Territorio
Progetto “La strada” e lezioni antimafia per i ragazzi
I 20 giovani coinvolti nel progetto hanno incontrato, presso l’ITC “D. Alighieri”, Angela Cianci e Pinuccio Fazio, testimoni dell’antimafia sociale
Cerignola - sabato 11 gennaio 2020
10.19
Continua senza sosta il progetto educativo "La strada… c'è solo la strada su cui puoi contare", nato con l'obiettivo di formare alla legalità e alla cooperazione creativa all'interno delle aule scolastiche e all'esterno delle stesse.
Un progetto che vinse l'avviso regionale "Cantieri innovativi di Antimafia Sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano" promosso dall'Associazione Temporanea di Scopo che vede il Comune di Cerignola in qualità di ente capofila e un nutrito partenariato composto da Comune di Foggia, CSV Foggia, Cooperative sociali Medtraining, Iris e Altereco.
Come sottolineò nel Settembre 2019 il già Assessore alle Politiche Sociali Rino Pezzano "Il progetto nasce grazie a un lavoro sinergico tra Amministrazione pubblica, scuola e mondo del volontariato. Il nostro obiettivo è che questi ragazzi possano diventare sentinelle, portatori di conoscenza contro il malaffare. Non sarà un percorso fatto solo di lezioni frontali, anzi. Le azioni valorizzeranno la conoscenza di beni comuni inutilizzati e beni confiscati alla criminalità organizzata, con visite guidate e laboratori"..
I 20 giovani tra i 16 e i 19 anni coinvolti nel progetto hanno incontrato, presso l'ITC "D. Alighieri" di Cerignola, Angela Cianci, sorella della vittima di mafia Michele Cianci, e Pinuccio Fazio, padre della giovanissima vittima antimafia Michele Fazio, testimoni dell'antimafia sociale. Hanno ascoltato le pesanti e toccanti storie dei due innocenti trucidati dalla mafia.
Michele Cianci, cittadino cerignolano, che dopo aver sventato nelle ore mattutine il tentativo di scippo ai danni di un anziano subì nella serata dello stesso giorno, 12 Dicembre 1991, la rapina a mano armata presso la propria attività commerciale e, dopo il tentativo di opporsi, fu sparato perdendo la vita per dissanguamento. I cinque malviventi autori della rapina e dell'omicidio furono condannati per i reati commessi e per associazione di stampo mafioso.
Michele Fazio, il 12 Luglio del 2001, stava rientrando a casa percorrendo le strade di Bari vecchia, si trovò nel mezzo di un conflitto a fuoco tra malviventi appartenenti a clan rivali, fu colpito da proiettili vaganti perdendo la vita
a soli 16 anni.
Momenti di confronto con i familiari delle vittime, momenti di riflessione e formazione che si aggiungono a quelli già trascorsi durante gli incontri con don Luigi Ciotti presso Palazzo Coccia durante le giornate organizzate da Libera, a quelli organizzati presso le cooperative sociali affidatarie dei beni confiscati alla mafia, momenti di crescita in un percorso formativo che vede la scuola e la strada al centro del progetto.
Un progetto che vinse l'avviso regionale "Cantieri innovativi di Antimafia Sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano" promosso dall'Associazione Temporanea di Scopo che vede il Comune di Cerignola in qualità di ente capofila e un nutrito partenariato composto da Comune di Foggia, CSV Foggia, Cooperative sociali Medtraining, Iris e Altereco.
Come sottolineò nel Settembre 2019 il già Assessore alle Politiche Sociali Rino Pezzano "Il progetto nasce grazie a un lavoro sinergico tra Amministrazione pubblica, scuola e mondo del volontariato. Il nostro obiettivo è che questi ragazzi possano diventare sentinelle, portatori di conoscenza contro il malaffare. Non sarà un percorso fatto solo di lezioni frontali, anzi. Le azioni valorizzeranno la conoscenza di beni comuni inutilizzati e beni confiscati alla criminalità organizzata, con visite guidate e laboratori"..
I 20 giovani tra i 16 e i 19 anni coinvolti nel progetto hanno incontrato, presso l'ITC "D. Alighieri" di Cerignola, Angela Cianci, sorella della vittima di mafia Michele Cianci, e Pinuccio Fazio, padre della giovanissima vittima antimafia Michele Fazio, testimoni dell'antimafia sociale. Hanno ascoltato le pesanti e toccanti storie dei due innocenti trucidati dalla mafia.
Michele Cianci, cittadino cerignolano, che dopo aver sventato nelle ore mattutine il tentativo di scippo ai danni di un anziano subì nella serata dello stesso giorno, 12 Dicembre 1991, la rapina a mano armata presso la propria attività commerciale e, dopo il tentativo di opporsi, fu sparato perdendo la vita per dissanguamento. I cinque malviventi autori della rapina e dell'omicidio furono condannati per i reati commessi e per associazione di stampo mafioso.
Michele Fazio, il 12 Luglio del 2001, stava rientrando a casa percorrendo le strade di Bari vecchia, si trovò nel mezzo di un conflitto a fuoco tra malviventi appartenenti a clan rivali, fu colpito da proiettili vaganti perdendo la vita
a soli 16 anni.
Momenti di confronto con i familiari delle vittime, momenti di riflessione e formazione che si aggiungono a quelli già trascorsi durante gli incontri con don Luigi Ciotti presso Palazzo Coccia durante le giornate organizzate da Libera, a quelli organizzati presso le cooperative sociali affidatarie dei beni confiscati alla mafia, momenti di crescita in un percorso formativo che vede la scuola e la strada al centro del progetto.