Territorio
PSR, il coro degli agricoltori pugliesi: “Basta liti, andiamo avanti”
In ogni area della regione e in tutti i settori servono investimenti per invertire la rotta “Un patto del ‘buon senso’ per andare avanti con le istruttorie ed erogare i fondi”
Puglia - giovedì 20 febbraio 2020
11.51
"Sul PSR, la Regione Puglia deve andare avanti con determinazione, procedendo con le istruttorie e attivando tutte le procedure necessarie all'erogazione dei fondi". E' Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, a tornare su una questione vitale per gli agricoltori pugliesi. "Senza entrare nel merito di una questione annosa, che tutti sappiamo quanto si sia ingarbugliata in questi anni, chiediamo a tutte le forze politiche e ai rappresentanti istituzionali di adoperarsi affinché a ritardi non si aggiungano ritardi. Non è il momento di scagliarsi gli uni contro gli altri per motivi che agli agricoltori non interessano: lasciateci dire che, alle imprese agricole, ora interessa che i fondi disponibili siano utilizzati presto e bene", ha aggiunto Carrabba.
IN CAPITANATA. Sulla stessa lunghezza d'onda, si è espressa nella riunione di giunta svolta il 19 febbraio la CIA Capitanata. "Alle spalle, ci lasciamo una serie di annate negative per l'agricoltura in provincia di Foggia", hanno spiegato Nicola Cantatore e Michele Ferrandino, rispettivamente direttore e presidente provinciale dell'organizzazione in Capitanata. "I settori cerealicolo, vitivinicolo, ortofrutticolo e zootecnico necessitano di investimenti e innovazione che diano slancio e risposte per quanto riguarda redditività, innovazione e posti di lavoro.
NEL BARESE E NELLA BAT. Le gelate, gli eventi atmosferici estremi, i tanti problemi che hanno falcidiato l'agricoltura nella BAT e in provincia di Bari "hanno determinato una situazione di sofferenza rispetto alla quale i fondi del PSR, una volta concretamente erogati, possono determinare un punto di svolta", ha dichiarato il direttore provinciale di CIA Levante, Giuseppe Creanza. "Con tutto il rispetto della campagna elettorale", ha aggiunto il presidente provinciale Felice Ardito, "noi auspichiamo che almeno sul PSR ci sia un atteggiamento costruttivo e responsabile di tutti, al di là delle bandiere".
AREA DUE MARI, TARANTO-BRINDISI. "Dal settore olivicolo a quelli degli agrumi e dell'uva da tavola", ha rilevato il direttore provinciale CIA Due Mari Vito Rubino, "le province di Taranto e Brindisi sono state tra le più colpite dalla situazione di stallo del PSR, "per questo motivo è necessario ingranare la quinta sulle istruttorie". "E' questo che ci chiedono i nostri associati", ha precisato il presidente provinciale Pietro De Padova. "Investimenti, innovazione e potenziamento delle filiere sono quanto mai necessari, urgenti, potenzialmente decisivi per cambiare passo e darsi un orizzonte che oggi appare asfittico e denso di difficoltà".
NEL SALENTO. "Dobbiamo e possiamo avere la forza di guardare avanti", ha detto Emanuela Longo, direttore provinciale di CIA Salento. "Nessuno più degli agricoltori salentini sa quanto siano stati drammatici questi anni contrassegnati dalla Xylella e dalle enormi difficoltà di uscire dal vicolo cieco della crisi dei prezzi e del valore riconosciuto al sacrificio degli imprenditori del comparto primario". "Serve una svolta", ha auspicato Benedetto Accogli, presidente provinciale di CIA Salento. "Ci auguriamo che tra le diverse parti ci sia un 'patto del buon senso' per remare tutti dalla stessa parte sul pieno dispiegamento dei fondi PSR".
IN CAPITANATA. Sulla stessa lunghezza d'onda, si è espressa nella riunione di giunta svolta il 19 febbraio la CIA Capitanata. "Alle spalle, ci lasciamo una serie di annate negative per l'agricoltura in provincia di Foggia", hanno spiegato Nicola Cantatore e Michele Ferrandino, rispettivamente direttore e presidente provinciale dell'organizzazione in Capitanata. "I settori cerealicolo, vitivinicolo, ortofrutticolo e zootecnico necessitano di investimenti e innovazione che diano slancio e risposte per quanto riguarda redditività, innovazione e posti di lavoro.
NEL BARESE E NELLA BAT. Le gelate, gli eventi atmosferici estremi, i tanti problemi che hanno falcidiato l'agricoltura nella BAT e in provincia di Bari "hanno determinato una situazione di sofferenza rispetto alla quale i fondi del PSR, una volta concretamente erogati, possono determinare un punto di svolta", ha dichiarato il direttore provinciale di CIA Levante, Giuseppe Creanza. "Con tutto il rispetto della campagna elettorale", ha aggiunto il presidente provinciale Felice Ardito, "noi auspichiamo che almeno sul PSR ci sia un atteggiamento costruttivo e responsabile di tutti, al di là delle bandiere".
AREA DUE MARI, TARANTO-BRINDISI. "Dal settore olivicolo a quelli degli agrumi e dell'uva da tavola", ha rilevato il direttore provinciale CIA Due Mari Vito Rubino, "le province di Taranto e Brindisi sono state tra le più colpite dalla situazione di stallo del PSR, "per questo motivo è necessario ingranare la quinta sulle istruttorie". "E' questo che ci chiedono i nostri associati", ha precisato il presidente provinciale Pietro De Padova. "Investimenti, innovazione e potenziamento delle filiere sono quanto mai necessari, urgenti, potenzialmente decisivi per cambiare passo e darsi un orizzonte che oggi appare asfittico e denso di difficoltà".
NEL SALENTO. "Dobbiamo e possiamo avere la forza di guardare avanti", ha detto Emanuela Longo, direttore provinciale di CIA Salento. "Nessuno più degli agricoltori salentini sa quanto siano stati drammatici questi anni contrassegnati dalla Xylella e dalle enormi difficoltà di uscire dal vicolo cieco della crisi dei prezzi e del valore riconosciuto al sacrificio degli imprenditori del comparto primario". "Serve una svolta", ha auspicato Benedetto Accogli, presidente provinciale di CIA Salento. "Ci auguriamo che tra le diverse parti ci sia un 'patto del buon senso' per remare tutti dalla stessa parte sul pieno dispiegamento dei fondi PSR".