Territorio
Progetto “Liberiamo la Speranza”
Un progetto della Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano per favorire l’inclusione
Cerignola - martedì 16 marzo 2021
14.32 Comunicato Stampa
Si terrà giovedì, 25 marzo 2021, con inizio alle ore 17, l'incontro di presentazione del progetto "Liberiamo la Speranza" della Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano, realizzato in collaborazione con l'UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Foggia e finanziato con i fondi dell'OttoxMille della Chiesa cattolica.
"Il progetto 'Liberiamo la speranza' – dichiara il direttore della Caritas diocesana don Pasquale Cotugno – è in linea con la lettera pastorale 2020-2021 del nostro vescovo Luigi Renna, dal titolo 'La via della Speranza'. Al punto 1.2, intitolato 'La mafia cerignolana', il Vescovo scrive: 'Sappiamo, alla scuola della Dottrina Sociale della Chiesa, che per risolvere un problema non basta vederlo, né solo giudicarlo, ma anche agire. C'è un'azione che è propria dello Stato ed una della società civile, della quale la Comunità cristiana fa parte e nella quale porta il suo contributo di pensiero e di azione, soprattutto attraverso l'impegno dei laici. C'è poi un'azione propriamente ecclesiale, di denuncia e dell'annuncio di un Vangelo che libera e che salva. Il nostro compito più grande, in un territorio segnato da così grandi emergenze, è proprio l'educazione: a Cerignola e nei Comuni dei Cinque Reali Siti, con la finalità di avviare un processo di riscatto dalla mentalità di illegalità e di consumi di stupefacenti che hanno deviato tante famiglie e tanti ragazzi'".
"Non si tratta di un percorso di perdono – continua don Pasquale – ma di riscoperta dell'umanità che può favorire l'avvio di un percorso inclusivo, partecipativo e trasformativo. L'idea è quella di accompagnare, secondo un principio di assoluta volontarietà, gratuità e riservatezza, soggetti che hanno commesso reati, le loro vittime e i loro familiari, la comunità, al fine di poter contribuire come realtà ecclesiale ad accrescere processi di accoglienza e di integrazione sociale dei detenuti e lo sviluppo di un nuovo paradigma di giustizia, più attento all'uomo e al suo sviluppo integrale".
L'incontro si svolgerà in streaming sui canali Facebook e Youtube della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.
Il Progetto ha l'obiettivo di sensibilizzare la comunità territoriale in materia di giustizia e di misure alternative. Tale obiettivo passa attraverso tre punti:
1. formare un gruppo di operatori e di volontari che operino nei vari contesti, come le parrocchie, le associazioni e le cooperative, in cui si mettono in atto progetti sulla giustizia, sensibilizzando la comunità territoriale ad una maggiore consapevolezza del tema;
2. assegnare cinque borse lavoro, precedute da un percorso di formazione e di educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, per i soggetti in conflitto con la legge;
3. garantire assistenza domiciliare alle famiglie dei detenuti, con particolare attenzione ai minori.
All'incontro interverranno: Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi; don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas Diocesana; il dott. Giuseppe Russo, responsabile della progettazione sociale della diocesi; don Raffaele Sarno, cappellano della Casa Circondariale di Trani, nonché direttore della Caritas diocesana di Trani; il dott. Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo della Repubblica di Foggia; la dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, direttore UEPE di Foggia.
"Il progetto 'Liberiamo la speranza' – dichiara il direttore della Caritas diocesana don Pasquale Cotugno – è in linea con la lettera pastorale 2020-2021 del nostro vescovo Luigi Renna, dal titolo 'La via della Speranza'. Al punto 1.2, intitolato 'La mafia cerignolana', il Vescovo scrive: 'Sappiamo, alla scuola della Dottrina Sociale della Chiesa, che per risolvere un problema non basta vederlo, né solo giudicarlo, ma anche agire. C'è un'azione che è propria dello Stato ed una della società civile, della quale la Comunità cristiana fa parte e nella quale porta il suo contributo di pensiero e di azione, soprattutto attraverso l'impegno dei laici. C'è poi un'azione propriamente ecclesiale, di denuncia e dell'annuncio di un Vangelo che libera e che salva. Il nostro compito più grande, in un territorio segnato da così grandi emergenze, è proprio l'educazione: a Cerignola e nei Comuni dei Cinque Reali Siti, con la finalità di avviare un processo di riscatto dalla mentalità di illegalità e di consumi di stupefacenti che hanno deviato tante famiglie e tanti ragazzi'".
"Non si tratta di un percorso di perdono – continua don Pasquale – ma di riscoperta dell'umanità che può favorire l'avvio di un percorso inclusivo, partecipativo e trasformativo. L'idea è quella di accompagnare, secondo un principio di assoluta volontarietà, gratuità e riservatezza, soggetti che hanno commesso reati, le loro vittime e i loro familiari, la comunità, al fine di poter contribuire come realtà ecclesiale ad accrescere processi di accoglienza e di integrazione sociale dei detenuti e lo sviluppo di un nuovo paradigma di giustizia, più attento all'uomo e al suo sviluppo integrale".
L'incontro si svolgerà in streaming sui canali Facebook e Youtube della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.
Il Progetto ha l'obiettivo di sensibilizzare la comunità territoriale in materia di giustizia e di misure alternative. Tale obiettivo passa attraverso tre punti:
1. formare un gruppo di operatori e di volontari che operino nei vari contesti, come le parrocchie, le associazioni e le cooperative, in cui si mettono in atto progetti sulla giustizia, sensibilizzando la comunità territoriale ad una maggiore consapevolezza del tema;
2. assegnare cinque borse lavoro, precedute da un percorso di formazione e di educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, per i soggetti in conflitto con la legge;
3. garantire assistenza domiciliare alle famiglie dei detenuti, con particolare attenzione ai minori.
All'incontro interverranno: Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi; don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas Diocesana; il dott. Giuseppe Russo, responsabile della progettazione sociale della diocesi; don Raffaele Sarno, cappellano della Casa Circondariale di Trani, nonché direttore della Caritas diocesana di Trani; il dott. Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo della Repubblica di Foggia; la dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, direttore UEPE di Foggia.