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Presso il CERCAT nel quartiere Torricelli si è tenuto il primo incontro del progetto "La gente non è suolo ma semente”
È partito il progetto finanziato dalla Regione Puglia che mira a far crescere ragazzi e ragazze come cittadini più consapevoli del proprio valore umano
Cerignola - mercoledì 30 giugno 2021
16.39
Presso il CERCAT (Centro di Esposizione, Ricerca e Consulenza sugli Ausili Tecnici) che si trova nel quartiere periferico ad alto rischio di dispersione scolastica di "Torricelli" a Cerignola, si è tenuto il primo appuntamento del Progetto "La gente non è suolo ma semente". L'iniziativa, finanziata dalla Regione Puglia all'interno del Bando "Bellezza e Legalità per un Puglia libera dalle mafie", ha visto la numerosa partecipazione in presenza di ragazzi e genitori. Il progetto è destinato a ragazze e ragazzi dai 14 ai 18 anni, e si pone l'obiettivo di attivare e aumentare la propria autostima, le proprie capacità e promuovere la consapevolezza di essere un soggetto attivo della comunità in cui si vive, attraverso percorsi artistici e processi di orientamento nella percezione del proprio modello di vita.
«Non è un caso che si parta da questo luogo e da questo quartiere – afferma Pietro Fragasso, presidente della cooperativa Pietra di Scarto e coordinatore dell'attività – per attivare modelli di cambiamento reale, non basta organizzare convegni e seminari, che sono certamente importanti, bisogna tornare a stare tra la gente, confrontarsi, mescolarsi alla vita delle persone, alle loro difficoltà, ai loro limiti. Ma occorre farlo umilmente, sapendo che davanti a noi non c'è "un suolo" da coltivare a piacimento, ma "una semente" che chiede di rompere le proprie barriere e vivere la propria vita, con dignità e speranza».
Il nome del progetto è ispirato a un verso del sociologo Danilo Dolci, poeta, educatore ed esponente del movimento nonviolento italiano. «Attraverso l'arte chiediamo a trenta ragazze e ragazzi di sperimentarsi, confrontarsi col proprio mondo interiore per provare a combattere le distorsioni che minano la nostra visione delle cose e che nel nostro territorio molto hanno a che fare con il pensiero e la cultura mafiosa. «Non resta che immergerci in questa nuova avventura, consapevoli che la comunità di Cerignola sarà certamente al nostro fianco», conclude Fragasso.
A guidare i laboratori per i prossimi dodici mesi saranno artisti, del territorio e non, che hanno fatto della propria attività una costante azione pedagogica e liberatoria: Michela Casiere (scenografa), Lorenzo Tomacelli (illustratore), Elisabetta Sbiroli (marionettista e illustratrice), Filippo Toscani (Street Artist), Pierluigi Bevilacqua (regista e attore), Marianna Longo (libraia) e Giuseppe Valentino (regista) guideranno i partecipanti all'interno dei molteplici e variegati mondi dell'arte.
Il Laboratorio di Legalità "Francesco Marcone", il Cercat e la Libreria "L'Albero dei Fichi", insieme a luoghi simbolo della città, sono le realtà promotrici del progetto che cureranno le varie attività. A sostegno dell'iniziativa c'è anche un nutrito numero di partner capaci di dare qualità e sostegno all'attività: l'Istituto Comprensivo "Don Bosco – Battisti" di Cerignola, la Libreria "L'Albero dei Fichi", la Piccola Compagnia Impertinente, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Ferula Film, Cinemovel Foundation ed Escoop – Cooperativa Sociale Europea.
«Non è un caso che si parta da questo luogo e da questo quartiere – afferma Pietro Fragasso, presidente della cooperativa Pietra di Scarto e coordinatore dell'attività – per attivare modelli di cambiamento reale, non basta organizzare convegni e seminari, che sono certamente importanti, bisogna tornare a stare tra la gente, confrontarsi, mescolarsi alla vita delle persone, alle loro difficoltà, ai loro limiti. Ma occorre farlo umilmente, sapendo che davanti a noi non c'è "un suolo" da coltivare a piacimento, ma "una semente" che chiede di rompere le proprie barriere e vivere la propria vita, con dignità e speranza».
Il nome del progetto è ispirato a un verso del sociologo Danilo Dolci, poeta, educatore ed esponente del movimento nonviolento italiano. «Attraverso l'arte chiediamo a trenta ragazze e ragazzi di sperimentarsi, confrontarsi col proprio mondo interiore per provare a combattere le distorsioni che minano la nostra visione delle cose e che nel nostro territorio molto hanno a che fare con il pensiero e la cultura mafiosa. «Non resta che immergerci in questa nuova avventura, consapevoli che la comunità di Cerignola sarà certamente al nostro fianco», conclude Fragasso.
A guidare i laboratori per i prossimi dodici mesi saranno artisti, del territorio e non, che hanno fatto della propria attività una costante azione pedagogica e liberatoria: Michela Casiere (scenografa), Lorenzo Tomacelli (illustratore), Elisabetta Sbiroli (marionettista e illustratrice), Filippo Toscani (Street Artist), Pierluigi Bevilacqua (regista e attore), Marianna Longo (libraia) e Giuseppe Valentino (regista) guideranno i partecipanti all'interno dei molteplici e variegati mondi dell'arte.
Il Laboratorio di Legalità "Francesco Marcone", il Cercat e la Libreria "L'Albero dei Fichi", insieme a luoghi simbolo della città, sono le realtà promotrici del progetto che cureranno le varie attività. A sostegno dell'iniziativa c'è anche un nutrito numero di partner capaci di dare qualità e sostegno all'attività: l'Istituto Comprensivo "Don Bosco – Battisti" di Cerignola, la Libreria "L'Albero dei Fichi", la Piccola Compagnia Impertinente, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Ferula Film, Cinemovel Foundation ed Escoop – Cooperativa Sociale Europea.