Paolo Tonti e i suoi resti mortali nel Duomo “Tonti” di Cerignola
"Nulla osta da parte Nostra che i resti mortali del benemerito cittadino Francesco Paolo Tonti, che a proprie spese fece edificare il Duomo di Cerignola (come da testamento) siano collocati nel Duomo stesso dal Cimitero della Città ove attualmente si trovano."
Cerignola - giovedì 24 novembre 2016
Con questa nota si vuole lumeggiare, con precisi riferimenti ricavati da documenti d'archivio, la figura di Paolo Tonti, il "Re di Cerignola", come egli stesso si faceva chiamare.
Francesco Paolo Tonti, quinto dei figli di Francesco e Carmela Durante, nato a Cerignola il 13 aprile 1785, con testamento redatto il 3 marzo 1855, lasciava al Comune di Cerignola in eredità tutti i suoi beni, con l'obbligo di destinare parte di essi (100.000 ducati) per la costruzione di una nuova Cattedrale. Di questa la prima pietra fu posta nel giorno 29 giugno (festa di San Pietro apostolo) 1873, e fu consacrata dal Vescovo Vittorio Consigliere il 14 settembre 1934, restando di proprietà del Comune, mentre al populus fidelium, rappresentato dal Vescovo, unitamente al Capitolo Cattedrale di Cerignola, rimaneva l'utilizzo del tempio.
Paolo Tonti morì il 7 marzo 1855, e in base alla legge 11 marzo 1817 che imponeva i cimiteri fuori dell'abitato, fu sepolto nel Cimitero di Cerignola nella tomba della Confraternita del SS. Sacramento e non, come erroneamente scritto da alcuni, nella chiesa del Purgatorio oppure nella chiesa di San Domenico.
Un documento della Curia vescovile di Cerignola del 18 agosto 1938 attesta quanto segue:
"Nulla osta da parte Nostra che i resti mortali del benemerito cittadino Francesco Paolo Tonti, che a proprie spese fece edificare il Duomo di Cerignola (come da testamento) siano collocati nel Duomo stesso dal Cimitero della Città ove attualmente si trovano. E ciò, beninteso, che vengano prima esplicate le opportune pratiche colla competente Autorità. Cerignola, 18 Agosto 1938, XVI. Fr. Vittorio Consigliere Vescovo di Ascoli e Cerignola".
Le "pratiche con la competente autorità" durarono alcuni anni. Infatti un verbale del 7 marzo 1941 a firma di mons. Antonio Desantis, Vicario Generale della Diocesi di Cerignola, attesta che il giorno 6 marzo
"l'urna contenente i resti mortali del benemerito cittadino Sig. D. Francesco Paolo Tonti … fu traslata … dalla tomba della Confraternita del SS. Sacramento nel Cimitero alla Chiesa Parrocchiale di S. Domenico e che in data odierna, con l'intervento di S.E. Monsignor Vescovo fra Vittorio Consigliere, del Rev. Capitolo Cattedrale, del Clero Estranumero e dei P.P. Cappuccini, del Sig. Podestà, del Segretario Politico e di tutte le altre Autorità Cittadine, l'Urna è stata processionalmente traslata nel Duomo per essere deposta in apposito sarcofago".
Praticamente i resti mortali del Tonti giacquero per un solo giorno nella chiesa di San Domenico. Da questa mosse il corteo funebre che, attraversando le vie cittadine, giunse al Duomo, dove ci fu la tumulazione. Sottolineiamo che si era nell'anno 1941, cioè sette anni dopo la consacrazione del Duomo (1934) e non prima della stessa.
L'urna contenente i resti mortali è custodita nella parete sinistra del Duomo "Tonti", in una nicchia con lapide che così recita: "D. O. M. / FRANCISCO PAULO TONTI / MAXIMUM CERINIOLAE TEMPLUM / MUNIFICENTISSIME CONDENTI / CIVITAS PERGRATA / HEIC ARCAM QUIESCENTI / CONDIDIT / NONIS MARTII MCMXLI / LXXXVI AB OBITU".
Traduzione: "A DIO OTTIMO MASSIMO. A FRANCESCO PAOLO TONTI CHE QUI RIPOSA, MUNIFICENTISSIMO FONDATORE DEL MASSIMO TEMPIO DI CERIGNOLA, LA CITTADINANZA MOLTO GRATA EDIFICÒ QUI IL SEPOLCRO, 7 MARZO 1941, 86° DALLA MORTE".
