Ditommaso (PD): “La maggioranza non esiste più”
L’aumento del 36% della TARI votato ieri in Consiglio Comunale ha sancito la fine della maggioranza politica di Franco Metta
Cerignola - martedì 31 luglio 2018
17.10 Comunicato Stampa
"L'aumento del 36% della TARI votato ieri in Consiglio Comunale ha sancito la fine della maggioranza politica di Franco Metta.
L' ennesimo affronto che l'amministrazione Metta fa alla Città non è stato gradito da gran parte dei consiglieri di maggioranza che, tra assenze, dichiarazioni d'indipendenza e uscite dall'aula, hanno abbandonatocolui che fino a poco tempo fa poteva essere riconosciuto come leader indiscusso.All'inizio del suo mandato, Metta godeva della fiducia di 17 consiglieri, mentre ora ne ha solo undici. Il numero necessario per garantire la tenuta della maggioranza è di tredici consiglieri", dichiara la segretaria del PD cerignolano, Sabina Ditommaso.
"I mal di pancia non sono dipesi solo da scelte di natura politica, ma anche e soprattutto tecniche, come ha fatto emergere durante il Consiglio Comunale la capogruppo della Cicogna, Loredana Lepore.
La Lepore, però, ha soprattutto dimostrato quanto poco abbia a cuore il bene della Città e quanto, invece, tenga ai suoi beni -continua Ditommaso- perchè, dopo aver chiesto tutta una serie di delucidazioni al Dirigente, da poter utilizzare quando verrà chiamata a rispondere dinanzi ai Giudici Tributari, ha poi votato favorevolmente all'aumento della TARI.
Della serie "mors tua, vita mea". Meglio che a pagare siano i cittadini che io".
Così come il consigliere Specchio, che ha dimostrato di essere pronto a fare da stampella a Metta, uscendo dall'aula solo quando si è reso conto che il suo voto non sarebbe stato determinante."
"Non si sa, inoltre, per quanto tempo i lavoratori della SIA riusciranno a ricevere gli stipendi, dato che il Sindaco di Cerignola, dopo mesi di trattative con una società pubblica di Corato, ASIPU, ha annunciato di voler pensare a strade alternative, senza tuttavia renderle note al Consiglio Comunale ad alla cittadinanza tutta.
Nella delibera votata ieri viene dichiarato il falso, non essendo stato chiarito cosa s'intende fare per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Se la strada alternativa è continuare a tenere in vita SIA, lo si faccia ponendo in essere tutte le misure utili a garantire la continuità dell'azienda., altrimenti avremo la conferma che l'unico obbiettivo di Franco Metta è il fallimento della società".
"Nonostante ciò, nell'incertezza più totale sul futuro di SIA e di Cerignola, i reduci consiglieri di maggioranza hanno battuto i pugni sul tavolo del Sindaco Metta, costringendolo a disperati appelli di fedeltà dinanzi all'intera assise comunale. Ora che di fatto la maggioranza non esiste più, ritengo necessario che le forze d'opposizione ed i consiglieri di maggioranza che non intendono più seguire le folli scelte di Franco Metta, prendano in mano la situazione e dimostrino alla Città che la politica, se fatta per il bene dei cittadini, è sempre una cosa buona. E l'unica strada percorribile è che i sette consiglieri del centro-sinistra (Daniele Dalessandro, Teresa Cicolella e Maria Dibisceglia della lista PD; Mario Rendine e Annamaria Mirra della lista Sgarro Sindaco; Marcello Moccia della lista Emiliano; Tommaso Sgarro), i tre di centro-destra (Paolo Vitullo, Natale Curiello e Antonio Bonavita), la consigliera Teresa Lapiccirella, ed i due consiglieri di maggioranza che si sono dichiarati indipendenti,Vincenzo Specchio ed Antonio Novelli,si presentino dal notaio e firmino per porre fine a questa pessima esperienza amministrativa.
L' ennesimo affronto che l'amministrazione Metta fa alla Città non è stato gradito da gran parte dei consiglieri di maggioranza che, tra assenze, dichiarazioni d'indipendenza e uscite dall'aula, hanno abbandonatocolui che fino a poco tempo fa poteva essere riconosciuto come leader indiscusso.All'inizio del suo mandato, Metta godeva della fiducia di 17 consiglieri, mentre ora ne ha solo undici. Il numero necessario per garantire la tenuta della maggioranza è di tredici consiglieri", dichiara la segretaria del PD cerignolano, Sabina Ditommaso.
"I mal di pancia non sono dipesi solo da scelte di natura politica, ma anche e soprattutto tecniche, come ha fatto emergere durante il Consiglio Comunale la capogruppo della Cicogna, Loredana Lepore.
La Lepore, però, ha soprattutto dimostrato quanto poco abbia a cuore il bene della Città e quanto, invece, tenga ai suoi beni -continua Ditommaso- perchè, dopo aver chiesto tutta una serie di delucidazioni al Dirigente, da poter utilizzare quando verrà chiamata a rispondere dinanzi ai Giudici Tributari, ha poi votato favorevolmente all'aumento della TARI.
Della serie "mors tua, vita mea". Meglio che a pagare siano i cittadini che io".
Così come il consigliere Specchio, che ha dimostrato di essere pronto a fare da stampella a Metta, uscendo dall'aula solo quando si è reso conto che il suo voto non sarebbe stato determinante."
"Non si sa, inoltre, per quanto tempo i lavoratori della SIA riusciranno a ricevere gli stipendi, dato che il Sindaco di Cerignola, dopo mesi di trattative con una società pubblica di Corato, ASIPU, ha annunciato di voler pensare a strade alternative, senza tuttavia renderle note al Consiglio Comunale ad alla cittadinanza tutta.
Nella delibera votata ieri viene dichiarato il falso, non essendo stato chiarito cosa s'intende fare per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Se la strada alternativa è continuare a tenere in vita SIA, lo si faccia ponendo in essere tutte le misure utili a garantire la continuità dell'azienda., altrimenti avremo la conferma che l'unico obbiettivo di Franco Metta è il fallimento della società".
"Nonostante ciò, nell'incertezza più totale sul futuro di SIA e di Cerignola, i reduci consiglieri di maggioranza hanno battuto i pugni sul tavolo del Sindaco Metta, costringendolo a disperati appelli di fedeltà dinanzi all'intera assise comunale. Ora che di fatto la maggioranza non esiste più, ritengo necessario che le forze d'opposizione ed i consiglieri di maggioranza che non intendono più seguire le folli scelte di Franco Metta, prendano in mano la situazione e dimostrino alla Città che la politica, se fatta per il bene dei cittadini, è sempre una cosa buona. E l'unica strada percorribile è che i sette consiglieri del centro-sinistra (Daniele Dalessandro, Teresa Cicolella e Maria Dibisceglia della lista PD; Mario Rendine e Annamaria Mirra della lista Sgarro Sindaco; Marcello Moccia della lista Emiliano; Tommaso Sgarro), i tre di centro-destra (Paolo Vitullo, Natale Curiello e Antonio Bonavita), la consigliera Teresa Lapiccirella, ed i due consiglieri di maggioranza che si sono dichiarati indipendenti,Vincenzo Specchio ed Antonio Novelli,si presentino dal notaio e firmino per porre fine a questa pessima esperienza amministrativa.