Attualità
Progetto ‘Un’Altra Vita’, restituiti alla città due beni confiscati alla mafia
L'ex assessore alle Politiche Sociali Rino Pezzano annuncia la restituzione dei beni frutto del lavoro della precedente amministrazione
Cerignola - lunedì 25 ottobre 2021
11.45 Comunicato Stampa
"Saluto con immenso piacere e un pizzico di emozione la cerimonia che si terrà questo pomeriggio a Cerignola, in via Recanati, presso il Centro Antiviolenza 'T. Cioffi'. - ha dichiarato Rino Pezzano - Sarà un momento di alto valore morale ed etico per la città, a cui verranno restituiti due immobili confiscati alla mafia, appositamente recuperati e rifunzionalizzati, pronti ad accogliere donne vittime di violenza. E sono altrettanto lieto che il neoeletto sindaco sarà presente, evidentemente pronto a riconoscere il buon lavoro intrapreso e portato avanti, nel solco della legalità, dal suo predecessore Franco Metta. Giova ricordare, infatti, che il progetto di legalità a cui verrà tagliato il nastro oggi nasce nel 2018 con la precedente Amministrazione Metta, di cui il sottoscritto era delegato alle Politiche Sociali. Fu allora che decidemmo di candidare a finanziamento, a valere sul PON Legalità 2014 – 2020, gli immobili confiscati alle mafie di via Recanati e via M.S.S. Ausiliatrice, sì da restituirli alla comunità in forma di bene collettivo, funzionali alle fragilità e ai bisogni del nostro tessuto sociale. E' stato un lavoro intenso ed importante, la cui finalizzazione oggi ci riscatta delle tante ingiurie e ipocrisie subite e ci consente di andare orgogliosi dell'ennesimo risultato utile portato alla città e, in particolare, nel caso di specie, alle donne in difficoltà. Ringrazio, pertanto, ciascuno degli attori del Terzo Settore che, assieme all'Amministrazione Metta, hanno concorso alla realizzazione di questo importante momento per la città, augurando loro buon lavoro e ribadendo la mia totale vicinanza, seppur ora in altra veste, a quel pezzo di comunità popolato di problematiche e fragilità a me notorie e per cui mi sono speso e battuto, e che abbiamo il dovere di tutelare, oggi più di ieri".