Territorio
Raccolta differenziata, Manfredonia esempio da seguire?
Il comune sipontino è passato in un mese dal 15 al 72% nel porta a porta
Puglia - mercoledì 25 maggio 2016
22.14
Da tempo ci si chiede per quale motivo a Cerignola, a differenza che in altri comuni limitrofi, non sia ancora attiva una politica efficiente per la raccolta dei rifiuti.
Una realtà che può essere paragonata a quella cerignolana è sicuramente quella presente a Manfredonia, città dello stesso numero di abitanti, di fatto, del centro ofantino.
Solo alcuni giorni fa sono emersi i primi dati relativi al primo mese di attività di raccolta differenziata (nell'Area 1 della cittadina). La società che si occupa della gestione dei rifiuti, Ase SpA, ha comunicato che l'attività ha già raggiunto percentuali molto significative: dal 15 al 72% di differenziata (la soglia minima imposta dalla legge è pari al 65%)
Un aumento molto importante, considerato che il precedente 15% si ripercuoteva sulla misura dell'ecotassa che i comuni meno virtuosi, fra cui Cerignola, devono pagare: attualmente è pari a 25,82 euro a tonnellata, mentre i comuni più virtuosi della provincia di Foggia pagano solo 5,17 euro a tonnellata.
Nel caso di Manfredonia, si tratta in particolare di raccolta differenziata porta a porta, una politica di gestione dei rifiuti caratterizzata dal periodico ritiro presso il domicilio dell'utenza dei rifiuti urbani da essa prodotti. Un sistema che, va detto, richiede una forte collaborazione da parte dei cittadini ma che garantisce, stando alle statistiche (oltre il 60% circa dei rifiuti differenziati), ottimi risultati laddove applicato. Da cosa potrebbe dipendere una scarsa coscienza civica e conseguente mancata collaborazione degli utenti? Indubbiamente, da una scarsa alfabetizzazione in tema ambientale, magari conseguenza di poche (o nessuna) campagne di sensibilizzazione alle tematiche in questione.
Un altro esempio di comune virtuoso è rappresentato da Biccari. Prima di far partire, dallo scorso gennaio, la raccolta differenziata porta a porta, il sindaco del comune subappenninico, Gianfilippo Mignogna, aveva infatti avviato l'iniziativa del "Negozio dei Rifiuti", permettendo ai suoi cittadini di differenziare materiali riciclabili, ricevendo in cambio degli "ecobuoni" da poter spendere in tutti i negozi del paese.
Una realtà che può essere paragonata a quella cerignolana è sicuramente quella presente a Manfredonia, città dello stesso numero di abitanti, di fatto, del centro ofantino.
Solo alcuni giorni fa sono emersi i primi dati relativi al primo mese di attività di raccolta differenziata (nell'Area 1 della cittadina). La società che si occupa della gestione dei rifiuti, Ase SpA, ha comunicato che l'attività ha già raggiunto percentuali molto significative: dal 15 al 72% di differenziata (la soglia minima imposta dalla legge è pari al 65%)
Un aumento molto importante, considerato che il precedente 15% si ripercuoteva sulla misura dell'ecotassa che i comuni meno virtuosi, fra cui Cerignola, devono pagare: attualmente è pari a 25,82 euro a tonnellata, mentre i comuni più virtuosi della provincia di Foggia pagano solo 5,17 euro a tonnellata.
Nel caso di Manfredonia, si tratta in particolare di raccolta differenziata porta a porta, una politica di gestione dei rifiuti caratterizzata dal periodico ritiro presso il domicilio dell'utenza dei rifiuti urbani da essa prodotti. Un sistema che, va detto, richiede una forte collaborazione da parte dei cittadini ma che garantisce, stando alle statistiche (oltre il 60% circa dei rifiuti differenziati), ottimi risultati laddove applicato. Da cosa potrebbe dipendere una scarsa coscienza civica e conseguente mancata collaborazione degli utenti? Indubbiamente, da una scarsa alfabetizzazione in tema ambientale, magari conseguenza di poche (o nessuna) campagne di sensibilizzazione alle tematiche in questione.
Un altro esempio di comune virtuoso è rappresentato da Biccari. Prima di far partire, dallo scorso gennaio, la raccolta differenziata porta a porta, il sindaco del comune subappenninico, Gianfilippo Mignogna, aveva infatti avviato l'iniziativa del "Negozio dei Rifiuti", permettendo ai suoi cittadini di differenziare materiali riciclabili, ricevendo in cambio degli "ecobuoni" da poter spendere in tutti i negozi del paese.