Preghiera quotidiana con il Vescovo di Cerignola Mons. Luigi Renna
Le parole del Profeta Abacuc nel cantico intitolato “Dio appare per il Giudizio”. Il capitolo 11 del I Libri dei proverbi
«Invochiamo il Signore con le parole del cantico di questo venerdì della seconda settimana, ci rivolgeremo al Signore con le parole del Profeta Abacuc, questo cantico è intitolato "Dio appare per il Giudizio" affida al Signore il giudizio sulle realtà che ci circondano, sulle nostre decisioni, sul nostro modo di vedere la storia. Vogliamo davvero affidare al Signore la nostra giornata e pensare con il suo cuore, guardare le cose con i suoi occhi, giudicare le realtà non secondo i nostri piccoli parametri ma secondo i suoi progetti di amore.
È bellissima l'espressione del Profeta "Il Signore è la mia forza egli rende i miei piedi come quelli delle cerve e mi fa camminare sulla alture". A volte il cammino della nostra vita è in salita e non bastano le nostre forze, i nostri piedi non sono adatti per scalare zone impervie, abbiamo bisogno dei piedi delle cerve, piedi agili, e questi ci vengono dalla fiducia del Signore, quei piedi non sono altro che la grande fiducia in Dio che ci permette di camminare anche in valli oscure.
Continuiamo a parlare delle seconda virtù cardinale, la Giustizia. Ieri abbiamo detto che essa significa dare a ciascuno il suo e questo suo non è scelto arbitrariamente da qualcuno, è un diritto che nasce con la nostra persone ed è contemplato nella serie dei diritti umani quasi universalmente riconosciuti.
I Libri dei proverbi nell'antico testamento raccoglie la sapienza del popolo di Israele che si esprime anche sulla giustizia dicendo queste parole.
È tutto un elogio alla giustizia e alla rettitudine che non giova solo alla persona perché la rende onesta, la giustizia giova anche agli altri perché fa prosperare una città»."Il signore aborrisce la bilancia falsa ma del peso esatto egli si compiace.
Dove c'è insolenza c'è anche disonore ma la sapienza sta con gli umili.
L'integrità guida gli uomini retti, la malvagità è la rovina dei perfidi.
Non giova la ricchezza nel giorno della collera ma la giustizia libera dalla morte.
La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via, per la sua cattiveria cade il cattivo.
La giustizia salva gli onesti, nella cupidigia restano incagliati i perfidi.
La benedizione degli uomini retti fa prosperare una città, le parole dei malvagi la distruggono".