Religioni
Preghiera quotidiana con il Vescovo di Cerignola Mons. Luigi Renna
“In questo Sabato Santo la liturgia orientale parla del Cristo che è sceso agli inferi, anche noi lo diciamo nel credo apostolico “Discese agli inferi e resuscitò da morte”
Cerignola - sabato 11 aprile 2020
11.28
La preghiera mattutina con il Vescovo della Diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano Mons. Luigi Renna.
"Oggi è Sabato Santo, un giorno aliturgico, oggi non ci sono messe, la messa della Veglia Pasquale viene celebrata dopo il tramonto del sole e quindi ci troviamo già liturgicamente nel giorno di domani.
Giorno aliturgico non significa che oggi non preghiamo ma preghiamo e vogliamo unirci al Cristo che contempliamo nel Sepolcro. In verità la liturgia orientale parla del Cristo che è sceso agli inferi e anche noi lo diciamo nel credo apostolico "Discese agli inferi e resuscitò da morte".
Cosa significa discese agli inferi? Condivise fino in fondo quella che è la condizione dell'uomo nella morte e, secondo i Padri della Chiesa, egli discese agli inferi per liberare tutti coloro che hanno atteso la salvezza del Popolo di Israele e tutta l'umanità ed il primo ad essere liberato fu proprio il primo uomo, Adamo.
Credo che il cristo nel Sepolcro, il Cristo che scende agli inferi ci faccia sentire tutta la vicinanza del Signore a coloro che sono morti, ai moribondi e a coloro che vivono forme di morte nel loro cuore, delusioni, sofferenze . Quante realtà nella vita dell'uomo danno la morte? Il Signore è vincitore del peccato e della morte perché egli non la vince da lontano ma la sconfigge dal di dentro.
In questa giornata noi ricordiamo che l'unica lampada rimasta accesa nel mondo a sperare e credere nella resurrezione di Gesù è stata Maria. Il Titolo Mariano del sabato secondo alcuni studiosi ha proprio origine dal fatto che Maria è la Donna del Sabato Santo. L'ora della madre, trasmessa alle 10:00 nella chiesa di S. Antonio da Padova , è un momento di preghiera davanti all'immagine della Madonna della Pietà , la Madonna che attende e ci insegna ad attendere.
Questa mattina ci fermiamo davanti al Sepolcro, in attesa, ascoltando le parole del salmo 15 e ascoltando un brano che ci parla della morte e della resurrezione"
"Oggi è Sabato Santo, un giorno aliturgico, oggi non ci sono messe, la messa della Veglia Pasquale viene celebrata dopo il tramonto del sole e quindi ci troviamo già liturgicamente nel giorno di domani.
Giorno aliturgico non significa che oggi non preghiamo ma preghiamo e vogliamo unirci al Cristo che contempliamo nel Sepolcro. In verità la liturgia orientale parla del Cristo che è sceso agli inferi e anche noi lo diciamo nel credo apostolico "Discese agli inferi e resuscitò da morte".
Cosa significa discese agli inferi? Condivise fino in fondo quella che è la condizione dell'uomo nella morte e, secondo i Padri della Chiesa, egli discese agli inferi per liberare tutti coloro che hanno atteso la salvezza del Popolo di Israele e tutta l'umanità ed il primo ad essere liberato fu proprio il primo uomo, Adamo.
Credo che il cristo nel Sepolcro, il Cristo che scende agli inferi ci faccia sentire tutta la vicinanza del Signore a coloro che sono morti, ai moribondi e a coloro che vivono forme di morte nel loro cuore, delusioni, sofferenze . Quante realtà nella vita dell'uomo danno la morte? Il Signore è vincitore del peccato e della morte perché egli non la vince da lontano ma la sconfigge dal di dentro.
In questa giornata noi ricordiamo che l'unica lampada rimasta accesa nel mondo a sperare e credere nella resurrezione di Gesù è stata Maria. Il Titolo Mariano del sabato secondo alcuni studiosi ha proprio origine dal fatto che Maria è la Donna del Sabato Santo. L'ora della madre, trasmessa alle 10:00 nella chiesa di S. Antonio da Padova , è un momento di preghiera davanti all'immagine della Madonna della Pietà , la Madonna che attende e ci insegna ad attendere.
Questa mattina ci fermiamo davanti al Sepolcro, in attesa, ascoltando le parole del salmo 15 e ascoltando un brano che ci parla della morte e della resurrezione"