Vita di città
Quando a Cerignola c’erano le Arene e si guardavano i film all’aperto
Uno scritto nostalgico e sentimentale di Domenico Carbone, autore e cultore appassionato di storia cerignolana
Cerignola - giovedì 11 agosto 2022
15.46
Tra gli autori cerignolani contemporanei che si distinguono per la passione e la voglia di raccontare il passato avendo però sempre uno sguardo sul futuro, c'è senza dubbio lui, Domenico Carbone.
Abbiamo voluto pubblicare un suo scritto riguardante le Tre Arene di Cerignola, che in passato allietavano le serate estive dei cerignolani in varie zone della città.
"Fino agli inizi degli anni Sessanta funzionavano, durante l'estate, tre arene. Erano tre grandi spazi destinati al cinematografo all'aperto: l'Arena Villa (che sorgeva all'interno della Villa Comunale, dove oggi ci sono i servizi igienici), l'Arena Italia (attualmente "Palazzo delle Rose" su Corso Aldo Moro), e l'Arena Lux , in seguito divenuta "Condominio Palazzo Lux" in Viale S. Antonio.
Con la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera il Cinema de Gemmis (poi "Cinema Corso"), il Teatro Mercadante e il Supercinema (più conosciuto come "Pidocchietto"), chiudevano di fatto i battenti. Durante la bella stagione degli anni Cinquanta esplodeva l'affluenza soprattutto giovanile nelle arene, che diventavano luoghi di ritrovo, di aggregazione agevolata per altro dalle tariffe a loro riservata (e ai militari).
Anche la programmazione dei film era adeguata alla platea, perché vi si proiettavano pellicole riguardanti grandi battaglie, storie di personaggi famosi, scoperta e conquista di terre lontane.
Erano, insomma, tematiche che accendevano gli animi e la mente dei ragazzi più giovani in vista di grandi progetti che la società stava incubando, e che si sarebbero concretizzati negli anni successivi, con il c.d. "miracolo economico".
In ogni caso la location, come si dice oggi, il sonoro implementato, la interattività che il luogo all'aperto consentiva, producevano performances emotive e psicologiche, che andavano oltre gli esiti dello svago e del divertimento. E ci fermiamo, in quanto il rischio della nostalgia è altissimo".
Oggi quelle atmosfere "di una volta" mancano un po', ma non solo ai nostalgici o alle persone che hanno avuto la fortuna di viverle.
Sarebbe bello ripristinare delle arene estive in città e proporre film adatti a tutte le età nei quartieri della città in estate, oppure in uno di quei luoghi "storici" dove prima si era soliti gustare le pellicole nei mesi più caldi: la villa comunale.
Il cinema dovrebbe tornare ad essere motivo di aggregazione e condivisione, soprattutto tra le nuove generazioni.
Abbiamo voluto pubblicare un suo scritto riguardante le Tre Arene di Cerignola, che in passato allietavano le serate estive dei cerignolani in varie zone della città.
"Fino agli inizi degli anni Sessanta funzionavano, durante l'estate, tre arene. Erano tre grandi spazi destinati al cinematografo all'aperto: l'Arena Villa (che sorgeva all'interno della Villa Comunale, dove oggi ci sono i servizi igienici), l'Arena Italia (attualmente "Palazzo delle Rose" su Corso Aldo Moro), e l'Arena Lux , in seguito divenuta "Condominio Palazzo Lux" in Viale S. Antonio.
Con la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera il Cinema de Gemmis (poi "Cinema Corso"), il Teatro Mercadante e il Supercinema (più conosciuto come "Pidocchietto"), chiudevano di fatto i battenti. Durante la bella stagione degli anni Cinquanta esplodeva l'affluenza soprattutto giovanile nelle arene, che diventavano luoghi di ritrovo, di aggregazione agevolata per altro dalle tariffe a loro riservata (e ai militari).
Anche la programmazione dei film era adeguata alla platea, perché vi si proiettavano pellicole riguardanti grandi battaglie, storie di personaggi famosi, scoperta e conquista di terre lontane.
Erano, insomma, tematiche che accendevano gli animi e la mente dei ragazzi più giovani in vista di grandi progetti che la società stava incubando, e che si sarebbero concretizzati negli anni successivi, con il c.d. "miracolo economico".
In ogni caso la location, come si dice oggi, il sonoro implementato, la interattività che il luogo all'aperto consentiva, producevano performances emotive e psicologiche, che andavano oltre gli esiti dello svago e del divertimento. E ci fermiamo, in quanto il rischio della nostalgia è altissimo".
Oggi quelle atmosfere "di una volta" mancano un po', ma non solo ai nostalgici o alle persone che hanno avuto la fortuna di viverle.
Sarebbe bello ripristinare delle arene estive in città e proporre film adatti a tutte le età nei quartieri della città in estate, oppure in uno di quei luoghi "storici" dove prima si era soliti gustare le pellicole nei mesi più caldi: la villa comunale.
Il cinema dovrebbe tornare ad essere motivo di aggregazione e condivisione, soprattutto tra le nuove generazioni.