PD Cerignola: «Autonomia differenziata approvata, una frattura insanabile»
La nota stampa del gruppo politico locale
Cerignola - giovedì 20 giugno 2024
14.59 Comunicato Stampa
«La Camera dei Deputati ha approvato dopo una lunga e taciuta, silente seduta "fiume", il ddl sull'autonomia differenziata, scardinando, di fatto, alcuni dei più importanti pilastri della nostra Costituzione».
Questo l'incipit del comunicato stampa diramato dal PD Cerignola.
«L'approvazione del disegno di legge crea una frattura insanabile tra il Nord e il Sud del Paese, condannandolo a rivestire il ruolo di fanalino di coda di un Paese che si prepara a nuovi stravolgimenti, dal premierato ad una riforma della giustizia che sgretola l'autonomia della magistratura.
Sanità, scuola, cultura, trasporti diventeranno un lusso per le regioni più in difficoltà del nostro Paese, le nostre, che a gran voce chiedono, gridano aiuto per cambiamenti strutturali.
Il Governo sceglie, invece, la strada più facile: le regioni del Nord, già ricche, continueranno a ricevere risorse che il Sud non vedrà mai.
Questo concetto, così semplice ed evidente impone una riflessione seria sul futuro del nostro Paese e sulla resilienza da mettere in campo da oggi, facendo un'opposizione dura, sentita, viva in ogni angolo di Piazze, strade in cui la democrazia è ancora un valore.
Ai partiti di destra chiediamo soltanto di guardare in faccia, anzi negli occhi gli elettori del Sud al quale avevano promesso un cambiamento, soprattutto a quelli più giovani, ai quali invece hanno rubato il futuro della loro terra».
Questo l'incipit del comunicato stampa diramato dal PD Cerignola.
«L'approvazione del disegno di legge crea una frattura insanabile tra il Nord e il Sud del Paese, condannandolo a rivestire il ruolo di fanalino di coda di un Paese che si prepara a nuovi stravolgimenti, dal premierato ad una riforma della giustizia che sgretola l'autonomia della magistratura.
Sanità, scuola, cultura, trasporti diventeranno un lusso per le regioni più in difficoltà del nostro Paese, le nostre, che a gran voce chiedono, gridano aiuto per cambiamenti strutturali.
Il Governo sceglie, invece, la strada più facile: le regioni del Nord, già ricche, continueranno a ricevere risorse che il Sud non vedrà mai.
Questo concetto, così semplice ed evidente impone una riflessione seria sul futuro del nostro Paese e sulla resilienza da mettere in campo da oggi, facendo un'opposizione dura, sentita, viva in ogni angolo di Piazze, strade in cui la democrazia è ancora un valore.
Ai partiti di destra chiediamo soltanto di guardare in faccia, anzi negli occhi gli elettori del Sud al quale avevano promesso un cambiamento, soprattutto a quelli più giovani, ai quali invece hanno rubato il futuro della loro terra».