Religioni
Preghiera quotidiana con il Vescovo di Cerignola Mons. Luigi Renna
Cantico di Isaia “Il buon Pastore: Dio l’altissimo e sapientissimo”, la Virtù Cardinale della Temperanza
Cerignola - giovedì 30 aprile 2020
10.07
La preghiera mattutina con il Vescovo della Diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano Mons. Luigi Renna.
«Invochiamo il signore con parole del Cantico di Isaia proposto dalle lodi mattutine nel giovedì della terza settimana. Il cantico è intitolato "Il buon Pastore: Dio l'altissimo e sapientissimo", ci fa contemplare Dio come colui che guida l'umanità verso un avvenire migliore pieno di benessere e speranza.
Un cantico che mette insieme l'immagine di un pastore premuroso che cammina al passo delle sue pecore, conduce piano piano le pecore madri, stanche e gonfie di latte, e porta gli agnellini sul petto per non farli stancare. A questa immagine piena di tenerezza Isaia accosta quella di un Dio che considera vanità l'orgoglio delle nazioni.
Concludiamo oggi il discorso sulle Virtù Cardinali parlando della Temperanza.
Ricordiamo la Prudenza ci fa vedere il bene, la Giustizia ce lo fa attuare, la Fortezza ci rende perseveranti nell'attuare il bene, la Temperanza ci rende delle persone capaci di mantenere una sorta di vigilanza sui noi stessi per abbracciare tutte le virtù.
Nella prima lettera di Pietro, al capitolo 5, parlando della Temperanza l'apostolo Pietro ci invita ad una virtù che porta la persona ad avere grande equilibrio nella sua esistenza, la vigilanza perché non ci siano degli eccessi».
«Invochiamo il signore con parole del Cantico di Isaia proposto dalle lodi mattutine nel giovedì della terza settimana. Il cantico è intitolato "Il buon Pastore: Dio l'altissimo e sapientissimo", ci fa contemplare Dio come colui che guida l'umanità verso un avvenire migliore pieno di benessere e speranza.
Un cantico che mette insieme l'immagine di un pastore premuroso che cammina al passo delle sue pecore, conduce piano piano le pecore madri, stanche e gonfie di latte, e porta gli agnellini sul petto per non farli stancare. A questa immagine piena di tenerezza Isaia accosta quella di un Dio che considera vanità l'orgoglio delle nazioni.
Concludiamo oggi il discorso sulle Virtù Cardinali parlando della Temperanza.
Ricordiamo la Prudenza ci fa vedere il bene, la Giustizia ce lo fa attuare, la Fortezza ci rende perseveranti nell'attuare il bene, la Temperanza ci rende delle persone capaci di mantenere una sorta di vigilanza sui noi stessi per abbracciare tutte le virtù.
Nella prima lettera di Pietro, al capitolo 5, parlando della Temperanza l'apostolo Pietro ci invita ad una virtù che porta la persona ad avere grande equilibrio nella sua esistenza, la vigilanza perché non ci siano degli eccessi».