Partita la Fiera del Libro, giunta alla VII edizione
Nella prima giornata spiccano gli interventi di Pierluigi Battista e Monika Dobrowoloska Mancini
Cerignola - sabato 24 settembre 2016
10.34
Piacevoli conferme e interessanti novità caratterizzano la VII edizione della Fiera del Libro, dell'editoria e del giornalismo, la tre giorni all'insegna della cultura e della lettura, organizzata dall'Associazione OltreBabele, partita ieri con la prima giornata.
Nell'ormai consolidato scenario di Palazzo Fornari, dopo i saluti istituzionali e l'inaugurazione della mostra "L'altra possibilità. Reportage sul mondo penitenziario", di Giovanni Rinaldi e Annalisa Graziano, che racconta le attività di rieducazione e reinserimento sociale, si è passati alla presentazione del libro "Mio padre era fascista" di Pierluigi Battista (edito da Mondadori), a cura della Fondazione Tatarella (presente sul palco anche l'On. Salvatore Tatarella). Ex vicedirettore e ora editorialista del Corriere della Sera, Battista sottolinea, a proposito del suo libro, l'importanza di saper identificare le diverse memorie di un Paese all'interno di una storia comune, riconoscendo la dignità di tutte le scelte, cosa che non è sempre accaduta, il che rappresenta il motivo principale del dispiacere che ha attraversato la vita di suo padre, il quale da giovanissimo aderì alla Repubblica di Salò e su cui, in quanto fascista, i pregiudizi hanno pesato per tutta la vita, pur avendo vissuto con coraggio e coerenza la propria esistenza. Suo figlio compierà, invece, scelte opposte, prima di tutto politiche, arrivando poi a ravvedersi attraverso la pubblicazione di questo libro, che rappresenta il momento della riconciliazione.
In serata, il toccante intervento di Monika Dobrowoloska, vedova di Roberto Mancini, il poliziotto che per primo denunciò la Terra dei Fuochi. "Io, morto per dovere" è un libro che la donna ha scritto a quattro mani con il giornalista Luca Ferrari e narra di un uomo coraggioso, un eroe, che si è esposto alle radiazioni dei rifiuti tossici in Campania per indagare su una vicenda purtroppo ancora con molte ombre ma che, anche grazie all'audacia di un uomo valoroso come Mancini, ha portato a intravedere spiragli di luce, pur lottando contro l'indifferenza delle autorità. Un argomento di grande attualità, in particolare per il nostro territorio, considerando anche le recenti parole shock di Mons. Galantino, il quale l'8 settembre scorso affermava che "La Puglia è la vera terra dei fuochi, più della Campania". Roberto Mancini è scomparso due anni fa, dopo una lunga battaglia contro una malattia del sangue, conseguenza dei veleni respirati durante i suoi anni di indagine a contatto con i rifiuti tossici.
La seconda giornata vedrà, in serata, ospiti il magistrato Rosario Priore, che presenterà al pubblico il libro "I segreti di Bologna", e successivamente Ilaria Guidantoni, giornalista e autrice di "Lettera a un mare chiuso per una società aperta: una storia sul Mediterraneo". Nella mattinata, così come avvenuto già ieri, proseguono i Laboratori di lettura per le scuole primarie e secondarie. Come ogni anno, è possibile consultare e acquistare i libri esposti sui banchetti presenti lungo il perimetro del piano terra di Palazzo Fornari.
Nell'ormai consolidato scenario di Palazzo Fornari, dopo i saluti istituzionali e l'inaugurazione della mostra "L'altra possibilità. Reportage sul mondo penitenziario", di Giovanni Rinaldi e Annalisa Graziano, che racconta le attività di rieducazione e reinserimento sociale, si è passati alla presentazione del libro "Mio padre era fascista" di Pierluigi Battista (edito da Mondadori), a cura della Fondazione Tatarella (presente sul palco anche l'On. Salvatore Tatarella). Ex vicedirettore e ora editorialista del Corriere della Sera, Battista sottolinea, a proposito del suo libro, l'importanza di saper identificare le diverse memorie di un Paese all'interno di una storia comune, riconoscendo la dignità di tutte le scelte, cosa che non è sempre accaduta, il che rappresenta il motivo principale del dispiacere che ha attraversato la vita di suo padre, il quale da giovanissimo aderì alla Repubblica di Salò e su cui, in quanto fascista, i pregiudizi hanno pesato per tutta la vita, pur avendo vissuto con coraggio e coerenza la propria esistenza. Suo figlio compierà, invece, scelte opposte, prima di tutto politiche, arrivando poi a ravvedersi attraverso la pubblicazione di questo libro, che rappresenta il momento della riconciliazione.
In serata, il toccante intervento di Monika Dobrowoloska, vedova di Roberto Mancini, il poliziotto che per primo denunciò la Terra dei Fuochi. "Io, morto per dovere" è un libro che la donna ha scritto a quattro mani con il giornalista Luca Ferrari e narra di un uomo coraggioso, un eroe, che si è esposto alle radiazioni dei rifiuti tossici in Campania per indagare su una vicenda purtroppo ancora con molte ombre ma che, anche grazie all'audacia di un uomo valoroso come Mancini, ha portato a intravedere spiragli di luce, pur lottando contro l'indifferenza delle autorità. Un argomento di grande attualità, in particolare per il nostro territorio, considerando anche le recenti parole shock di Mons. Galantino, il quale l'8 settembre scorso affermava che "La Puglia è la vera terra dei fuochi, più della Campania". Roberto Mancini è scomparso due anni fa, dopo una lunga battaglia contro una malattia del sangue, conseguenza dei veleni respirati durante i suoi anni di indagine a contatto con i rifiuti tossici.
La seconda giornata vedrà, in serata, ospiti il magistrato Rosario Priore, che presenterà al pubblico il libro "I segreti di Bologna", e successivamente Ilaria Guidantoni, giornalista e autrice di "Lettera a un mare chiuso per una società aperta: una storia sul Mediterraneo". Nella mattinata, così come avvenuto già ieri, proseguono i Laboratori di lettura per le scuole primarie e secondarie. Come ogni anno, è possibile consultare e acquistare i libri esposti sui banchetti presenti lungo il perimetro del piano terra di Palazzo Fornari.