Territorio
Piano faunistico venatorio regionale, proposta carente
Caccia, LIPU: “la proposta di piano faunistico venatorio 2018-2023 della Regione Puglia è carente e va modificata”
Puglia - martedì 4 febbraio 2020
18.30 Comunicato Stampa
"La Regione Puglia riveda la proposta del Piano faunistico venatorio (Pfv) alla luce delle indicazioni contenute nelle conclusioni della procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas), comprensiva di Valutazione di incidenza (VIncA)".
E' quanto chiede la Lipu-BirdLife Italia alla luce del parere motivato relativo alla Vas della proposta di Piano faunistico venatorio regionale, reso noto con determinazione del dirigente sezione autorizzazioni ambientali n. 312 del 20 dicembre 2019, che evidenzia numerose carenze.
Sono infatti ben 40 le osservazioni dell'Autorità competente alla Valutazione ambientale del Piano, alcune delle quali riprendono quanto osservato dalla Lipu in fase di consultazione. Significative sono anche le prescrizioni della Valutazione di incidenza a tutela dei siti della rete Natura 2000.
"Esprimiamo soddisfazione per l'approfondita istruttoria di Vas e Vinca – spiega Enzo Cripezzi della Lipu pugliese – perché riteniamo vada nella direzione giusta, quella cioè della tutela delle specie, della sostenibilità ambientale e della rete Natura 2000. Infatti, avevamo evidenziato numerose criticità del Piano e presentato osservazioni corredate di adeguata istruttoria seguendo passo passo il procedimento".
Affinché il Piano garantisca un maggior equilibrio tra prelievo venatorio e necessità di tutela, in fase di Vas la Lipu ha infatti inviato diverse osservazioni. Tra queste, la richiesta di una maggiore chiarezza dei dati cartografici e la loro pubblicazione sui sistemi informativi geografici (webgis) e la richiesta di istituzione o di verifica dei requisiti per 25 tra Oasi di protezione, Aziende faunistico venatorie, Zone ripopolamento e cattura e altre. Ancora, la Lipu ritiene che occorra accertare i parametri di calcolo delle aree agro-silvo-pastorali sottoposte alla pianificazione faunistico-venatoria e programmare misure di prevenzione del bracconaggio e di indennità per il mantenimento di habitat per la fauna. La Lipu ha chiesto anche la verifica delle Zone di addestramento cani (Zac) con sparo tutto l'anno e, inoltre, che lo stesso addestramento non sia illegittimamente previsto all'interno delle Zone di ripopolamento.
"Ora occorre che la Sezione Gestione sostenibile e Tutela delle Risorse forestali e naturali della Regione Puglia modifichi il Piano e il Rapporto ambientale sulla base delle osservazioni del parere motivato di Vas e delle prescrizioni della VIncA – conclude Claudio Celada, direttore Area conservazione natura della Lipu - La Lipu vigilerà perché gli indirizzi del parere di Vas siano ottemperati e seriamente considerate le nostre istanze di tutela".
E' quanto chiede la Lipu-BirdLife Italia alla luce del parere motivato relativo alla Vas della proposta di Piano faunistico venatorio regionale, reso noto con determinazione del dirigente sezione autorizzazioni ambientali n. 312 del 20 dicembre 2019, che evidenzia numerose carenze.
Sono infatti ben 40 le osservazioni dell'Autorità competente alla Valutazione ambientale del Piano, alcune delle quali riprendono quanto osservato dalla Lipu in fase di consultazione. Significative sono anche le prescrizioni della Valutazione di incidenza a tutela dei siti della rete Natura 2000.
"Esprimiamo soddisfazione per l'approfondita istruttoria di Vas e Vinca – spiega Enzo Cripezzi della Lipu pugliese – perché riteniamo vada nella direzione giusta, quella cioè della tutela delle specie, della sostenibilità ambientale e della rete Natura 2000. Infatti, avevamo evidenziato numerose criticità del Piano e presentato osservazioni corredate di adeguata istruttoria seguendo passo passo il procedimento".
Affinché il Piano garantisca un maggior equilibrio tra prelievo venatorio e necessità di tutela, in fase di Vas la Lipu ha infatti inviato diverse osservazioni. Tra queste, la richiesta di una maggiore chiarezza dei dati cartografici e la loro pubblicazione sui sistemi informativi geografici (webgis) e la richiesta di istituzione o di verifica dei requisiti per 25 tra Oasi di protezione, Aziende faunistico venatorie, Zone ripopolamento e cattura e altre. Ancora, la Lipu ritiene che occorra accertare i parametri di calcolo delle aree agro-silvo-pastorali sottoposte alla pianificazione faunistico-venatoria e programmare misure di prevenzione del bracconaggio e di indennità per il mantenimento di habitat per la fauna. La Lipu ha chiesto anche la verifica delle Zone di addestramento cani (Zac) con sparo tutto l'anno e, inoltre, che lo stesso addestramento non sia illegittimamente previsto all'interno delle Zone di ripopolamento.
"Ora occorre che la Sezione Gestione sostenibile e Tutela delle Risorse forestali e naturali della Regione Puglia modifichi il Piano e il Rapporto ambientale sulla base delle osservazioni del parere motivato di Vas e delle prescrizioni della VIncA – conclude Claudio Celada, direttore Area conservazione natura della Lipu - La Lipu vigilerà perché gli indirizzi del parere di Vas siano ottemperati e seriamente considerate le nostre istanze di tutela".