Attualità
Prende il via la seconda fase della campagna vaccinale anti COVID in provincia di Foggia
Si parte il 20 febbraio a Foggia, con la scuola dell’infanzia comunale “Luigi Sturzo”
Cerignola - venerdì 19 febbraio 2021
17.05 Comunicato Stampa
La giornata sarà dedicata alla somministrazione del vaccino nella scuola dell'infanzia comunale "Luigi Sturzo", in viale degli Aviatori, a Foggia. Le attività inizieranno alle ore 10,00. La calendarizzazione delle altre scuole del territorio provinciale procederà, in parallelo e gradualmente, con la somministrazione del vaccino alle persone ultraottantenni che, in questo caso, prenderà il via, come previsto, il 22 febbraio prossimo.
Contemporaneamente andrà a conclusione, inoltre, la vaccinazione di farmacisti, odontoiatri e personale di studio.
Il 22 febbraio le operazioni di somministrazione del vaccino anti COVID agli ultraottantenni partiranno nei centri vaccinali di Foggia, Manfredonia, Cerignola, San Severo, Lucera, San Giovanni Rotondo, Orta Nova, Torremaggiore, San Nicandro Garganico, Vieste, San Marco in Lamis, Apricena, Monte Sant'Angelo, Vico del Gargano, Troia, Cagnano Varano, Lesina, Candela, Castelnuovo della Daunia, Bovino.
Man mano, si estenderanno a tutti gli altri comuni.
Già nella prima settimana, verranno vaccinate più di diecimila persone ultraottantenni, oltre a circa duemila persone delle altre categorie previste.
Lunedì 22 febbraio, alle ore 10,00, il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla sarà a Cerignola per assistere alle operazioni di vaccinazione delle persone ultraottantenni presso la struttura polifunzionale, all'interno dell'area perimetrale dell'ospedale "Tatarella".
Successivamente, Piazzolla si sposterà nella sede del "San Francesco Hospital" di Foggia dove è stato allestito uno degli ambulatori vaccinali della ASL.
Qui, il Direttore Generale illustrerà i dettagli della seconda fase della campagna vaccinale.
Saranno presenti anche il Commissario Straordinario del Policlinico di Foggia Vitangelo Dattoli e l'Amministratore Delegato della "San Francesco Hospital" Paolo Telesforo.
Una scelta precisa, che simboleggia la forte sinergia tra le aziende sanitarie pubbliche di Foggia a cui, durante la pandemia, si è aggiunto il settore del privato accreditato con una collaborazione allargata sul territorio, diventata uno dei punti di forza della lotta al COVID-19. Una "partecipazione" del settore privato, in linea anche con quanto dichiarato dal Premier Draghi nelle sue dichiarazioni programmatiche.
A breve, secondo indicazioni ministeriali e regionali, verrà stilato, inoltre, un protocollo specifico per la vaccinazione delle forze dell'ordine (carabinieri, guardia di finanza, polizia di stato, polizie locali e vigili del fuoco).
Contestualmente, sono previsti tutti quei setting a rischio come istituti penitenziari e luoghi di comunità, insieme al personale degli altri servizi essenziali.
Il programma operativo
Alla base della programmazione della campagna vaccinale c'è una organizzazione complessa che, sviluppata in aderenza con quanto previsto dalle direttive ministeriali e regionali, è stata studiata in modo da rispondere al meglio alle esigenze di un territorio, altrettanto complesso, come quello della provincia di Foggia.
Il programma operativo, infatti, è stato predisposto in considerazione della orografia della provincia, della disponibilità di locali idonei alla somministrazione nei singoli comuni e, soprattutto, dell'approvvigionamento delle dosi di vaccino.
Ne è derivata una rete capillare di ambulatori vaccinali anche grazie al contributo fondamentale offerto dai sindaci del territorio che stanno mettendo a disposizione locali idonei per la somministrazione dei vaccini e anche un supporto per le attività di accoglienza e compilazione della modulistica, in sinergia con i volontari della Protezione Civile, risorse che collaboreranno con il personale aziendale.
Una ulteriore sinergia con le istituzioni locali che non si esaurirà solo con la campagna vaccinale delle persone ultraottantenni ma proseguirà anche nelle fasi successive.
Una rete articolata e imponente che, per la sua costruzione e per il suo coordinamento, ha previsto la costituzione di uno specifico staff in capo alla Direzione Generale.
Per quanto concerne l'imminente attività a favore delle persone ultraottantenni, la ASL ha programmato le varie sedute vaccinali in base alle prenotazioni giunte sia al call center che al Farmacup.
Si sottolinea il contributo importante dato proprio nelle operazioni di prenotazione dalle farmacie convenzionate.
Le vaccinazioni saranno effettuate, secondo un calendario predefinito, in tutti i comuni grazie alle trentacinque unità vaccinali composte da medici, infermieri, assistenti sanitari e personale dedicato all'accettazione e alla registrazione dei dati, che si sposteranno su tutto il territorio provinciale per assicurare la somministrazione in loco, secondo il principio di prossimità.
Man mano che verranno vaccinati tutti gli aventi diritto residenti nei comuni più piccoli, le unità vaccinali si sposteranno nei comuni più grandi per incrementare le sedute vaccinali.
Si precisa che sono state allestite sedi vaccinali in tutti i comuni.
