Politica rovente, piovono querele contro Bevilacqua
Presentata da Salvatore Tatarella per un video diffuso su internet
Cerignola - giovedì 26 novembre 2015
9.52 Comunicato Stampa
L'avv. Salvatore Tatarella ha ratificato una nuova querela contro Gerardo Bevilacqua ed altri suoi associati per un nuovo farneticante ed infamante video diffuso sulla rete internet.
Il Bevilacqua, dopo aver impunemente diffamato per mesi imprenditori, amministratori, politici e giornalisti della nostra città, prendendo a pretesto la campagna elettorale, la mensa scolastica e l'attività di sterilizzazione di rifiuti, ha esteso la sua delirante campagna anche alla vicenda dell'interporto. Anche in questo caso parla a vanvera, ma nella sua delirante e patetica esibizione, ha superato ogni limite accusandomi di essere "un ladro e un delinquente" e di aver "realizzato l'interporto per mettermi in tasca la metà dei soldi" necessari per la sua realizzazione.
Sono, naturalmente, accuse false e destituite di ogni fondamento, come da ogni cittadino di buon senso. Ritengo di aver sempre amministrato la cosa pubblica con assoluta onesta e rettitudine. Di queste gravissime e deliranti accuse il Bevilacqua e i suoi associati risponderanno in Tribunale, con conseguenze penali e civili.
Mi auguro che la giustizia voglia fare presto il suo corso per sanzionare con la giusta condanna l'attività delittuosa di questo gruppo, che da troppo tempo imperversa impunemente nella nostra città, diffondendo allarme sociale e notizie false e diffamatorie.
Il Bevilacqua, dopo aver impunemente diffamato per mesi imprenditori, amministratori, politici e giornalisti della nostra città, prendendo a pretesto la campagna elettorale, la mensa scolastica e l'attività di sterilizzazione di rifiuti, ha esteso la sua delirante campagna anche alla vicenda dell'interporto. Anche in questo caso parla a vanvera, ma nella sua delirante e patetica esibizione, ha superato ogni limite accusandomi di essere "un ladro e un delinquente" e di aver "realizzato l'interporto per mettermi in tasca la metà dei soldi" necessari per la sua realizzazione.
Sono, naturalmente, accuse false e destituite di ogni fondamento, come da ogni cittadino di buon senso. Ritengo di aver sempre amministrato la cosa pubblica con assoluta onesta e rettitudine. Di queste gravissime e deliranti accuse il Bevilacqua e i suoi associati risponderanno in Tribunale, con conseguenze penali e civili.
Mi auguro che la giustizia voglia fare presto il suo corso per sanzionare con la giusta condanna l'attività delittuosa di questo gruppo, che da troppo tempo imperversa impunemente nella nostra città, diffondendo allarme sociale e notizie false e diffamatorie.