Presepe nella Chiesa dell’Assunta a Cerignola: una tradizione antica da preservare

Ottocento anni fa San Francesco d'Assisi (correva l'anno 1223) realizzò il primo presepe della storia, a Greccio. Si trattava di un presepe vivente, una vera e propria rappresentazione teatrale sacra, a cui in seguito furono aggiunti i vari personaggi, i paesaggi ricostruiti e le statuine che animano il presepe di oggi.

In questo Natale 2023, soffermarsi a guardare con attenzione un presepe antico e suggestivo come quello allestito presso la Chiesa della B.M.V. dell'Assunta a Cerignola, acquisisce un valore aggiunto, dato appunto dal fatto che l'evento più importante della storia della cristianità che "racconta" la sacra famiglia compie ben ottocento anni.

Abbiamo tutti un presepe che portiamo nel cuore, ed è quello della nostra infanzia. Guardare questa antica rappresentazione della Natività soffermandosi sui dettagli e sulla storia che lo caratterizza, è come tornare indietro a quando, da bambini, restavamo per ore ad ammirare il movimento dei personaggi e l'alternarsi del giorno e della notte.

Un po' di tempo fa, quando il Natale era fatto di pochi eventi intimi e familiari, da ogni zona di Cerignola ci si recava ad ammirare il "presepe dell'Assunta", che rappresentava appunto un polo di attrazione e di incontro tra le persone.

Il presepe allestito dai volontari della Parrocchia dell'Assunta è un miracolo di edilizia che si rinnova annualmente, grazie all'impegno e alla solerzia di chi crede nella forza della tradizione.

"Si comincia ad allestire il presepe all'inizio di Novembre, solitamente dopo la Festa dei Morti", racconta Giovanni Montingelli, che fa parte della Parrocchia ed è un esperto di storia locale e tradizioni. "Da qualche anno hanno preso in mano le redini dell'allestimento i ragazzi della Parrocchia, ovviamente supportati e aiutati dagli adulti. E' giusto così, la tradizione deve essere tramandata alle nuove generazioni. Per allestirlo c'è bisogno non solo di fantasia, creatività e ingegno, ma anche di forza lavoro perché è piuttosto grande".

Le origini del Presepe risalgono all'Ottocento. "Ci sono pupi molto antichi, realizzati tra l'Ottocento e i primi anni del Novecento, in questo presepe. Alcuni erano di proprietà delle sorelle Rosati di Cerignola, e sono stati donati alla nostra Parrocchia. Pur essendo molto datato, il presepe dell'Assunta ha avuto il massimo momento di visibilità con il parroco Don Nicola Petronelli, che ci teneva molto a questa tradizione e ha lavorato molto affinchè si mantenesse viva nel tempo", spiega Montingelli.

I pupi provengono da Cerignola, realizzati dai fornaciai che lavoravano la creta. Possono essere ammirati in Chiesa sempre, perché dopo aver animato il presepe vengono esposti in una teca al pubblico.

Il presepe "storico" dell'Assunta si caratterizzava per il sistema meccanico che consentiva ai pupi di muoversi lungo la traiettoria creata ad hoc per questo. "La Parrocchia dell'Assunta è stata tra le prime ad essere dotata di energia elettrica a Cerignola. Per questo, le prime luci ed elementi del presepe sono stati introdotti proprio in questa parrocchia. Si racconta inoltre che Sant'Alfonso de Liguori sia stato proprio qui ad ammirare il presepe, ospite delle sorelle Damati. Ci piace pensare che questo Santo, che amava tanto Gesù Bambino al quale ha dedicato vari canti, si sia soffermato davanti al nostro presepe", prosegue Montingelli.

"Il sistema meccanico fu ideato e messo a punto da Antonino Cibelli. Lui ideò il congegno con un gioco di luci per creare l'alternanza del giorno e della notte nelle scene del presepe. All'epoca, con i mezzi rudimentali disponibili, fu una cosa davvero rivoluzionaria e futuristica. Tutta la parte elettrica del presepe era gestita da Cibelli e Ginetto Davino (suo amico fraterno) che eseguiva materialmente ciò che lui progettava", conclude Montingelli.

In tanti, infatti, ricordano il presepe in movimento che, per quei tempi, era davvero una novità. Oggi, pur non essendo più completamente in movimento come una volta, è comunque suggestivo, ed è la rappresentazione di una comunità che con forza reclama il desiderio di conservare le tradizioni più belle che appartengono a noi tutti.

E' un presepe che racchiude tanta storia, è un prezioso gioiello cittadino che va custodito con cura al riparo dalle aggressioni della modernità.