Religioni
Orta Nova, grande folla per l'inaugurazione del luogo giubilare
Mons. Renna all'apertura della Mensa della Carità
5 Reali Siti - domenica 14 febbraio 2016
10.10
Le più emozionate erano proprio le signore impegnate ogni giorno nel cucinare quei piatti caldi a 100 tra i più bisognosi di Orta Nova nella specialissima serata in cui il Vescovo della Diocesi, S.E. Mons. Luigi Renna, ha ufficialmente indicato come luogo giubilare la Mensa della Carità di via Piave.
Tantissime persone, laici e mondo ecclesiastico, hanno partecipato al suggestivo evento partito con una breve processione dalla Chiesa B.V.M. Addolorata lungo il rinnovato Largo Gesuitico e conclusosi con la solenne benedizione dei locali in cui è allestita una cucina attrezzata e una cambusa ricca di provviste, oltre a una piccola cappellina per i bisogni spirituali.
"Attraverso il servizio in questo luogo" ha spiegato il vescovo "sarà possibile lucrare l'indulgenza giubilare secondo le intenzioni di Papa Francesco". Il che significa per un cristiano chiedere la remissione dei peccati dinanzi a Dio, dopo essersi confessati, nutriti del corpo di Gesù e aver pregato secondo le intenzioni del Pontefice.
"E' importante compiere questo gesto verso i poveri con il dialogo (non basta dar loro un piatto di pasta) e nel segreto, perché la mano destra non sappia quello che fa la sinistra", ha proseguito Mons. Renna citando un brano del Vangelo.
Felice e commosso anche don Giacomo Cirulli, parroco della comunità che gestisce la mensa: "E' nata circa 15 anni fa e non ha mai avuto alcun finanziamento: si è sempre sostenuta con la generosità dei cittadini di Orta Nova, e devo quindi ringraziare chi ogni giorno dà una mano a chi è nel bisogno".
Decorata da coloratissimi fiori, la porta della mensa è stata aperta e presentata alla comunità intera, affinché nessuno più possa dire di non conoscere questo luogo "santo e benedetto".
Presente anche il primo cittadino di Orta Nova, Dino Tarantino, al lavoro in questi giorni nel trovare un immobile ove realizzare un dormitorio diocesano.
Tantissime persone, laici e mondo ecclesiastico, hanno partecipato al suggestivo evento partito con una breve processione dalla Chiesa B.V.M. Addolorata lungo il rinnovato Largo Gesuitico e conclusosi con la solenne benedizione dei locali in cui è allestita una cucina attrezzata e una cambusa ricca di provviste, oltre a una piccola cappellina per i bisogni spirituali.
"Attraverso il servizio in questo luogo" ha spiegato il vescovo "sarà possibile lucrare l'indulgenza giubilare secondo le intenzioni di Papa Francesco". Il che significa per un cristiano chiedere la remissione dei peccati dinanzi a Dio, dopo essersi confessati, nutriti del corpo di Gesù e aver pregato secondo le intenzioni del Pontefice.
"E' importante compiere questo gesto verso i poveri con il dialogo (non basta dar loro un piatto di pasta) e nel segreto, perché la mano destra non sappia quello che fa la sinistra", ha proseguito Mons. Renna citando un brano del Vangelo.
Felice e commosso anche don Giacomo Cirulli, parroco della comunità che gestisce la mensa: "E' nata circa 15 anni fa e non ha mai avuto alcun finanziamento: si è sempre sostenuta con la generosità dei cittadini di Orta Nova, e devo quindi ringraziare chi ogni giorno dà una mano a chi è nel bisogno".
Decorata da coloratissimi fiori, la porta della mensa è stata aperta e presentata alla comunità intera, affinché nessuno più possa dire di non conoscere questo luogo "santo e benedetto".
Presente anche il primo cittadino di Orta Nova, Dino Tarantino, al lavoro in questi giorni nel trovare un immobile ove realizzare un dormitorio diocesano.