Cronaca
Ordinanza di custodia cautelare a Storarella, arresti a Cerignola e San Ferdinando di Puglia
Nuova Ordinanza di Custodia Cautelare notificata della Stazione di Margherita di Savoia, a Cerignola aggressione, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, a San Ferdinando fuga in auto non assicurata e sotto effetto di alcool
Cerignola - venerdì 5 maggio 2017
16.48 Comunicato Stampa
Continua senza sosta il controllo del territorio da parte dell'Arma dei Carabinieri, dal comunicato stampa si apprende che:
Era lo scorso 11 aprile quando una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Margherita di Savoia aveva intimato l'alt al conducente di una Peugeot 208 che, però, si era data alla fuga. Ne era seguito quindi un inseguimento che si era concluso con il recupero dell'auto, risultata essere stata asportata poco prima nella vicina Barletta, abbandonata dal malfattore alla guida, e, poco dopo, con l'arresto del responsabile del furto, identificato in CASSANELLI GIUSEPPE, cl. '89, pregiudicato di Stornarella, nascostosi dietro una siepe dopo essere fuggito a piedi.
In sede di convalida dell'arresto, il Giudice del Tribunale di Foggia aveva disposto per il Cassanelli gli arresti domiciliari, dichiarandosi però poi territorialmente incompetente, trasmettendo quindi gli atti al Tribunale di Trani. Nella serata di martedì, i militari della Stazione di Margherita di Savoia hanno notificato al Cassanelli una nuova Ordinanza di Custodia Cautelare presso il proprio domicilio, emessa questa volta proprio dal Tribunale di Trani, che ha concordato con le investigazioni dei militari operanti.
Il reato contestato è lo stesso per entrambi, cerignolani e pregiudicati, uno di 22 e l'altro di 63 anni. Si tratta di BORRELLI MATTEO, cl. '94, e di TUCCI GIOVANNI, cl. '53, il primo arrestato dai Carabinieri dell'aliquota Radiomobile del NORM di Cerignola e l'altro da quelli della Stazione di San Ferdinando di Puglia.
Il primo a finire in manette, a Cerignola, è stato proprio Borrelli Matteo. Una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile, mercoledi notte, nel transitare lungo la via Falcone, aveva notato due autovetture parcheggiate a bordo strada, col motore acceso, le portiere chiuse, ma senza alcuno a bordo. A poca distanza, un gruppo di una quindicina ragazzi. Tra questi i militari avevano individuato gli utilizzatori delle auto, di uno era proprio Borrelli, ai quali avevano quindi chiesto i documenti. Seccato dal controllo, il Borrelli, che nonostante la giovane età può già "vantare" precedenti penali per scippo, spaccio di stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale, sin da subito non ha nascosto chiari segni di insofferenza. Una volta presi i documenti dal cruscotto dell'auto, senza motivo, li ha lanciati addosso ai Carabinieri, apostrofandoli con pesanti insulti. I militari, che nel frattempo si erano resi conto che gli altri ragazzi, eccitati dall'atteggiamento dell'esagitato, li stavano accerchiando, hanno chiesto l'intervento delle pattuglie delle Stazioni limitrofe, mentre il Borrelli continuava a dare spettacolo di sé con fare sempre più minaccioso, con il chiaro intento di sottrarsi al controllo da un lato, e dall'altro di mostrare ai suoi amici di essere "coraggioso" nell'affrontare le forze dell'ordine. Con l'ausilio delle pattuglie delle Stazioni di Stornara e di Trinitapoli, oltre che di un'altra pattuglia della Radiomobile, i militari sono finalmente riusciti a riportare la calma e a bloccare il Borrelli, che è stato dichiarato in stato di arresto. Sottoposto agli arresti domiciliari, dovrà rispondere di oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale.
A San Ferdinando di Puglia, invece, i militari della locale Stazione, durante un normale servizio di pattugliamento notturno del territorio di competenza, hanno intimato l'alt ad un'autovettura che, però, si è data alla fuga. Dopo un breve inseguimento, l'autovettura è stata bloccata e il conducente sottoposto a controllo. Lo stesso, identificato poi in Tucci Giovanni, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha iniziato a inveire contro i Carabinieri che gli stavano contestando sia la fuga, sia la mancanza della copertura assicurativa dell'auto. Lo stesso, con un atteggiamento via via sempre più violento, al momento in cui i militari si apprestavano a sequestrargli l'auto gli si è scagliato contro, provocando una breve colluttazione. Una volta immobilizzato, il Tucci si è poi rifiutato di sottoporsi al controllo del tasso alcolemico. Per tali fatti, Tucci è stato tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e deferito in stato di libertà per guida sotto l'effetto di sostanza alcoliche. Lo stesso, al quale è stata tolta la patente, è stato sottoposto agli arresti domiciliari così come disposto dal P.M. di turno.
