Puglia, Forza Nuova: "No al Referendum Costituzionale del 4 dicembre!"
"No al Governo Matteo Renzi! No a questo Schifo di Riforma Costituzionale!"
Puglia - sabato 15 ottobre 2016
Comunicato Stampa
"Prima un importante premessa: Forza Nuova non ha alcun interesse a difendere questa "Costituzione nata dalla Resistenza", anzi ne propone una radicale riscrittura nella direzione della difesa prioritaria degli interessi nazionali."
- Inizia cosi il comunicato stampa a firma del Movimento Politico Forza Nuova Puglia sul Referendum Costituzionale del 4 Dicembre -
Tuttavia, la vittoria del Sì alle riforme costituzionali condurrebbe l'Italia ad una decisa, - continua la nota di FN - ulteriore accelerazione verso la svendita della residua sovranità nazionale e popolare, anche ciò che resta dello Stato sociale andrebbe perduto. La triste stagione dei saldi, a cui Matteo Renzi e soci, con la benedizione dell'"emerito" Giorgio Napolitano, sono votati per diretta investitura della Troika (Fmi, Bce, commissione Ue), potrebbe, infatti, cronicizzarsi;
Mentre Raffaele Piemontese, Segretario Provinciale per la Capitanata del PD, dichiara, osannando questo scempio: "Ci sarà una riorganizzazione delle competenze ripartite tra Stato e Regioni e l'abolizione delle Province e del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro".
Noi di Forza Nuova rispondiamo invece che da sempre noi sosteniamo l'importanza fondamentale delle istituzioni locali: Province, comunità montane o simili aggregazioni di Comuni rappresentano il territorio e ne tutelano interessi e peculiarità storico-culturali. Proprio queste realtà vengono condannate alla definitiva irrilevanza dall'attuale governo, al contrario dei carrozzoni regionali, quelli sì da abolire (trasformando le Regioni a statuto speciale in province autonome) che restano, invece, al loro posto a vampirizzare i medesimi territori, inviando, per di più, anche i propri parassitari rappresentanti a svernare nel nuovo Senato previsto dalle riforme.
Nominato in toto il Senato e modificato il Titolo V, lo Stato e i partiti potranno, quindi, vendere ciò che resta da vendere, la parte più grossa della torta, di fronte a cui Finmeccanica o gli immobili pubblici sono davvero ben poca cosa: acqua, luce e gas, vera e propria manna per gli "investitori" esteri, magari Sauditi, Qatarioti o Cinesi.
Mentre Antonio Decaro, neo-presidente dell'ANCI e Sindaco di Bari, dichiara: "Grazie a questo referendum finalmente le leggi saranno approvate in tempi più brevi, i costi e i privilegi della politica scenderanno, saranno eliminate 315 poltrone, saranno eliminati enti inutili, e ci sarà più spazio per la volontà popolare grazie all'introduzione del referendum propositivo".
- Conclude il comunicato -
Noi di Forza Nuova invece critichiamo fortemente l'abolizione del Cnel (Consiglio Nazionale per l'Economia e il Lavoro) che, oltre ad avere funzione consultiva, ha costituzionalmente facoltà di intraprendere iniziative legislative e proporre leggi in materia di economia e lavoro. Il Cnel andrebbe, specie di questi tempi, rimesso in funzione quale corpo intermedio, togliendo di mezzo un organo deputato alla concertazione in materie così importanti si accelera nella medesima direzione già illustrata della svendita ai privati e del massacro sociale a cui Matteo Renzi e soci sono votati per diretta investitura della Troika (FMI, Bce, Commissione Ue).
Pronti a dare battaglia! Non questa Costituzione! No questa Riforma!"