Pari Opportunità, Mirra ribadisce rinuncia anche dopo nomina
"Materia da far trattare a un organo collegiale e non da un consigliere"
Cerignola - giovedì 3 settembre 2015
15.58
Il consigliere Annamaria Mirra torna a scrivere al sindaco Franco Metta per ribadire la sua rinuncia ad accettare l'incarico di consigliere per le Pari Opportunità anche dopo decreto sindacale di nomina.
"In riferimento all'incarico conferito Le ribadisco la mia rinuncia le cui motivazioni ed argomentazioni sono già state espresse con nota del 31.08.2015 inviata all'Ufficio Protocollo del Comune di Cerignola. Ad ogni buon fine, letto il decreto sindacale n. 86 notificatomi in data 2 settembre 2015, si ritiene opportuno ancora chiarire e specificare.
Il Sindaco nel decreto in oggetto non nomina la consigliera Mirra Annamaria quale sua Delegata alle pari opportunità, ma le conferisce meri compiti di collaborazione nell'espletamento di attività di studio, ricerca e promozioni, non potendo difatti fare diversamente stante la separazione dei ruoli tra organo esecutivo e organo consiliare.
Inoltre il decreto prevede che tra i compiti di collaborazione ci sia la possibilità di formulare proposte e soluzioni per l'istituzione di una Commissione Pari Opportunità recependo così in toto la proposta già formulata nell'intervento ai lavori consiliari del 27 agosto u.s. e ulteriormente specificata nella nota su indicata.
Dunque, con decreto il Sindaco (e tralascio di riscontrare il contenuto di dichiarazioni rese in circostanze e con strumenti non istituzionali quali facebook ) dispone che la Consigliera collabori per studiare, ricercare e promuovere azioni in materia di pari opportunità.
Ebbene, benchè la materia delle pari opportunità, per la sua importanza e trasversalità, ha la necessità di raccordarsi con i diversi assessorati al fine di tradursi in azioni incisive ed efficaci sulla collettività, è opportuno ed auspicabile che la trattazione, lo studio e la ricerca della stessa avvengano ad opera di un organo collegiale e non attraverso la collaborazione di un consigliere, tra l'altro di opposizione.
Se è come appare, ossia che il Sindaco ritiene di poter condividere la proposta già da me formulata nella su indicata nota, non resta che procedere alla istituzione di una commissione ai cui lavori non mancherà la mia collaborazione in qualità di consigliera comunale;
Ad ogni modo rinnovo i miei ringraziamenti al Sindaco per la fiducia riposta nella mia persona con l'auspicio che tale mia motivata posizione venga rispettata senza che diventi mai, per nessuno, sterile pretesto per strumentalizzazioni di sorta a discapito di una minoranza che ha quale unico fine quello di monitorare con coscienza e spirito critico, propositivo e costruttivo il fare o il non fare dell'amministrazione per l'esclusivo bene della collettività".
"In riferimento all'incarico conferito Le ribadisco la mia rinuncia le cui motivazioni ed argomentazioni sono già state espresse con nota del 31.08.2015 inviata all'Ufficio Protocollo del Comune di Cerignola. Ad ogni buon fine, letto il decreto sindacale n. 86 notificatomi in data 2 settembre 2015, si ritiene opportuno ancora chiarire e specificare.
Il Sindaco nel decreto in oggetto non nomina la consigliera Mirra Annamaria quale sua Delegata alle pari opportunità, ma le conferisce meri compiti di collaborazione nell'espletamento di attività di studio, ricerca e promozioni, non potendo difatti fare diversamente stante la separazione dei ruoli tra organo esecutivo e organo consiliare.
Inoltre il decreto prevede che tra i compiti di collaborazione ci sia la possibilità di formulare proposte e soluzioni per l'istituzione di una Commissione Pari Opportunità recependo così in toto la proposta già formulata nell'intervento ai lavori consiliari del 27 agosto u.s. e ulteriormente specificata nella nota su indicata.
Dunque, con decreto il Sindaco (e tralascio di riscontrare il contenuto di dichiarazioni rese in circostanze e con strumenti non istituzionali quali facebook ) dispone che la Consigliera collabori per studiare, ricercare e promuovere azioni in materia di pari opportunità.
Ebbene, benchè la materia delle pari opportunità, per la sua importanza e trasversalità, ha la necessità di raccordarsi con i diversi assessorati al fine di tradursi in azioni incisive ed efficaci sulla collettività, è opportuno ed auspicabile che la trattazione, lo studio e la ricerca della stessa avvengano ad opera di un organo collegiale e non attraverso la collaborazione di un consigliere, tra l'altro di opposizione.
Se è come appare, ossia che il Sindaco ritiene di poter condividere la proposta già da me formulata nella su indicata nota, non resta che procedere alla istituzione di una commissione ai cui lavori non mancherà la mia collaborazione in qualità di consigliera comunale;
Ad ogni modo rinnovo i miei ringraziamenti al Sindaco per la fiducia riposta nella mia persona con l'auspicio che tale mia motivata posizione venga rispettata senza che diventi mai, per nessuno, sterile pretesto per strumentalizzazioni di sorta a discapito di una minoranza che ha quale unico fine quello di monitorare con coscienza e spirito critico, propositivo e costruttivo il fare o il non fare dell'amministrazione per l'esclusivo bene della collettività".