Cronaca
Raid punitivo per un debito di droga di appena 5 euro.
Raid punitivo per un debito di droga di appena 5 euro. A distanza di un anno e mezzo i carabinieri della Compagnia di Cerignola arrestano, su ordinanza di custodia cautelare, il responsabile.
Cerignola - mercoledì 7 novembre 2018
12.25 Comunicato Stampa
Era il marzo del 2017 quando un assuntore di sostanze stupefacenti, un uomo di 30 anni, si era visto accerchiato da una decina di persone, capeggia da BUONARROTA NICOLA, cl. '78, noto pregiudicato di Trinitapoli, che lo avevano aggredito con estrema violenza, procurandogli serie lesioni, per costringerlo a pagare il corrispettivo dell'acquisto di una dose di hashish, del valore di appena cinque euro.
La vittima, notata poi dai Carabinieri per gli inequivocabili segni della violenza subita, in un primo momento si era dimostrato reticente, nel timore di altre aggressioni, per poi ammettere, anche se non apertamente, intendere quanto era realmente accaduto. Le successive indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Trinitapoli, sotto la direzione del Comando della Compagnia di Cerignola, avevano quindi permesso di individuare chiari elementi di colpevolezza a carico del solo BUONARROTA, a capo del un gruppo di picchiatori, per la cui identificazione sono tuttora in corso le indagini.
Relazionato tutto quanto emerso alla Procura di Foggia, la stessa, concordando con le deduzione degli investigatori, aveva richiesto al GIP del Tribunale di Foggia una misura cautelare a carico del malfattore, richiesta che in un primo momento era stata respinta, ma che era in un secondo momento stata accolta dal Tribunale del Riesame di Bari, cui era ricorsa la Procura di Foggia, che aveva quindi emesso a carico del BUONARROTA un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, poiché gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione e lesioni personali, e che gli è stata applicata dagli stessi Carabinieri, che lo hanno così ristretto nella propria abitazione.
La vittima, notata poi dai Carabinieri per gli inequivocabili segni della violenza subita, in un primo momento si era dimostrato reticente, nel timore di altre aggressioni, per poi ammettere, anche se non apertamente, intendere quanto era realmente accaduto. Le successive indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Trinitapoli, sotto la direzione del Comando della Compagnia di Cerignola, avevano quindi permesso di individuare chiari elementi di colpevolezza a carico del solo BUONARROTA, a capo del un gruppo di picchiatori, per la cui identificazione sono tuttora in corso le indagini.
Relazionato tutto quanto emerso alla Procura di Foggia, la stessa, concordando con le deduzione degli investigatori, aveva richiesto al GIP del Tribunale di Foggia una misura cautelare a carico del malfattore, richiesta che in un primo momento era stata respinta, ma che era in un secondo momento stata accolta dal Tribunale del Riesame di Bari, cui era ricorsa la Procura di Foggia, che aveva quindi emesso a carico del BUONARROTA un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, poiché gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione e lesioni personali, e che gli è stata applicata dagli stessi Carabinieri, che lo hanno così ristretto nella propria abitazione.