamento nazionale NO TRIV
Attraverso anche una pagina facebook, l'intento è di diffondere informazioni sul perché ciascun cittadino debba votare sì al referendum abrogativo del prossimo 17 aprile.
Al gruppo hanno preso parte anche le amministrazioni comunali con l'obiettivo di difendere il nostro territorio da nuove estrazioni di petrolio nelle acque italiane. La mobilitazione pare sia riuscita, una volta tanto, ad unire i diversi campanili della zona dei Reali Siti e l'accordo è bipartisan anche politicamente, con Municipi di liste civiche, centrodestra e centrosinistra pronti a sensibilizzare le popolazione su tale tematica.
"Il voto del 17 Aprile è un voto immediatamente politico, in quanto, al di là della specificità del quesito, residuo di trabocchetti e scossoni, esso è l'UNICO STRUMENTO di cui i movimenti che lottano da anni per i beni comuni e per l'affermazione di maggiori diritti possono al momento disporre per dire la propria sulla Strategia Energetica nazionale che da Monti a Renzi resta l'emblema dell'offesa ai territori, alle loro prerogative, alla stessa Costituzione italiana", spiega sul proprio sito il coordinamento nazionale NO TRIV