“Perché l’Italia è di destra”: Italo Bocchino presenta il suo libro a Cerignola
Il volume è un omaggio al ricordo dei fratelli Pinuccio e Salvatore Tatarella
Cerignola - mercoledì 5 febbraio 2025
Comunicato Stampa
In occasione dell'anniversario della scomparsa di Pinuccio e Salvatore Tatarella, Venerdì 7 febbraio 2025 a Cerignola, alle ore 18.30, nella sala Consiliare di Palazzo di città l'Associazione 5 Dicembre - Salvatore Tatarella e la Fondazione Tatarella ospitano Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d'Italia per presentare il suo libro "Perché l'Italia è di destra. Contro le bugie della sinistra" (Solferino).
Moderati dal giornalista Natale Labia, dialogheranno con l'autore Antonio Giannatempo, già Sindaco di Cerignola e consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Giannicola De Leonardis, Vicepresidente del Consiglio della Regione Puglia e Coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Fabrizio Tatarella, Vicepresidente della Fondazione Tatarella, Annamaria Fallucchi, Senatore di Fratelli d'Italia e Francesco Ventola, eurodeputato di Fratelli d'Italia.
Secondo Bocchino è una costante della nostra storia politica: quando si tratta di elezioni decisive, l'Italia vira sempre a destra. È accaduto nel 1948 con la Democrazia Cristiana, nel 1994 con Silvio Berlusconi, e ancora nel 2022 con Giorgia Meloni. Ma quali sono le caratteristiche di questa nuova destra? Davvero gli italiani vogliono l'uomo forte? E davvero alla sinistra servirebbe una Meloni? Italo Bocchino, dalla prospettiva privilegiata del giornalista e intellettuale d'area, racconta le radici e il futuro di una compagine politica in continua evoluzione, eppure saldamente radicata in una storia.
Sfata luoghi comuni come il familismo, l'incompetenza della classe dirigente, il monopolio dell'informazione o il destino di isolamento internazionale e catastrofi economiche regolarmente pronosticate al Paese sotto i governi di destra. E in un'analisi ricca di dati, notizie e vis polemica, riflette in modo originale e provocatorio attorno ai grandi temi da affrontare una volta per tutte nel XXI secolo, prima fra tutti la questione demografica e, strettamente collegata, quella dei flussi migratori.
Si guarderà inevitabilmente meno a Tolkien e più a Scruton, osserva Bocchino, descrivendo «una destra pienamente legittimata nel consenso e negli atteggiamenti», che sappia difendere la cultura italiana, sostenere il merito, ridisegnare le istituzioni nel senso di una maggiore efficienza e vicinanza alle necessità reali di un popolo a cui da sempre la lega un'affinità elettiva. Dal tormentone dell'antifascismo al rinnovamento dell'Unione Europea, dal premierato alla riforma della giustizia, questo libro conduce il lettore attraverso le pieghe più nascoste del sistema-destra e indica la strada del futuro.
Moderati dal giornalista Natale Labia, dialogheranno con l'autore Antonio Giannatempo, già Sindaco di Cerignola e consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Giannicola De Leonardis, Vicepresidente del Consiglio della Regione Puglia e Coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Fabrizio Tatarella, Vicepresidente della Fondazione Tatarella, Annamaria Fallucchi, Senatore di Fratelli d'Italia e Francesco Ventola, eurodeputato di Fratelli d'Italia.
Secondo Bocchino è una costante della nostra storia politica: quando si tratta di elezioni decisive, l'Italia vira sempre a destra. È accaduto nel 1948 con la Democrazia Cristiana, nel 1994 con Silvio Berlusconi, e ancora nel 2022 con Giorgia Meloni. Ma quali sono le caratteristiche di questa nuova destra? Davvero gli italiani vogliono l'uomo forte? E davvero alla sinistra servirebbe una Meloni? Italo Bocchino, dalla prospettiva privilegiata del giornalista e intellettuale d'area, racconta le radici e il futuro di una compagine politica in continua evoluzione, eppure saldamente radicata in una storia.
Sfata luoghi comuni come il familismo, l'incompetenza della classe dirigente, il monopolio dell'informazione o il destino di isolamento internazionale e catastrofi economiche regolarmente pronosticate al Paese sotto i governi di destra. E in un'analisi ricca di dati, notizie e vis polemica, riflette in modo originale e provocatorio attorno ai grandi temi da affrontare una volta per tutte nel XXI secolo, prima fra tutti la questione demografica e, strettamente collegata, quella dei flussi migratori.
Si guarderà inevitabilmente meno a Tolkien e più a Scruton, osserva Bocchino, descrivendo «una destra pienamente legittimata nel consenso e negli atteggiamenti», che sappia difendere la cultura italiana, sostenere il merito, ridisegnare le istituzioni nel senso di una maggiore efficienza e vicinanza alle necessità reali di un popolo a cui da sempre la lega un'affinità elettiva. Dal tormentone dell'antifascismo al rinnovamento dell'Unione Europea, dal premierato alla riforma della giustizia, questo libro conduce il lettore attraverso le pieghe più nascoste del sistema-destra e indica la strada del futuro.