Vita di città
Orta Nova, oggi al via la Festa Patronale: "Sentiamoci uniti"
L'appello del Comitato a essere protagonisti nella riuscita della manifestazione
5 Reali Siti - mercoledì 10 giugno 2015
10.47
Dopo le due interessanti anteprime, caratterizzate da incontri formativi su guerra mondiale e Convegno Ecclesiale Nazionale, parte oggi ufficialmente la Festa Patronale di Orta Nova dedicata al Santo Patrono, Antonio da Padova, che salvò la popolazione da un terribile incendio di balle di paglia nel 1923 e da un terremoto di notevole intensità nell'agosto 1948.
Essendo un momento importante soprattutto nelle piccole realtà cittadine, dove fede e divertimento si mescolano in modo ammirevole, il programma degli eventi diventa oggetto, come da tradizione, di critiche e considerazioni, soprattutto se confrontato con i centri limitrofi.
"Il fatto che a Stornara o Stornarella si riesca a organizzare un concerto dai nomi altisonanti (ndr a Stornara è già certa la presenza del rapper J Ax) ci deve far riflettere" spiega Lino Manzi, presidente del Comitato che da 8 anni sta cercando di rivalorizzare la Festa Patronale.
D: Partiamo dalla fase che forse vi sta più a cuore: gli ortesi come vivono il loro patrono dal punto di vista religioso?
R: "Sui momenti liturgici ci possiamo ritenere più che soddisfatti, perché la comunità cristiana di Orta Nova partecipa numerosa e con discernimento a Sante Messe, solenne Processione del Santo per le vie della città e alle altre funzioni di preghiera. E' grande l'impegno del parroco della B.V.M. Addolorata, il cerignolano don Giacomo Cirulli, nel cercare di trasmettere un significato di riflessione e meditazione alla festa"
D: E cosa rispondete alle voci, immancabili, sull'assenza di un cantante di grido?
R: "Su questo aspetto va fatta una valutazione seria e approfondita, perché spendiamo per la Festa Patronale tutti i soldi che riceviamo, da cittadini, imprenditori e Amministrazione Comunale: abbiamo delle spese fisse, come gli addobbi in chiesa e alla statua, i fuochi d'artificio e le luminarie, e il resto delle somme è utilizzato per il programma ricreativo."
D: Quindi mi state dicendo che gli ortesi sono un pò restii a contribuire?
R: Sicuramente rispetto agli ultimi anni le entrate sono sempre più scarse, vuoi per la crisi economica, vuoi per le già tante altre manifestazioni organizzate da parrocchie e associazioni, vuoi per il taglio di fondi agli enti pubblici. Poi, detto in tutta franchezza, abbiamo preferito dare spazio a bravi artisti locali piuttosto che spendere cifre esagerate per un cantante famoso.
D: Quale potrebbe essere quindi la ricetta giusta per far vivere questo evento nella sua interezza?
R: Beh il consiglio che ci sentiamo di dare alla popolazione di Orta Nova è di sentirsi protagonisti e parte attiva. Non ho nulla contro le altre attività ludiche, ben vengano, ma la Festa Patronale è la festa di tutti gli ortesi e deve farci sentire orgogliosi di contribuire nella sua piena riuscita. Prendiamo esempio dagli altri paesi, che si sentono uniti e orgogliosi di dare un piccolo aiuto economico affinché la manifestazione sia bella e eccezionale".
E vedremo se le parole di Lino Manzi cadranno nel vuoto o al contrario saranno un invito ben accolto.
Essendo un momento importante soprattutto nelle piccole realtà cittadine, dove fede e divertimento si mescolano in modo ammirevole, il programma degli eventi diventa oggetto, come da tradizione, di critiche e considerazioni, soprattutto se confrontato con i centri limitrofi.
"Il fatto che a Stornara o Stornarella si riesca a organizzare un concerto dai nomi altisonanti (ndr a Stornara è già certa la presenza del rapper J Ax) ci deve far riflettere" spiega Lino Manzi, presidente del Comitato che da 8 anni sta cercando di rivalorizzare la Festa Patronale.
D: Partiamo dalla fase che forse vi sta più a cuore: gli ortesi come vivono il loro patrono dal punto di vista religioso?
R: "Sui momenti liturgici ci possiamo ritenere più che soddisfatti, perché la comunità cristiana di Orta Nova partecipa numerosa e con discernimento a Sante Messe, solenne Processione del Santo per le vie della città e alle altre funzioni di preghiera. E' grande l'impegno del parroco della B.V.M. Addolorata, il cerignolano don Giacomo Cirulli, nel cercare di trasmettere un significato di riflessione e meditazione alla festa"
D: E cosa rispondete alle voci, immancabili, sull'assenza di un cantante di grido?
R: "Su questo aspetto va fatta una valutazione seria e approfondita, perché spendiamo per la Festa Patronale tutti i soldi che riceviamo, da cittadini, imprenditori e Amministrazione Comunale: abbiamo delle spese fisse, come gli addobbi in chiesa e alla statua, i fuochi d'artificio e le luminarie, e il resto delle somme è utilizzato per il programma ricreativo."
D: Quindi mi state dicendo che gli ortesi sono un pò restii a contribuire?
R: Sicuramente rispetto agli ultimi anni le entrate sono sempre più scarse, vuoi per la crisi economica, vuoi per le già tante altre manifestazioni organizzate da parrocchie e associazioni, vuoi per il taglio di fondi agli enti pubblici. Poi, detto in tutta franchezza, abbiamo preferito dare spazio a bravi artisti locali piuttosto che spendere cifre esagerate per un cantante famoso.
D: Quale potrebbe essere quindi la ricetta giusta per far vivere questo evento nella sua interezza?
R: Beh il consiglio che ci sentiamo di dare alla popolazione di Orta Nova è di sentirsi protagonisti e parte attiva. Non ho nulla contro le altre attività ludiche, ben vengano, ma la Festa Patronale è la festa di tutti gli ortesi e deve farci sentire orgogliosi di contribuire nella sua piena riuscita. Prendiamo esempio dagli altri paesi, che si sentono uniti e orgogliosi di dare un piccolo aiuto economico affinché la manifestazione sia bella e eccezionale".
E vedremo se le parole di Lino Manzi cadranno nel vuoto o al contrario saranno un invito ben accolto.