Pista ciclabile: il centro destra e i movimenti civici inviano documento al Sindaco di Cerignola

In attesa di conoscere gli eventuali provvedimenti che saranno presi dopo il Consiglio monotematico che si svolgerà oggi pomeriggio, i partiti di Centro-Destra e i movimenti civici hanno protocollato un documento unitario.

Questo il testo integrale:

"Si chiede la sospensione definitiva dell'opera pubblica in via di realizzazione, con invito a ridiscuterne le modalità in Consiglio comunale, con il coinvolgimento anche delle categorie interessate e dei cittadini, al fine di un auspicabile soluzione condivisa che vada nella direzione della sostenibilità e dello sviluppo della nostra città». Questo pomeriggio è stato protocollato il documento unitario firmato dalle segreterie cittadine di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Avanti Cerignola, congiuntamente ai consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, Avanti Cerignola e Gruppo Misto.

Di seguito i punti del documento inviato al sindaco, al presidente del Consiglio comunale, al prefetto ed a tutti i consiglieri comunali.

I recenti lavori per la realizzazione di una pista ciclabile lungo la direttrice del corso principale di Cerignola stanno sollevando un acceso dibattito sulla fattibilità dell'opera pubblica e sulle relative conseguenze in termini di viabilità, vantaggio per l'ambiente e ricaduta sul commercio.

Pur concordando sulla prospettiva di una viabilità più sostenibile, elemento necessario in ogni città, si ravvisano alcune pesanti criticità che meriterebbero attenta valutazione prima che producano i temuti effetti collaterali.

La morfologia del percorso tra Corso Gramsci e Corso Scuola Agraria, passando da Corso Garibaldi, Via Roma e Corso Moro, denuncia attualmente evidenti problemi di viabilità, anche per l'assenza di un Piano ad hoc: un traffico corposo che scorre lento, creando smog per le vie centrali e talvolta intasando anche le traverse della direttrice principale.

Alcuni tratti, poi, come nei pressi della Chiesa del Carmine, si presentano con ulteriori restringimenti legati a spartitraffico, rotatorie e ampi marciapiedi, a completo aggravio della scorrevolezza veicolare. In quel tratto di Corso, nei giorni scorsi, anche un'ambulanza ha avuto difficoltà a transitare, di fatto ritardando i tempi di intervento sanitario.

La ciclovia, inoltre, viene interrotta da una trentina di attraversamenti, costituendo un problematico rischio per l'incolumità dei ciclisti stessi. Addirittura lungo il marciapiedi della Villa comunale la pista non verrebbe neppure realizzata, di fatto confondendo il ciclista rispetto al percorso da seguire.

Altra questione che complica lo status quo è quella dei parcheggi: sulla destra dell'attuale carreggiata, l'installazione della pista ciclabile ha soppresso gli stalli a pagamento precedentemente individuati, con conseguente ed inevitabile recupero degli stessi nelle adiacenze del corso.

Sui cordoli, ravvisiamo difformità tra gli atti pubblici di quest'opera e quanto stiamo verificando: barriere di calcestruzzo in moduli autobloccanti, in luogo di Pietra di Apricena. Un corto circuito estetico che mal si sposa con le prescrizioni della Soprintendenza delle Belle Arti, specie nelle aree di pregio storico della città.

Né sono mancati i primi sinistri legati alla presenza di barriere lungo la carreggiata, in prossimità dei marciapiedi, così come preoccupano i dislivelli dei tombini della fognatura rispetto al manto stradale, evidentemente rischiosi per chi attraverserà la pista sulle due ruote.

Infine, ma non certo per importanza, pesano le preoccupazioni dei commercianti che quotidianamente si sforzano di mantenere in vita le proprie attività: la mancanza di parcheggi rischia seriamente di pregiudicarne l'affluenza e quindi le vendite. Un minore flusso commerciale porterebbe al ridimensionamento delle attività, ad un impoverimento generale, al licenziamento dei lavoratori.

Va precisato che buona parte della clientela delle suddette attività commerciali proviene dai comuni limitrofi, con imprescindibile necessità dell'uso di automezzi. La mancanza di parcheggi prossimi ne distoglierebbe l'afflusso, in una città tristemente nota per i furti d'auto".