Era lo scorso 11 aprile quando una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Margherita di Savoia aveva intimato l'alt al conducente di una Peugeot 208 che, però, si era data alla fuga. Ne era seguito quindi un inseguimento che si era concluso con il recupero dell'auto, risultata essere stata asportata poco prima nella vicina Barletta, abbandonata dal malfattore alla guida, e, poco dopo, con l'arresto del responsabile del furto, identificato in CASSANELLI GIUSEPPE, cl. '89, pregiudicato di Stornarella, nascostosi dietro una siepe dopo essere fuggito a piedi.
In sede di convalida dell'arresto, il Giudice del Tribunale di Foggia aveva disposto per il Cassanelli gli arresti domiciliari, dichiarandosi però poi territorialmente incompetente, trasmettendo quindi gli atti al Tribunale di Trani. Nella serata di martedì, i militari della Stazione di Margherita di Savoia hanno notificato al Cassanelli una nuova Ordinanza di Custodia Cautelare presso il proprio domicilio, emessa questa volta proprio dal Tribunale di Trani, che ha concordato con le investigazioni dei militari operanti.
Il reato contestato è lo stesso per entrambi, cerignolani e pregiudicati, uno di 22 e l'altro di 63 anni. Si tratta di BORRELLI MATTEO, cl. '94, e di TUCCI GIOVANNI, cl. '53, il primo arrestato dai Carabinieri dell'aliquota Radiomobile del NORM di Cerignola e l'altro da quelli della Stazione di San Ferdinando di Puglia.
Il primo a finire in manette, a Cerignola, è stato proprio Borrelli Matteo. Una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile, mercoledi notte, nel transitare lungo la via Falcone, aveva notato due autovetture parcheggiate a bordo strada, col motore acceso, le portiere chiuse, ma senza alcuno a bordo. A poca distanza, un gruppo di una quindicina ragazzi. Tra questi i militari avevano individuato gli utilizzatori delle auto, di uno era proprio Borrelli, ai quali avevano quindi chiesto i documenti. Seccato dal controllo, il Borrelli, che nonostante la giovane età può già "vantare" precedenti penali per scippo, spaccio di stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale, sin da subito non ha nascosto chiari segni di insofferenza. Una volta presi i documenti dal cruscotto dell'auto, senza motivo, li ha lanciati addosso ai Carabinieri, apostrofandoli con pesanti insulti. I militari, che nel frattempo si erano resi conto che gli altri ragazzi, eccitati dall'atteggiamento dell'esagitato, li stavano accerchiando, hanno chiesto l'intervento delle pattuglie delle Stazioni limitrofe, mentre il Borrelli continuava a dare spettacolo di sé con fare sempre più minaccioso, con il chiaro intento di sottrarsi al controllo da un lato, e dall'altro di mostrare ai suoi amici di essere "coraggioso" nell'affrontare le forze dell'ordine. Con l'ausilio delle pattuglie delle Stazioni di Stornara e di Trinitapoli, oltre che di un'altra pattuglia della Radiomobile, i militari sono finalmente riusciti a riportare la calma e a bloccare il Borrelli, che è stato dichiarato in stato di arresto. Sottoposto agli arresti domiciliari, dovrà rispondere di oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale.
A San Ferdinando di Puglia, invece, i militari della locale Stazione, durante un normale servizio di pattugliamento notturno del territorio di competenza, hanno intimato l'alt ad un'autovettura che, però, si è data alla fuga. Dopo un breve inseguimento, l'autovettura è stata bloccata e il conducente sottoposto a controllo. Lo stesso, identificato poi in Tucci Giovanni, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha iniziato a inveire contro i Carabinieri che gli stavano contestando sia la fuga, sia la mancanza della copertura assicurativa dell'auto. Lo stesso, con un atteggiamento via via sempre più violento, al momento in cui i militari si apprestavano a sequestrargli l'auto gli si è scagliato contro, provocando una breve colluttazione. Una volta immobilizzato, il Tucci si è poi rifiutato di sottoporsi al controllo del tasso alcolemico. Per tali fatti, Tucci è stato tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e deferito in stato di libertà per guida sotto l'effetto di sostanza alcoliche. Lo stesso, al quale è stata tolta la patente, è stato sottoposto agli arresti domiciliari così come disposto dal P.M. di turno.