Pioggia di cartelle TARI con aumento del 36%
Sgarro «Cittadini esasperati. Ora Class Action, quell’aumento è illegittimo»
Cerignola - martedì 30 ottobre 2018
12.23 Comunicato Stampa
«I cittadini di Cerignola stanno comprendendo in questi giorni qual è il costo di uno dei tristi primati della nostra città: quello di essere il Comune con la TARI più alta d'Italia.Tutto merito dell'amministrazione Metta». Commenta così il consigliere comunale Tommaso Sgarro l'arrivo nelle case dei cerignolani dell'aumento TARI del 36% deliberato dall'amministrazione Metta nel luglio scorso.
«Le cittadine e i cittadini di Cerignola, a fronte di una città sporca, che ha vissuto le settimane drammatiche dell'emergenza rifiuti, che ha visto trasformare la zona interporto in una grande discarica abusiva, pagano di tasca propria gli errori e le nefandezze dell'amministrazione Metta sul ciclo dei rifiuti».
«Ma questo aumento della TARI è illegittimo, non tiene in considerazione i costi standard ed è calcolato in maniera arbitraria» continua Sgarro. «Se a questo si aggiungono i disservizi passati e quelli quotidiani, ci sono tutte le condizioni per poter avviare un'azione collettiva, una Class Action, contro il Comune a tutela delle cittadine e dei cittadini di Cerignola»
«Abbiamo già contatto un'Associazione nazionale dei consumatori che analizzato il caso si è resa disponibile. Stiamo raccogliendo le segnalazioni e le cartelle all'indirizzo di posta elettronica notaricerignola@gmail.com e nei prossimi giorni organizzeremo un incontro pubblico per raccogliere firme e adesioni per l'iniziativa. Non si può subire inermi l'ennesimo sopruso Metta e soci. Hanno svenduto il futuro della nostra città regalando l'impiantistica, portando all'orlo del fallimento SIA e, cosa ancor più grave, alimentando le criticità ambientali della città. Sulla linea utilizzata per vincere il ballottaggio a suon di bufale, Metta ha franato portando la città nel caos. È proprio vero che le bugie hanno proprio le gambe corte…».
«Dati alla mano a Cerignola, si paga troppo per la TARI e quel troppo lo pagano in pochi. Va fermato questo per evitare il triste primato nazionale di essere i cittadini più vessati d'Italia. Per questo – conclude Sgarro- la mobilitazione deve interessare tutti i cittadini. Non è più un problema di politica è un problema di sopravvivenza».
«Le cittadine e i cittadini di Cerignola, a fronte di una città sporca, che ha vissuto le settimane drammatiche dell'emergenza rifiuti, che ha visto trasformare la zona interporto in una grande discarica abusiva, pagano di tasca propria gli errori e le nefandezze dell'amministrazione Metta sul ciclo dei rifiuti».
«Ma questo aumento della TARI è illegittimo, non tiene in considerazione i costi standard ed è calcolato in maniera arbitraria» continua Sgarro. «Se a questo si aggiungono i disservizi passati e quelli quotidiani, ci sono tutte le condizioni per poter avviare un'azione collettiva, una Class Action, contro il Comune a tutela delle cittadine e dei cittadini di Cerignola»
«Abbiamo già contatto un'Associazione nazionale dei consumatori che analizzato il caso si è resa disponibile. Stiamo raccogliendo le segnalazioni e le cartelle all'indirizzo di posta elettronica notaricerignola@gmail.com e nei prossimi giorni organizzeremo un incontro pubblico per raccogliere firme e adesioni per l'iniziativa. Non si può subire inermi l'ennesimo sopruso Metta e soci. Hanno svenduto il futuro della nostra città regalando l'impiantistica, portando all'orlo del fallimento SIA e, cosa ancor più grave, alimentando le criticità ambientali della città. Sulla linea utilizzata per vincere il ballottaggio a suon di bufale, Metta ha franato portando la città nel caos. È proprio vero che le bugie hanno proprio le gambe corte…».
«Dati alla mano a Cerignola, si paga troppo per la TARI e quel troppo lo pagano in pochi. Va fermato questo per evitare il triste primato nazionale di essere i cittadini più vessati d'Italia. Per questo – conclude Sgarro- la mobilitazione deve interessare tutti i cittadini. Non è più un problema di politica è un problema di sopravvivenza».