Le date sono state programmate in virtù delle dosi di vaccino che, come da comunicazione della Regione, verranno trasferite alla ASL Foggia.
Il calendario potrà subire variazioni in incremento, qualora ci venisse fornito un numero maggiore di vaccini, oppure spostamenti, qualora le dosi di vaccino dovessero risultare insufficienti per coprire la programmazione.
Contemporaneamente andrà a conclusione, inoltre, la vaccinazione di farmacisti, odontoiatri e personale di studio.
Il 22 febbraio le operazioni di somministrazione del vaccino anti COVID agli ultraottantenni partiranno nei centri vaccinali di Foggia, Manfredonia, Cerignola, San Severo, Lucera, San Giovanni Rotondo, Orta Nova, Torremaggiore, San Nicandro Garganico, Vieste, San Marco in Lamis, Apricena, Monte Sant'Angelo, Vico del Gargano, Troia, Cagnano Varano, Lesina, Candela, Castelnuovo della Daunia, Bovino.
Man mano, si estenderanno a tutti gli altri comuni.
Già nella prima settimana, verranno vaccinate più di diecimila persone ultraottantenni, oltre a circa duemila persone delle altre categorie previste.
Lunedì 22 febbraio, alle ore 10,00, il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla sarà a Cerignola per assistere alle operazioni di vaccinazione delle persone ultraottantenni presso la struttura polifunzionale, all'interno dell'area perimetrale dell'ospedale "Tatarella".
Successivamente, Piazzolla si sposterà nella sede del "San Francesco Hospital" di Foggia dove è stato allestito uno degli ambulatori vaccinali della ASL.
Qui, il Direttore Generale illustrerà i dettagli della seconda fase della campagna vaccinale.
Saranno presenti anche il Commissario Straordinario del Policlinico di Foggia Vitangelo Dattoli e l'Amministratore Delegato della "San Francesco Hospital" Paolo Telesforo.
Una scelta precisa, che simboleggia la forte sinergia tra le aziende sanitarie pubbliche di Foggia a cui, durante la pandemia, si è aggiunto il settore del privato accreditato con una collaborazione allargata sul territorio, diventata uno dei punti di forza della lotta al COVID-19. Una "partecipazione" del settore privato, in linea anche con quanto dichiarato dal Premier Draghi nelle sue dichiarazioni programmatiche.
A breve, secondo indicazioni ministeriali e regionali, verrà stilato, inoltre, un protocollo specifico per la vaccinazione delle forze dell'ordine (carabinieri, guardia di finanza, polizia di stato, polizie locali e vigili del fuoco).
Contestualmente, sono previsti tutti quei setting a rischio come istituti penitenziari e luoghi di comunità, insieme al personale degli altri servizi essenziali.
Il programma operativo
Alla base della programmazione della campagna vaccinale c'è una organizzazione complessa che, sviluppata in aderenza con quanto previsto dalle direttive ministeriali e regionali, è stata studiata in modo da rispondere al meglio alle esigenze di un territorio, altrettanto complesso, come quello della provincia di Foggia.
Il programma operativo, infatti, è stato predisposto in considerazione della orografia della provincia, della disponibilità di locali idonei alla somministrazione nei singoli comuni e, soprattutto, dell'approvvigionamento delle dosi di vaccino.
Ne è derivata una rete capillare di ambulatori vaccinali anche grazie al contributo fondamentale offerto dai sindaci del territorio che stanno mettendo a disposizione locali idonei per la somministrazione dei vaccini e anche un supporto per le attività di accoglienza e compilazione della modulistica, in sinergia con i volontari della Protezione Civile, risorse che collaboreranno con il personale aziendale.
Una ulteriore sinergia con le istituzioni locali che non si esaurirà solo con la campagna vaccinale delle persone ultraottantenni ma proseguirà anche nelle fasi successive.
Una rete articolata e imponente che, per la sua costruzione e per il suo coordinamento, ha previsto la costituzione di uno specifico staff in capo alla Direzione Generale.
Per quanto concerne l'imminente attività a favore delle persone ultraottantenni, la ASL ha programmato le varie sedute vaccinali in base alle prenotazioni giunte sia al call center che al Farmacup.
Si sottolinea il contributo importante dato proprio nelle operazioni di prenotazione dalle farmacie convenzionate.
Le vaccinazioni saranno effettuate, secondo un calendario predefinito, in tutti i comuni grazie alle trentacinque unità vaccinali composte da medici, infermieri, assistenti sanitari e personale dedicato all'accettazione e alla registrazione dei dati, che si sposteranno su tutto il territorio provinciale per assicurare la somministrazione in loco, secondo il principio di prossimità.
Man mano che verranno vaccinati tutti gli aventi diritto residenti nei comuni più piccoli, le unità vaccinali si sposteranno nei comuni più grandi per incrementare le sedute vaccinali.
Si precisa che sono state allestite sedi vaccinali in tutti i comuni.
Le date sono state programmate in virtù delle dosi di vaccino che, come da comunicazione della Regione, verranno trasferite alla ASL Foggia.
Il calendario potrà subire variazioni in incremento, qualora ci venisse fornito un numero maggiore di vaccini, oppure spostamenti, qualora le dosi di vaccino dovessero risultare insufficienti per coprire la programmazione.