Attualità
Puglia verso la zona rossa: al vaglio una distinzione tra le province
Entro venerdì potrebbe arrivare il provvedimento per emanare nuove restrizioni
Cerignola - mercoledì 18 novembre 2020
10.06
La regione Puglia si avvicina sempre più verso la 'zona rossa' e dunque verso nuove restrizioni. La principale ipotesi al vaglio è quella di una distinzione tra le province pugliesi più o meno colpite dall'emergenza Covid-19: Foggia e BAT sono tra le province più colpite, con numeri tali da far costruire un primo ospedale da campo a Barletta, non escludendo un altro anche in quel di Foggia.
Entro venerdì, dunque, il presidente Michele Emiliano potrebbe chiedere al Governo un passaggio della Puglia da 'zona arancione' a 'zona rossa', proprio nel giorno in cui saranno passati i fatidici 15 giorni dalla dichiarazione della zona arancione in Puglia e Sicilia. L'epidemiologo Pierluigi Lopalco spinge per nuove restrizioni dichiarando: «Gli operatori sono molto stressati, quindi qualunque iniziativa che possa allentare la morsa sugli ospedali e sulla sanità territoriale è benvenuta».
COSA CAMBIA CON LA ZONA ROSSA? LE PRINCIPALI NOVITA'.
- È vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti, ovviamente, da una Regione all'altra e da un Comune all'altro.
- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. Asporto consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio nessuna restrizione. Chiusura dei negozi, salvo i supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
- Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
- Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.
- Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, eccezion fatta per il trasporto scolastico.
Entro venerdì, dunque, il presidente Michele Emiliano potrebbe chiedere al Governo un passaggio della Puglia da 'zona arancione' a 'zona rossa', proprio nel giorno in cui saranno passati i fatidici 15 giorni dalla dichiarazione della zona arancione in Puglia e Sicilia. L'epidemiologo Pierluigi Lopalco spinge per nuove restrizioni dichiarando: «Gli operatori sono molto stressati, quindi qualunque iniziativa che possa allentare la morsa sugli ospedali e sulla sanità territoriale è benvenuta».
COSA CAMBIA CON LA ZONA ROSSA? LE PRINCIPALI NOVITA'.
- È vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti, ovviamente, da una Regione all'altra e da un Comune all'altro.
- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. Asporto consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio nessuna restrizione. Chiusura dei negozi, salvo i supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
- Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
- Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.
- Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, eccezion fatta per il trasporto scolastico.