Tale precisazione storiografica vuole essere un dovuto riconoscimento a Francesco Paolo Tonti, al quale dobbiamo il nostro monumentale Duomo, onore e vanto di Cerignola.
Angelo Disanto
storico e antropologo
Ritratto di Paolo Tonti (1785-1855). Foto Angelo Disanto
Francesco Paolo Tonti, quinto dei figli di Francesco e Carmela Durante, nato a Cerignola il 13 aprile 1785, con testamento redatto il 3 marzo 1855, lasciava al Comune di Cerignola in eredità tutti i suoi beni, con l'obbligo di destinare parte di essi (100.000 ducati) per la costruzione di una nuova Cattedrale. Di questa la prima pietra fu posta nel giorno 29 giugno (festa di San Pietro apostolo) 1873, e fu consacrata dal Vescovo Vittorio Consigliere il 14 settembre 1934, restando di proprietà del Comune, mentre al populus fidelium, rappresentato dal Vescovo, unitamente al Capitolo Cattedrale di Cerignola, rimaneva l'utilizzo del tempio.
Paolo Tonti morì il 7 marzo 1855, e in base alla legge 11 marzo 1817 che imponeva i cimiteri fuori dell'abitato, fu sepolto nel Cimitero di Cerignola nella tomba della Confraternita del SS. Sacramento e non, come erroneamente scritto da alcuni, nella chiesa del Purgatorio oppure nella chiesa di San Domenico.
Un documento della Curia vescovile di Cerignola del 18 agosto 1938 attesta quanto segue:
"Nulla osta da parte Nostra che i resti mortali del benemerito cittadino Francesco Paolo Tonti, che a proprie spese fece edificare il Duomo di Cerignola (come da testamento) siano collocati nel Duomo stesso dal Cimitero della Città ove attualmente si trovano. E ciò, beninteso, che vengano prima esplicate le opportune pratiche colla competente Autorità. Cerignola, 18 Agosto 1938, XVI. Fr. Vittorio Consigliere Vescovo di Ascoli e Cerignola".
Le "pratiche con la competente autorità" durarono alcuni anni. Infatti un verbale del 7 marzo 1941 a firma di mons. Antonio Desantis, Vicario Generale della Diocesi di Cerignola, attesta che il giorno 6 marzo
"l'urna contenente i resti mortali del benemerito cittadino Sig. D. Francesco Paolo Tonti … fu traslata … dalla tomba della Confraternita del SS. Sacramento nel Cimitero alla Chiesa Parrocchiale di S. Domenico e che in data odierna, con l'intervento di S.E. Monsignor Vescovo fra Vittorio Consigliere, del Rev. Capitolo Cattedrale, del Clero Estranumero e dei P.P. Cappuccini, del Sig. Podestà, del Segretario Politico e di tutte le altre Autorità Cittadine, l'Urna è stata processionalmente traslata nel Duomo per essere deposta in apposito sarcofago".
Praticamente i resti mortali del Tonti giacquero per un solo giorno nella chiesa di San Domenico. Da questa mosse il corteo funebre che, attraversando le vie cittadine, giunse al Duomo, dove ci fu la tumulazione. Sottolineiamo che si era nell'anno 1941, cioè sette anni dopo la consacrazione del Duomo (1934) e non prima della stessa.
L'urna contenente i resti mortali è custodita nella parete sinistra del Duomo "Tonti", in una nicchia con lapide che così recita: "D. O. M. / FRANCISCO PAULO TONTI / MAXIMUM CERINIOLAE TEMPLUM / MUNIFICENTISSIME CONDENTI / CIVITAS PERGRATA / HEIC ARCAM QUIESCENTI / CONDIDIT / NONIS MARTII MCMXLI / LXXXVI AB OBITU".
Traduzione: "A DIO OTTIMO MASSIMO. A FRANCESCO PAOLO TONTI CHE QUI RIPOSA, MUNIFICENTISSIMO FONDATORE DEL MASSIMO TEMPIO DI CERIGNOLA, LA CITTADINANZA MOLTO GRATA EDIFICÒ QUI IL SEPOLCRO, 7 MARZO 1941, 86° DALLA MORTE".
Tale precisazione storiografica vuole essere un dovuto riconoscimento a Francesco Paolo Tonti, al quale dobbiamo il nostro monumentale Duomo, onore e vanto di Cerignola.
Angelo Disanto
storico e antropologo
Ritratto di Paolo Tonti (1785-1855). Foto Angelo Disanto