Territorio
Oratori salesiani pugliesi in festa
Oltre 500 giovani provenienti da tutti gli oratori salesiani pugliesi si riuniscono al Redentore di Bari nella prima edizione di questo evento
Puglia - domenica 25 ottobre 2015
15.30
Oltre cinquecento ragazzi provenienti da tutti gli Oratori salesiani della Puglia: Bari, Andria, Brindisi, Cerignola, Cisternino (Br), Corigliano d'Otranto (Le), Foggia, Lecce, Molfetta, Santeramo in Colle (Ba), Taranto si sono dati appuntamento a stamane, 25 ottobre alle 10,00, all'Oratorio salesiano Redentore di Bari dove si svolgerà la prima festa dello sport degli Oratori salesiani pugliesi, in collaborazione con il "Cnos/Sport – salesiani per lo sport". Quest'anno la manifestazione sarà patrocinata dall'Assessorato allo sport del Comune di Bari.
La manifestazione nasce per promuovere lo sport educativo con particolare attenzione ai quartieri più popolari cercando così, di prevenire anche gli episodi di devianza oltre che di far crescere i più piccoli in un clima di rispetto reciproco e di famiglia. "E' un impegno concreto – commenta don Francesco Preite, direttore dell'oratorio Redentore di Bari – che vede il coinvolgimento di giovani animatori, volontari e famiglie a favore di minori, in territori spesso segnati dal disagio sociale". Oltre don Preite stamne interverranno il delegato di pastorale giovanile dei Salesiani Italia Meridionale, don Fabio Bellino ed il coordinatore della Pastorale Giovanile della Puglia dei Salesiani Italia Meridionale, don Gianpaolo Nicastro. Al termine della partecipazione intorno alle 17,00 ci saranno le premiazioni, con l'Assessore allo Sport dell'Amministrazione cittadina, Pietro Petruzzelli.
Sull'importanza degli oratori si era espresso pochi giorni fa anche il presidente della Giunta regionale Michele Emiliano dopo l'approvazione di un disegno di legge regionale che riconosce la funzione sociale ed educativa degli Oratori: «Gli Oratori sono strutture importantissime sul territorio per combattere il degrado nelle periferie, per il recupero sociale dei ragazzi a rischio. Lì dove non arrivano le istituzioni pubbliche, è utile e giusto sfruttare le risorse educative disponibili. Il nostro sogno è educare i nostri figli dando a ciascuno eguali opportunità. Tra l'altro in un luogo d'incontro di culture differenti che con lo sport educa anche alla sana competizione».
fonte: pugliain.net