Cronaca
Pala Famila, l’ANAC rileva irregolarità nell’esecuzione dell’opera
L’anticorruzione ha comunicato alla ditta appaltatrice e al Comune le conclusioni emerse dall’analisi del contratto che portò alla costruzione del nuovo palazzetto dello sport di Cerignola
Cerignola - giovedì 22 luglio 2021
17.10
L'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) con la delibera 489 del 9 giugno scorso ha contestato le modalità di gestione dell'appalto dal 1,5 milioni di euro con il quale fu diretta la costruzione del Pala Famila intitolato a Salvatore Tatarella, il nuovo palazzetto dello sport di Cerignola da 800 posti, edificato sotto la precedente amministrazione guidata dal sindaco Franco Metta e inaugurato il 4 settembre 2019. L'ente anticorruzione, presieduto da Giuseppe Busia, ha evidenziato alcune criticità che riguardano la procedura scelta per il finanziamento dell'opera, un conflitto di interessi relativo alla scelta della direzione dei lavori, la modifica societaria della ditta aggiudicataria e la proroga della data di ultimazione dei lavori.
Il nodo relativo al finanziamento della costruzione riguarda la cessione alla ditta Golden Planning di Noci, aggiudicataria della gara, di un terreno di proprietà del Comune di Cerignola con destinazione urbanistica commerciale. Il rilievo espresso dall'ANAC riguarda la tempistica di trasferimento del terreno, avvenuto prima della fine dei lavori. La cessione di un bene comunale prima della consegna dell'opera ha esposto l'ente al «rischio di un inadempimento contrattuale» da parte dell'appaltatore.
Un altro punto della delibera riguarda la nomina del direttore dei lavori, nominato dalla ditta di Noci e non dal Comune di Cerignola, unificando di fatto le figure di controllore e controllato. Ciò ha comportato secondo l'ANAC delle «violazioni delle norme poste a garanzia della corretta esecuzione della prestazione oggetto dell'appalto». Anche la modifica societaria avvenuta in corso d'opera è stato oggetto di attenzione, una manovra che avrebbe sollevato la ditta incaricata dal tenere fede all'impegno trasferendo ad un nuovo socio l'esecuzione dell'opera. Al Comune viene contestata la mancata verifica dei requisiti del nuovo soggetto a poter completare la costruzione.
L'ultima contestazione ha riguardato lo spostamento del termine di ultimazione dei lavori. Secondo l'ANAC sarebbe «illegittima in quanto accordata successivamente alla scadenza del termine contrattuale ed a ridosso del nuovo termine di ultimazione». Queste sono le raccomandazioni che l'anticorruzione ha comunicato al Comune di Cerignola, attualmente commissariato dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, e alla ditta appaltatrice «volte a rimuovere le illegittimità o irregolarità riscontrate». Ciò ai sensi del regolamento sull'esercizio dell'attività di vigilanza in materia di contratti pubblici. Adesso il Comune ha 45 giorni per comunicare all'ANAC i provvedimenti adottati in seguito alla delibera.
Il nodo relativo al finanziamento della costruzione riguarda la cessione alla ditta Golden Planning di Noci, aggiudicataria della gara, di un terreno di proprietà del Comune di Cerignola con destinazione urbanistica commerciale. Il rilievo espresso dall'ANAC riguarda la tempistica di trasferimento del terreno, avvenuto prima della fine dei lavori. La cessione di un bene comunale prima della consegna dell'opera ha esposto l'ente al «rischio di un inadempimento contrattuale» da parte dell'appaltatore.
Un altro punto della delibera riguarda la nomina del direttore dei lavori, nominato dalla ditta di Noci e non dal Comune di Cerignola, unificando di fatto le figure di controllore e controllato. Ciò ha comportato secondo l'ANAC delle «violazioni delle norme poste a garanzia della corretta esecuzione della prestazione oggetto dell'appalto». Anche la modifica societaria avvenuta in corso d'opera è stato oggetto di attenzione, una manovra che avrebbe sollevato la ditta incaricata dal tenere fede all'impegno trasferendo ad un nuovo socio l'esecuzione dell'opera. Al Comune viene contestata la mancata verifica dei requisiti del nuovo soggetto a poter completare la costruzione.
L'ultima contestazione ha riguardato lo spostamento del termine di ultimazione dei lavori. Secondo l'ANAC sarebbe «illegittima in quanto accordata successivamente alla scadenza del termine contrattuale ed a ridosso del nuovo termine di ultimazione». Queste sono le raccomandazioni che l'anticorruzione ha comunicato al Comune di Cerignola, attualmente commissariato dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, e alla ditta appaltatrice «volte a rimuovere le illegittimità o irregolarità riscontrate». Ciò ai sensi del regolamento sull'esercizio dell'attività di vigilanza in materia di contratti pubblici. Adesso il Comune ha 45 giorni per comunicare all'ANAC i provvedimenti adottati in seguito alla delibera.