'Progetto Salapia 2015', esplorando l'antica città Dauna
Dal 22 giugno al 31 luglio 2015 ricerca e scavo archeologico nella città romano-medievale di Salpi
Cerignola - giovedì 30 luglio 2015
19.48
Per ogni archeologo, l'estate è la stagione delle grandi campagne di scavo; ci può essere caldo torrido o aria stagnante, ma l'obiettivo principale rimane comunque quello di riportare alla luce la memoria storica di un sito archeologico, con le sue strutture urbane, le vie di comunicazione, le opere d'arte o manifatturiere, tutto ciò che possa in qualche modo rappresentare e rievocare la vita della comunità insediatosi nel sito e delle sue relazioni con altri popoli. Ed è quello che sta avvenendo, quest'estate, presso il sito archeologico di Salapia, la città romano-medievale alla porte di Trinitapoli (ma in agro di Cerignola) rifondata verso la fine del I secolo a.C. tra il fianco del Monte Salpi (un piccolo rialzo in cui la cittadella si arrocca poi in epoca medievale, restringendo così il suo perimetro) e la sponda nord-occidentale della Salina di Margherita di Savoia. Il sito è oggetto di attenzione già dal 2013, quando nacque il cosiddetto 'Progetto Salapia', con l'obiettivo di analizzare i paesaggi insediativi della fascia costiera adriatica e dell'area occupata dall'antico lago di Salpi, in parte bonificato e trasformato nell'attuale bacino delle Saline di Margherita di Savoia.
L'attuale campagna di ricerca archeologica, 'Salapia Exploration Project', nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia e il Davidson College-North Carolina (Stati Uniti). Iniziata il 22 giugno per concludersi il 31 luglio 2015, questa campagna di scavo si presenta come un'indagine estensiva che ha come principale obiettivo lo studio della relazione tra gli ambienti con mosaico e la conceria scavati lo scorso anno, cogliendone la relazione con il resto dell'abitato romani.
Il progetto ha avuto grande successo non solo tra l'equipe di archeologi e ricercatori, ma anche nei riguardi delle amministrazioni locali, delle scuole, delle associazioni culturali e dei cittadini, i quali sono stati coinvolti attivamente attraverso 'Open Salapia', un progetto di archeologia pubblica che mira, attraverso una serie di eventi ed iniziative (come laboratori e visite guidate) ad attivare un processo di sviluppo locale che favorisca il recupero e la valorizzazione della memoria storica rappresentata dal paesaggio archeologico e naturale della laguna di Salpi.
L'attuale campagna di ricerca archeologica, 'Salapia Exploration Project', nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia e il Davidson College-North Carolina (Stati Uniti). Iniziata il 22 giugno per concludersi il 31 luglio 2015, questa campagna di scavo si presenta come un'indagine estensiva che ha come principale obiettivo lo studio della relazione tra gli ambienti con mosaico e la conceria scavati lo scorso anno, cogliendone la relazione con il resto dell'abitato romani.
Il progetto ha avuto grande successo non solo tra l'equipe di archeologi e ricercatori, ma anche nei riguardi delle amministrazioni locali, delle scuole, delle associazioni culturali e dei cittadini, i quali sono stati coinvolti attivamente attraverso 'Open Salapia', un progetto di archeologia pubblica che mira, attraverso una serie di eventi ed iniziative (come laboratori e visite guidate) ad attivare un processo di sviluppo locale che favorisca il recupero e la valorizzazione della memoria storica rappresentata dal paesaggio archeologico e naturale della laguna di Salpi.