Religioni
Preghiera serale con il Vescovo Mons. Renna
"Non siate malinconici nel pensare alle celebrazioni che non ci saranno, alle processioni che mancheranno. La fede è qualcosa che parte da noi stessi, non un rito a cui assistere ma una preghiera da sentire profondamente”
Cerignola - domenica 29 marzo 2020
21.14
"Non siate malinconici nel pensare alle celebrazioni che non ci saranno, alle processioni che mancheranno. La fede è qualcosa che parte da noi stessi, non un rito a cui assistere ma una preghiera da sentire profondamente".
Nella trasmissione facebook il vescovo di Cerignola mons. Luigi Renna anticipa che, per via dell'emergenza Coronavirus, la Santa Pasqua quest'anno avrà un sapore diverso.
"Quest'anno purtroppo non sarà possibile celebrare la Settimana Santa nel modo consueto, non sarà possibile entrare nelle parrocchie per celebrare la Commemorazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme e la Sanata Messa la Domenica delle Palme o la Messa Crismale, che è la manifestazione più bella della liturgia durante l'anno, non sarà possibile celebrare la messa della Cena del Signore e poi la partecipazione alla Adorazione davanti al repositorio dove Gesù Eucaristia vivo e vero viene riposto il Giovedì Santo, non ci sarà neppure la Liturgia della Passione il Venerdì Santo, la Veglia Pasquale e le varie messe.
O meglio ci saranno, ma le celebreranno il Vostro Vescovo e i Vostri Sacerdoti nelle chiese a porte chiuse, non perché non si voglia la gente ma perché vogliamo fermare la pandemia, con le forze spirituali e con la forza della responsabilità che ci chiede delle scelte doverose e difficili, restando a casa.
Celebreremo la Santa Pasqua restando a casa e sarà possibile.Conoscerete gli orari delle celebrazioni ma sarà molto importante non fermarsi a quelle celebrazioni ma pregare insieme in famiglia.
Non siate malinconici, non siate a piangere pensando alle celebrazioni che non ci saranno, alle processioni che mancheranno, dobbiamo vivere tutto con un velo di tristezza ma anche con la serenità e la certezza che Dio non ci abbandona e ci invita a celebrare i Santi Misteri ugualmente perché, vedete, chi non vuol pregare non prega neanche quando si fanno le celebrazioni in Chiesa o sfilano le nostre processioni per le strade principali.
Questo diventa un momento di verità nel quale comprendiamo che la fede non la devono celebrare gli altri per noi, la fede la dobbiamo vivere noi nella celebrazione, è qualcosa che parte da noi stessi, non un rito a cui assistere ma una preghiera da sentire profondamente"
Nella trasmissione facebook il vescovo di Cerignola mons. Luigi Renna anticipa che, per via dell'emergenza Coronavirus, la Santa Pasqua quest'anno avrà un sapore diverso.
"Quest'anno purtroppo non sarà possibile celebrare la Settimana Santa nel modo consueto, non sarà possibile entrare nelle parrocchie per celebrare la Commemorazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme e la Sanata Messa la Domenica delle Palme o la Messa Crismale, che è la manifestazione più bella della liturgia durante l'anno, non sarà possibile celebrare la messa della Cena del Signore e poi la partecipazione alla Adorazione davanti al repositorio dove Gesù Eucaristia vivo e vero viene riposto il Giovedì Santo, non ci sarà neppure la Liturgia della Passione il Venerdì Santo, la Veglia Pasquale e le varie messe.
O meglio ci saranno, ma le celebreranno il Vostro Vescovo e i Vostri Sacerdoti nelle chiese a porte chiuse, non perché non si voglia la gente ma perché vogliamo fermare la pandemia, con le forze spirituali e con la forza della responsabilità che ci chiede delle scelte doverose e difficili, restando a casa.
Celebreremo la Santa Pasqua restando a casa e sarà possibile.Conoscerete gli orari delle celebrazioni ma sarà molto importante non fermarsi a quelle celebrazioni ma pregare insieme in famiglia.
Non siate malinconici, non siate a piangere pensando alle celebrazioni che non ci saranno, alle processioni che mancheranno, dobbiamo vivere tutto con un velo di tristezza ma anche con la serenità e la certezza che Dio non ci abbandona e ci invita a celebrare i Santi Misteri ugualmente perché, vedete, chi non vuol pregare non prega neanche quando si fanno le celebrazioni in Chiesa o sfilano le nostre processioni per le strade principali.
Questo diventa un momento di verità nel quale comprendiamo che la fede non la devono celebrare gli altri per noi, la fede la dobbiamo vivere noi nella celebrazione, è qualcosa che parte da noi stessi, non un rito a cui assistere ma una preghiera da sentire profondamente"