Cronaca
Ragazzo scomparso a Canosa, Procura indaga per omicidio
Ricerche estese anche nel Cerignolano
Cerignola - mercoledì 2 settembre 2015
10.30
Sono state estese anche nel Cerignolano, precisamente sulla provinciale 231 direttrice Cerignola-Andria, le ricerche del giovane Giusppe Vassalli, il 26enne di Canosa di Puglia scomparso dal 18 agosto.
Del ragazzo si sono perse le tracce fino a quando, due giorni dopo la scomparsa, gli inquirenti hanno ritrovato la sua auto, carbonizzata, nei pressi della diga del Locone. Secondo la Procura di Trani, che indaga con l'ipotesi di omicidio, non si è trattato di un allontanamento volontario. Il ritrovamento dell'auto e il fatto che il ragazzo non abbia portato con sé farmaci salvavita fanno propendere per l'ipotesi più tragica. Si scava in ambienti della criminalità organizzata, anche se il ragazzo era sconosciuto negli archivi delle forze dell'ordine.
Nonostante questi sospetti, tutti si sono mobilitati per cercare Giuseppe. Immediata è stata l'attivazione delle procedure di ricerca. Con polizia e carabinieri stanno collaborando il corpo nazionale del Soccorso alpino, la Croce rossa italiana, la federazione delle Misericordie di Puglia e le associazioni di volontariato del territorio, con unità specialistiche (circa 200 uomini). Le ricerche si concentrano nella zona dove è stata ritrovata bruciata la sua autovettura: un'area vastissima, circa 70 km quadrati, in cui non mancano gravine e grotte.
E' la quarta scomparsa nel giro di pochi anni a Canosa di Puglia, dopo quella di Sabino D'Ambra, sparito senza lasciare tracce nel 2010, e di Alessandro Sorrenti e Sabino Sasso, di cui non si hanno più notizie dal dicembre del 2003.
Del ragazzo si sono perse le tracce fino a quando, due giorni dopo la scomparsa, gli inquirenti hanno ritrovato la sua auto, carbonizzata, nei pressi della diga del Locone. Secondo la Procura di Trani, che indaga con l'ipotesi di omicidio, non si è trattato di un allontanamento volontario. Il ritrovamento dell'auto e il fatto che il ragazzo non abbia portato con sé farmaci salvavita fanno propendere per l'ipotesi più tragica. Si scava in ambienti della criminalità organizzata, anche se il ragazzo era sconosciuto negli archivi delle forze dell'ordine.
Nonostante questi sospetti, tutti si sono mobilitati per cercare Giuseppe. Immediata è stata l'attivazione delle procedure di ricerca. Con polizia e carabinieri stanno collaborando il corpo nazionale del Soccorso alpino, la Croce rossa italiana, la federazione delle Misericordie di Puglia e le associazioni di volontariato del territorio, con unità specialistiche (circa 200 uomini). Le ricerche si concentrano nella zona dove è stata ritrovata bruciata la sua autovettura: un'area vastissima, circa 70 km quadrati, in cui non mancano gravine e grotte.
E' la quarta scomparsa nel giro di pochi anni a Canosa di Puglia, dopo quella di Sabino D'Ambra, sparito senza lasciare tracce nel 2010, e di Alessandro Sorrenti e Sabino Sasso, di cui non si hanno più notizie dal dicembre del 2003.