Protocollo sicurezza, il commento del Segretario Generale CGIL Puglia Gesmundo
Gesmundo: “nessuno sconto sulla salute, chi non rispetta norme sospenda produzione. Con la Cig nessuno perderà il posto di lavoro”
Puglia - sabato 14 marzo 2020
19.58 Comunicato Stampa
Il commento del Segretario Generale della Cgil Puglia all'intesa tra sindacati e parti datoriali sulle misure di contrasto al Covid-19 nelle aziende. "Fin da subito saremo impegnati in Puglia, azienda per azienda, per rendere esigibili le indicazioni previste dall'intesa"
"Nonostante le resistenze di alcune componenti del mondo datoriale, il protocollo sottoscritto questa mattina dopo una nottata di trattative dice una cosa importante: nessun lavoratore deve essere esposto a rischio, nessun lavoratore deve perdere il lavoro per l'emergenza coronavirus. Fin da subito saremo impegnati in Puglia, azienda per azienda, per rendere esigibili le misure previste dall'intesa".
E' quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, commentando il "Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro", sottoscritto su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell'Economia, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro della Salute, che hanno promosso l'incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura, contenuta all'articolo 1, comma primo, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, che - in relazione alle attività professionali e alle attività produttive - raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.
"Lo abbiamo scritto pochi giorni fa, lo abbiamo ribadito nel documento: produzione e profitto non possono venire prima della salute delle persone, pertanto lì dove non si rispettino le misure minime di sicurezza raccomandate dal Dpcm e dalle Autorità sanitarie – spiega Gesmundo – le aziende sono tenute a sospendere le attività per mettersi in regola e sanificare gli ambienti. Soprattutto, che per fare questo sarà possibile ricorrere alla Cassa integrazione, anche per brevissimi periodi, in modo che nessun lavoratore possa perdere la propria occupazione in seguito all'emergenza".
Il protocollo interviene sui diversi aspetti della gestione del lavoro – dalle modalità di ingresso in azienda dei dipendenti come dei fornitori, dai dispositivi di protezione individuale alla gestione degli spazi comuni -, "e attribuisce ai nostro Rappresentanti per la sicurezza un ruolo importante di collaborazione con il medico aziendale circa le misure adottate e da adottare. Richiamiamo tutti a un senso di responsabilità massimo e saremo attenti affinché vi sia una puntuale applicazione delle procedure previste. I tal senso sollecitiamo anche le Prefetture a svolgere il compito di verifica di rispetto degli accordi. I lavoratori da oggi possono stare più tranquilli, il sindacato anche in questa fase così eccezionale non li lascia soli ed è impegnato affinché quel che è diventato il mantra collettivo, andrà tutto bene, valga anche per il mondo del lavoro".
"Nonostante le resistenze di alcune componenti del mondo datoriale, il protocollo sottoscritto questa mattina dopo una nottata di trattative dice una cosa importante: nessun lavoratore deve essere esposto a rischio, nessun lavoratore deve perdere il lavoro per l'emergenza coronavirus. Fin da subito saremo impegnati in Puglia, azienda per azienda, per rendere esigibili le misure previste dall'intesa".
E' quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, commentando il "Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro", sottoscritto su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell'Economia, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro della Salute, che hanno promosso l'incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura, contenuta all'articolo 1, comma primo, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, che - in relazione alle attività professionali e alle attività produttive - raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.
"Lo abbiamo scritto pochi giorni fa, lo abbiamo ribadito nel documento: produzione e profitto non possono venire prima della salute delle persone, pertanto lì dove non si rispettino le misure minime di sicurezza raccomandate dal Dpcm e dalle Autorità sanitarie – spiega Gesmundo – le aziende sono tenute a sospendere le attività per mettersi in regola e sanificare gli ambienti. Soprattutto, che per fare questo sarà possibile ricorrere alla Cassa integrazione, anche per brevissimi periodi, in modo che nessun lavoratore possa perdere la propria occupazione in seguito all'emergenza".
Il protocollo interviene sui diversi aspetti della gestione del lavoro – dalle modalità di ingresso in azienda dei dipendenti come dei fornitori, dai dispositivi di protezione individuale alla gestione degli spazi comuni -, "e attribuisce ai nostro Rappresentanti per la sicurezza un ruolo importante di collaborazione con il medico aziendale circa le misure adottate e da adottare. Richiamiamo tutti a un senso di responsabilità massimo e saremo attenti affinché vi sia una puntuale applicazione delle procedure previste. I tal senso sollecitiamo anche le Prefetture a svolgere il compito di verifica di rispetto degli accordi. I lavoratori da oggi possono stare più tranquilli, il sindacato anche in questa fase così eccezionale non li lascia soli ed è impegnato affinché quel che è diventato il mantra collettivo, andrà tutto bene, valga anche per il mondo del lavoro".