Attualità
Per l’Assessore Lopalco la didattica a distanza dovrebbe continuare fino a primavera
Ai microfoni di Radio Capital Lopalco lamenta la preoccupante situazione di emergenza e chiama in causa il Governo che dovrebbe giustificare l’assenza dal lavoro dei genitori con figli piccoli o concedere bonus
Cerignola - mercoledì 24 febbraio 2021
10.30
Nella mattinata di ieri, martedì 23 febbraio, l'Assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, in diretta su Radio Capital ha sottolineato il preoccupante aumento dei contagi in Puglia legato alle varianti del Covid 19 accendendo i riflettori sulla zona gialla e sulla preoccupante positività di un numero sempre più elevato di giovani.
«Dopo il 5 Marzo spero che il Governo ascolti la voce delle Regioni e che dia indicazioni chiare per la scuola. Le mie sono indicazioni sanitarie, mentre le decisioni sono politiche. Per me la didattica a distanza dovrebbe continuare almeno fino all'inizio della primavera».
Comunicazioni, quelle di Lopalco, che vanno a giustificare le scelte della Regione Puglia in merito alla totale riduzione della didattica in presenza e alla circolazione del virus negli ambienti scolastici. Situazione, questa, che preoccupa tutti i Presidente delle regioni italiane.
«I contagi sono in ascesa - ha sottolineato Lopalco - sono centinaia ogni settimana gli operatori scolastici che si infettano e abbiamo centinaia di classi in isolamento o in quarantena, con scuole che chiudono comunque, perché il virus circola. Il virus circola nelle scuole soprattutto in questo periodo, non dimentichiamo che ci stiamo avvicinando al periodo in cui l'anno scorso ci fu la prima ondata. Tutti i presidenti di tutte le Regioni, in Conferenza delle Regioni, hanno sollevato il problema scuole. I provvedimenti sono stati diversi, noi siamo stati forse un po' più ferrei, siamo stati un po' più coraggiosi e abbiamo sfidato le ire di alcune famiglie.
Nel'insistere sulla Didattica Digitale Integrata l'Assessore regionale alla Sanità chiama in causa il Governo che, a suo dire, dovrebbe giustificare l'assenza dal lavoro per quei genitori che hanno figli piccoli in DaD oppure concedere bonus tali da supportare economicamente la famiglia costretta a soluzioni alternative onerose.
«Noi siamo consapevoli del fatto che la didattica a distanza può essere un problema per molte famiglie - conclude Lopalco - ma qui ci deve aiutare il Governo. Basterebbe, per esempio, concedere una giustificazione di assenza per lavoro a quelle famiglie che hanno un bambino piccolo in DaD oppure, come si fa per alcune categorie, concedere dei bonus che possano aiutare la famiglia a pagare una soluzione. Gli strumenti deve offrirli il Governo, non possiamo farlo noi dal bilancio regionale».
«Dopo il 5 Marzo spero che il Governo ascolti la voce delle Regioni e che dia indicazioni chiare per la scuola. Le mie sono indicazioni sanitarie, mentre le decisioni sono politiche. Per me la didattica a distanza dovrebbe continuare almeno fino all'inizio della primavera».
Comunicazioni, quelle di Lopalco, che vanno a giustificare le scelte della Regione Puglia in merito alla totale riduzione della didattica in presenza e alla circolazione del virus negli ambienti scolastici. Situazione, questa, che preoccupa tutti i Presidente delle regioni italiane.
«I contagi sono in ascesa - ha sottolineato Lopalco - sono centinaia ogni settimana gli operatori scolastici che si infettano e abbiamo centinaia di classi in isolamento o in quarantena, con scuole che chiudono comunque, perché il virus circola. Il virus circola nelle scuole soprattutto in questo periodo, non dimentichiamo che ci stiamo avvicinando al periodo in cui l'anno scorso ci fu la prima ondata. Tutti i presidenti di tutte le Regioni, in Conferenza delle Regioni, hanno sollevato il problema scuole. I provvedimenti sono stati diversi, noi siamo stati forse un po' più ferrei, siamo stati un po' più coraggiosi e abbiamo sfidato le ire di alcune famiglie.
Nel'insistere sulla Didattica Digitale Integrata l'Assessore regionale alla Sanità chiama in causa il Governo che, a suo dire, dovrebbe giustificare l'assenza dal lavoro per quei genitori che hanno figli piccoli in DaD oppure concedere bonus tali da supportare economicamente la famiglia costretta a soluzioni alternative onerose.
«Noi siamo consapevoli del fatto che la didattica a distanza può essere un problema per molte famiglie - conclude Lopalco - ma qui ci deve aiutare il Governo. Basterebbe, per esempio, concedere una giustificazione di assenza per lavoro a quelle famiglie che hanno un bambino piccolo in DaD oppure, come si fa per alcune categorie, concedere dei bonus che possano aiutare la famiglia a pagare una soluzione. Gli strumenti deve offrirli il Governo, non possiamo farlo noi dal bilancio regionale».