Vita di città
Orta Nova, gravi danni alla Villa Comunale
Lo sdegno di Forza Italia: "A pagare siamo noi cittadini"
5 Reali Siti - giovedì 14 aprile 2016
14.54
Non c'è amministrazione comunale di Orta Nova che non debba convivere con gli atti vandalici all'unico polmone verde cittadino, la Villa Comunale di Via Stornara.
Infatti nella notte tra domenica e lunedì ignoti sono entrati nella struttura e l' hanno letteralmente distrutta: panchine divelte, quasi la metà dei lampioni frantumati, cestini dell'immondizia rovesciati a terra e rami estirpati dai loro alberi.
Uno scenario raccapricciante in cui ancora una volta è preso di mira un luogo largamente utilizzato dagli ortesi con l'arrivo della bella stagione.
"Quando si deve registrare un atto di vandalismo, soprattutto se contro le strutture pubbliche o contro chi non può difendersi, come nel caso del danneggiamento dei lampioni nella villa comunale, qualunque aggettivo si utilizzi appare inappropriato per qualificare l'autore (o gli autori) di un gesto così vile ed ingiustificabile", spiega in una nota la sezione ortese di Forza Italia.
"Dopo tanti sacrifici e tanto lavoro da parte dell'Amministrazione Comunale - scrive Lino Fattobene, dirigente con delega ai Lavori pubblici - ed in particolare i notevoli sforzi del Capogruppo di Forza Italia Davide Quiese, che ha provveduto a racimolare fondi dal bilancio comunale al fine di effettuare lavori di ripristino della villa in economia, non gravando nelle tasche dei cittadini, ecco che stanotte, per l'ennesima volta, una banda di scapestrati ha distrutto la maggior parte dei lampioni della villa comunale e divelto la guaina di copertura dei bagni pubblici, causando un danno notevole alla comunità ortese".
Nasce così il problema della gestione. "Possibile che una delle ville più grandi per estensione della provincia di Foggia non possa essere aperta al pubblico perché sottoposta sempre ad atti vandalici da parte di ignoti? - si domanda il dirigente Fattobene - Perché i nostri figli non devono avere la possibilità, come tutti i ragazzi, di poter usufruire dell'unico polmone verde della città? Perché in questo paese non esiste una coscienza del bene comune di tutti e della sua salvaguardia? Perché dobbiamo tutti patire le gesta di pochi che non hanno a cuore il bene comune?" Purtroppo - conclude Lino Fattobene - a pagarne le conseguenze (e le spese!!) siamo sempre noi cittadini".
Infatti nella notte tra domenica e lunedì ignoti sono entrati nella struttura e l' hanno letteralmente distrutta: panchine divelte, quasi la metà dei lampioni frantumati, cestini dell'immondizia rovesciati a terra e rami estirpati dai loro alberi.
Uno scenario raccapricciante in cui ancora una volta è preso di mira un luogo largamente utilizzato dagli ortesi con l'arrivo della bella stagione.
"Quando si deve registrare un atto di vandalismo, soprattutto se contro le strutture pubbliche o contro chi non può difendersi, come nel caso del danneggiamento dei lampioni nella villa comunale, qualunque aggettivo si utilizzi appare inappropriato per qualificare l'autore (o gli autori) di un gesto così vile ed ingiustificabile", spiega in una nota la sezione ortese di Forza Italia.
"Dopo tanti sacrifici e tanto lavoro da parte dell'Amministrazione Comunale - scrive Lino Fattobene, dirigente con delega ai Lavori pubblici - ed in particolare i notevoli sforzi del Capogruppo di Forza Italia Davide Quiese, che ha provveduto a racimolare fondi dal bilancio comunale al fine di effettuare lavori di ripristino della villa in economia, non gravando nelle tasche dei cittadini, ecco che stanotte, per l'ennesima volta, una banda di scapestrati ha distrutto la maggior parte dei lampioni della villa comunale e divelto la guaina di copertura dei bagni pubblici, causando un danno notevole alla comunità ortese".
Nasce così il problema della gestione. "Possibile che una delle ville più grandi per estensione della provincia di Foggia non possa essere aperta al pubblico perché sottoposta sempre ad atti vandalici da parte di ignoti? - si domanda il dirigente Fattobene - Perché i nostri figli non devono avere la possibilità, come tutti i ragazzi, di poter usufruire dell'unico polmone verde della città? Perché in questo paese non esiste una coscienza del bene comune di tutti e della sua salvaguardia? Perché dobbiamo tutti patire le gesta di pochi che non hanno a cuore il bene comune?" Purtroppo - conclude Lino Fattobene - a pagarne le conseguenze (e le spese!!) siamo sempre noi cittadini".