Attualità
Organizzazione e logistica della campagna vaccinale, Emiliano la affida a Lerario
Forza Italia: “Dopo aver ripetutamente richiesto le dimissioni di Lopalco il, Presidente Emiliano decide, la montagna ha partorito il topolino”
Puglia - venerdì 16 aprile 2021
10.36 Comunicato Stampa
Emiliano ha deciso di affidare l'organizzazione e la logistica della campagna vaccinale in Puglia al capo della protezione civile Mario Lerario, attribuendo a Lopalco "gli aspetti scientifici e sanitari".
«Dopo giorni di nostre pressanti richieste di commissariamento della Regione e di dimissioni dell'assessore alla Sanità per manifesta inadeguatezza nella gestione della pandemia e della campagna vaccinale, la montagna ha partorito il topolino: il presidente Emiliano ha deciso di affidare - scrivono in una nota i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta - Ad Emiliano vogliamo dare un consiglio: nella vita, come nella politica, bisogna saper prendere delle posizioni chiare e con una giustificazione sostenibile agli occhi dell'opinione pubblica. O il presidente sceglieva la linea della "difesa a spada tratta" di Lopalco, sostenendo la bontà della sua azione politica, oppure decideva di sollevarlo dall'incarico, affidando quest'ultimo a persona competente. Le mezze misure, in questo caso, non servono».
«Dopo giorni di nostre pressanti richieste di commissariamento della Regione e di dimissioni dell'assessore alla Sanità per manifesta inadeguatezza nella gestione della pandemia e della campagna vaccinale, la montagna ha partorito il topolino: il presidente Emiliano ha deciso di affidare - scrivono in una nota i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta - Ad Emiliano vogliamo dare un consiglio: nella vita, come nella politica, bisogna saper prendere delle posizioni chiare e con una giustificazione sostenibile agli occhi dell'opinione pubblica. O il presidente sceglieva la linea della "difesa a spada tratta" di Lopalco, sostenendo la bontà della sua azione politica, oppure decideva di sollevarlo dall'incarico, affidando quest'ultimo a persona competente. Le mezze misure, in questo caso, non servono».