PSR Regione Puglia, stangata per Emiliano
Direzione generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Commissione Europea vuole vederci chiaro, le dichiarazioni di Raffaele Fitto
Cerignola - giovedì 21 novembre 2019
10.03
La Direzione generale dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Commissione Europea vuole vederci chiaro sul Programma dello Sviluppo Rurale della Regione Puglia. A tal proposito ha inviato una lettera, dura nei contenuti e nella sostanza, con la quale chiede alla Regione, entro gennaio 2020, una prima relazione che mostri chiaramente le azioni messe in atto con le risorse assegnate del PSR e con quelle non spese dello stesso fondo. Prima relazione in quanto a questa, stando alla lettera della Direzione Generale, devono seguire costantemente relazioni bimestrali. Una sorta di commissariamento così come dichiarato da Raffaele Fitto, Co-Presidente del Gruppo Europeo ECR – Fratelli d'Italia:
"Alla fine la Regione Puglia è stata 'commissariata'. Non era mai successo prima, perché mai prima d'ora l'Agricoltura pugliese si è trovata nelle condizioni di rischiare di perdere, fra poco più di un mese, ingentissime risorse europee. L'indecenza è tale che non si perdono finanziamenti qualsiasi, ma addirittura quelli relativi alle misure che la Regione aveva considerato "prioritarie" e per le quali, invece, "il livello di spesa è estremamente ridotto o pari a zero". Un totale fallimento certificato anche dalla dura lettera inviata dalla Direzione generale dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Commissione Europea"
"Alla fine la Regione Puglia è stata 'commissariata'. Non era mai successo prima, perché mai prima d'ora l'Agricoltura pugliese si è trovata nelle condizioni di rischiare di perdere, fra poco più di un mese, ingentissime risorse europee. L'indecenza è tale che non si perdono finanziamenti qualsiasi, ma addirittura quelli relativi alle misure che la Regione aveva considerato "prioritarie" e per le quali, invece, "il livello di spesa è estremamente ridotto o pari a zero". Un totale fallimento certificato anche dalla dura lettera inviata dalla Direzione generale dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Commissione Europea"